Cari amici ed amiche.
E' stata una tragedia.
In Giappone vi è stato un forte terremoto.
Il suo epicentro era nell'Oceano Pacifico, vicino alla città di Sendai. La città di Sendai, capoluogo della prefettura di Miyagi, è stata scossa.
La magnitudo era di 8,9 che equivale al XII grado della Scala Mercalli, il massimo della violenza.
Vi è stato anche uno tsunami.
Il video scaricato da Youtube mostra ciò.
Negli ultimi 150 anni, questo terremoto è stato tra i più violenti.
Stando a dati provvisori, i morti sono almeno 40 ed i dispersi sono circa 39.
I danni sono stati enormi.
Noi italiani siamo vicini al popolo giapponese e ai nostri connazionali ed occidentali che stanno in Giappone.
Il Giappone si trova su una linea di faglia.
La crosta terrestre, infatti, è divisa in placche tettoniche, come se fosse un puzzle.
Queste placche galleggiano su uno strato fluido, il mantello, come se fossero delle zattere.
Le placche si muovono, avvicinandosi, allontanandosi e scontrandosi.
Un esempio fu la nascita della catena montuosa dell'Himalaya che avvenne grazie ad uno scontro tra la placca tettonica indiana e quella euroasiatica.
Fenomeni come questi danno origine al vulcanesimo e ai terremoti tettonici e modificano l'aspetto delle terre emerse e degli oceani.
Qui, infatti, corre la faglia che divide la zolla euroasiatica da quella filippina e quella pacifica.
Quello che è successo in Giappone è frutto di questi cambiamenti della crosta terrestre.
Questo deve fare riflettere anche noi, che viviamo in prossimità di una faglia che divide la placca euroasiatica da quella africana.
Noi, forse, dovremmo imparare dai giapponesi che sanno di vivere su un territorio soggetto anche a simili cataclismi ma che fanno infrastrutture complesse e hanno centrali nucleari.
Una cosa è tenere conto della realtà naturale del territorio.
Un altra è avere paura o pregiudizio ideologico.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento