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domenica 18 luglio 2010

PROVINCIA DI MANTOVA; TRACCIATO D3? S'HA DA FARE!

Cari amici ed amiche.



Anche la provincia di Mantova deve ammodernarsi!
I progetti ci sono e tra questi vi è quello di realizzare un nuovo tracciato autostradale che unisca Mantova a Cremona, il famoso "Tracciato D3".
Oggi, vi sono comitati che non ne vogliono la realizzazione ma sbagliano!
Vorrei fare notare che nella provincia di Mantova non vi sono autostrade che COLLEGHINO DIRETTAMENTE la città virgiliana ed il suo territorio con il capoluogo di regione, ossia Milano.
Infatti, per andare a Milano tramite l'autostrada si deve imboccare la A22 in direzione Brennero e a Verona si deve prendere la A4 in direzione Milano. E' la via più comoda. Infatti si potrebbe andare a Milano anche tramite l'A1, prendendo prima l'A22 in direzione Modena.
Praticamente, per andare a Milano con le autostrade, noi mantovani dobbiamo uscire dalla Lombardia.
L'unica alternativa (escludendo la ferrovia) è la Strada Statale 1o "Padana Inferiore" che a sua volta si immette nella Strada Provinciale 415 "Paullese", con tutti gli inconvenienti che ne derivano.
Quindi, serve un nuovo tracciato autostradale altrimenti LA PROVINCIA DI MANTOVA RESTERA' TAGLIATA FUORI DAL RESTO DELLA REGIONE LOMBARDIA!
Quindi, BEN VENGA IL TRACCIATO D3!
Inoltre, la provincia di Mantova è la provincia lombarda messa peggio per quanto riguarda le strade.
E' la più arretrata.
Si possono (anzi si devono) potenziare e migliorare alcune infrastrutture presenti,come il tratto compreso tra Roncoferraro e la sua frazione di Nosedole della Strada Provinciale 33 (di cui parlai nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/roncoferraro-mantova-la-strada-della.html), larghi tratti della Strada Statale 482 detta "Ostigliese", della già citata Strada Statale 10, della Strada Statale 236, che è detta "Goitese" ed unisce Mantova a Brescia e che all'altezza di Marmirolo è spesso teatro di incidenti, il ponte sul Po della Strada Statale 413 detta "Romana" ed anche la stessa autostrada A22 Brennero-Modena, almeno per quanto riguarda il tratto compreso tra Verona (punto di innesto con la l'A4) e Modena, che sarebbe da ampliare da due a tre corsie.
Quindi, chi manifesta non capisce che servono delle infrastrutture efficienti.
Forse, lo farà in buona fede ma non si può dire sempre di no!
Coloro che sono contrari a questa opera dicono che il loro territorio non è tutelato.
Io rispondo loro portando l'iter di realizzazione delle nuove opere, che ho qui nella brochure che mi fu inviata nel 2006 dal Gruppo "Autostrade per l'Italia".
L'iter si divide in undici fasi e si svolge nel seguente modo:
1) Redazione del progetto preliminare.
2) Inserimento del progetto nella convenzione con l'ANAS.
3) Redazione del progetto definitivo.
4) Validazione tecnica.
5) Valutazione dell'impatto ambientale, detta "VIA".
6) Conferenza dei servizi.
7) Redazione progetto esecutivo.
8) Approvazione del progetto.
9) Gara d'appalto.
10) Consegna ed esecuzione dei lavori.
11) Apertura al traffico.
Nella "Conferenza dei servizi" vengono convocati i vari stakeholders (portatori di interesse) e tra questi vi sono anche gli Enti Locali come Regioni, Province e Comuni.
Lì si cerca di trovare un compromesso tra le istanze di tutti.
E' ora di finirla con queste opposizioni ideologiche alle infrastrutture.
Tra l'altro, esse creano posti di lavoro e di conseguenza ricchezza.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.