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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 28 ottobre 2014

Agli estimatori di Dilma Rousseff...

Cari amici ed amiche,

l'amica e collaboratrice Stephanie Caracciolo Arriera Tamagno mi ha portato all'attenzione questo articolo del sito "Business Insider" che è intitolato "Wall Street Will Not Be Kind To Brazil".
Ringrazio Stephanie.
Ora, qui in Italia la presidentessa brasiliana Dilma Rousseff ha degli estimatori.
Questi sono i soliti comunisti anti-capitalisti ed anti-americani.
Io non sono tra questi.
Vorrei ricordare, infatti, che l'amministrazione Dilma Rousseff ha molta corruzione nei suoi livelli più alti.
Inoltre, le sue politiche stataliste porteranno ad un impoverimento nel lungo periodo.
La spesa pubblica e le tasse aumentano e, alla lunga, i ricchi se ne andranno.
Il fatto che quasi la metà dei Brasiliani, per lo più del sud industrializzato, non l'abbia votata dimostra che contro la sua politica c'è malcontento.
E' pur vero che non ci si deve fare dominare dal mercato ma senza il mercato non si può neppure andare avanti.
I mercati oggi guardano il Brasile con preoccupazione e sospetto.
Cordiali saluti.



6 commenti:

  1. 1-Il mercati è importante x l'economia e dunque devè esserci. Ma l'unico modo x evitare che sovrasti la politica è che quest'ultima, con le leggi, lo regoli. Oppure come fai? Parli sempre in generale e senza concretezza.
    2-in Brasile c'è corruzione:dopo decenni di neoliberismo e colonialismo non è che la corruzione svanisce nel nulla. Ma la colpa è di chi l'ha fatta diventare sistema o di chi è stato votato poi anche a causa della dilagante corruzione?
    3-perfino dopo una vittoria elettorale disconosci il consenso:paesi con maggioranze votate al 100% io non ne vedi:invece di guardare a chi non l'ha votata, guarda chi l'ha votata! Insomma come la metti metti 'i tuoi'hanno sempre consenso!

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  2. Inoltre l'hanno votata i poveri: x me questo è il dato più importante è bello! E lo stesso avviene negli altri paesi sudamericani. I poveri li sono la stragrande maggioranza:finalmente hanno capito che sono loro che comandano
    inoltre basta col far finta che tutto sia bianco o nero! O mercati selvaggio o mercato assente. NO:MERCATO REGOLATO! Esistono le zone grigie e il socialismo, a differenza del comunismo e degli avvoltoi liberisti fa proprio questo. Inoltre tu dici che in futuro il Brasile si impoverira con questa pilitica:a parte il fatto che fai un'affermazione senza motivazione ossia senza dati a supporto (e ti pareva!), ma dimmi una cosa:ma prima il Brasile, col liberismo sfrenato, stava per caso bene o viveva nella più cupa disperazione e povertà della maggioranza? ??? E allora!

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  3. L'uguaglianza, per come la intendete voi, non esiste.
    Ogni uomo ha tendenze, idee ed ambizioni diverse,
    Viva Dio, è così.
    Ci saranno sempre le diseguaglianze.
    Il fatto che ci siano (e ci saranno sempre) le diseguaglianze non deve togliere la dignità alle persone.
    Ogni persona ha diritto di avere la sua dignità ma l'eguaglianza (per come la intendi tu) è solo un sogno utopico che, nel cercare di farlo diventare reale, qualcuno aveva trasformato in un incubo.
    Con il liberismo, il Brasile sarebbe andato bene comunque perché c'è la globalizzazione.
    Con le politiche di Dilma Rousseff, però, adesso le cose vanno bene.
    Poi, però, si dovrà pagare un conto salato, per via della spesa pubblica elevata.

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  4. 1-ancora una volta fai finta che tutto sia bianco e nero e così sciogli in un'unica nozione egualitarismo e uguaglianza. E così nonostante io ti dica che sono x un mercato regolato tu mi appioppi il pensiero di essere x un sistema senza mercato ossia x il comunismo. Come si fa a ragionare con te? La differenza tra una società senza mercato e una società con un mercato regolato sussiste o no?ma se non sussiste allora vuoi dire che in Brasile oggi c'è il comunismo? Sei impreciso nelle risposte e metti in bocca all'interlocutore parole che mai ha pronunciato.
    2-non hai risposto alla mia domanda principale (ciò che conferma il tuo modo di rispondere x slogan e mai pragmaticamente):a un mercato senza regole come impedisci di sovrastare la politica?
    3-se la globalizzazione è la manna dal cielo x tutti (assunto questo che io contesto nella maniera più assoluta dato che ci ha rovinato) allora come mai non c'è un solo paese americano neoliberista che si sta sviluppando? Messico, Guatemala, Colombia ecc:la solita assurda e ibdegna povertà per la stragrande maggioranza della popolazione.

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  5. 4-inoltre l'assunto che il socialismo è destinato a fallire x la spesa pubblica è smentito dalla Svezia. Certo, dopo 60 anni (60! ) oggi vive un periodo di incertezza (che rivuarda praticamente tutto l'occidente)ma resta cmq il paese con la migliore qualità di vita sul pianeta:generalizzato benessere e disuguaglianze ridotte al minimo. A proposito della svezia:se il socialismo è indistinguibile dal comunismo allora significa che la Svezia è un paese comunista. Certo fucilone, il tuo ragionamento non fa una piega:non è che sto sprecando solo tempo? Tanto manco mi risponderai ai 4 punti:non l'hai mai fatto!quando sei messo alle strette o non rispondi oppure rispondi disordinatamente sottraendoti così al confronto. Dunque, o mi rispondi suo 4 punti oppure lascia perdere. A me piace ragionare non sparare inutili slogan:è l'università che mi ha dato questa forma mentis.

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  6. In Svezia ci sono forti tensioni.
    Basti pensare agli immigrati che creano problemi, cosa di cui non si parla.
    Lo Stato non può mettere bocca nell'economia.
    La storia dice che quando lo Stato mette il becco nell'economia ci sono problemi.
    Si alza la spesa pubblica ed aumentano le tasse.
    Finché una cosa del genere è sostenibile va bene ma poi le cose cambiano e possono peggiorare e tutti saranno più poveri.
    Preferisco che ci siano ricchi e poveri e non un mondo di poveri.

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