Cari amici ed amiche.
Pare proprio che ci sarà il referendum, voluto dalle sinistre e dai "grillini", contro il "decreto Ronchi", che prevede una "privatizzazione" della gestione dell'acqua.
Infatti, i promotori di tale referendum hanno raggiunto il milione di firme.
Ora, vorrei fare qualche considerazione.
Al cittadino, in fondo, non interessa che la gestione dell'acqua sia pubblica o privata.
Al cittadino interessa che questa sia efficiente e che gli faccia pagare un PREZZO ADEGUATO AL SERVIZIO.
Questo è quello che importa al cittadino.
Mi permetto di fare un esempio.
Di fronte ad un pessimo servizio di gestione dell'acqua e alle bollette astronomiche che, di conseguenza, sono inadeguate rispetto alla qualità dello stesso, al cittadino non interessa sapere se la sua acqua sia gestita da una società pubblica o da una privata.
Vale anche il caso opposto.
Bisogna mettere al centro la qualità del servizio.
E poi, una gestione pubblica non è sinonimo di una buona gestione ma può diventare occasione di fare il "carrozzone" di politici "trombati" alle elezioni e quant'altro.
Quindi, bisogna stare attenti.
Semmai, servirà una tutela per il cittadino.
Questi paga le bollette ed è giusto che ad esse corrispondano dei servizi di buona qualità.
Bisogna riflettere su questo.
Cordiali saluti.
E AGGIUNGO ANCHE CHE CHI NON PUO' PAGARE LA BOLLETTA...PERCHE MINIMO REDDITO...POSSA AVERE L'ACQUA COMUNQUE...E FARLA PAGARE IL DOPPIO INVECE A CHI LA USA PERCHE' POSSIEDE UNA PISCINA PRIVATA....
RispondiEliminaQuesto, comunque, deve prescindere dalla gestione.
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