Cari amici ed amiche.
Prosegue la polemica di ieri.
Ieri scrissi un articolo intitolato "Anticlericalismo, antiberlusconi e statalismo? Sono feccia!", http://italiaemondo.blogspot.com.com/2011/03/anticlericalismo-antiberlusconismo-e.html.
Sulla mia pagina di Facebook, "Page of Antonio Gabriele Fucilone", i due interlocutori anticlericali continuano con le loro tiritere.
Veramente, qui si rasenta il ridicolo.
Essi hanno invaso la mia pagina con commenti pieni di livore verso il presidente Berlusconi e verso la Chiesa cattolica, tentanto di fare passare me quasi per un mostro omofobo.
In primis, io non ho nulla contro gay.
Chi picchia un uomo per il suo orientamento sessuale è una bestia, così come è una bestia chi picchia un uomo per le sue idee politiche o per la sua fede religiosa.
Però, una coppia gay non può essere paragonata ad una famiglia.
La famiglia è un istituto naturale fondato sul matrimonio.
Questo lo dice anche la nostra Costituzione che non è certamente fatta dai prelati di Città del Vaticano.
Quel termine "naturale" implica una cosa ovvia, ossia la possibilità di avere dei figli.
Ora, i due "nipotini di Plutarco Elias Calles" che hanno invaso la mia pagina di Facebook citano le coppie eterosessuali sterili.
Le coppie eterosessuali sterili sono casi singoli.
Generalmente, però, un uomo ed una donna fanno i figli.
La loro è solo una retorica anticlericale, anche perché citano i crimini della Santa Inquisizione, senza citare crimini ben peggiori, come quelli compiuti dai nazisti e dai comunisti.
Sulla Santa Inquisizione ci sarebbe da dire.
E poi, il loro antiberlusconismo è becero.
Loro attaccano il presidente Berlusconi, definendolo un "cancro", ma non hanno idee alternative.
Ecco com'è diventato il Paese in cui viviamo!
Quando c'è qualcuno che (come il presidente Berlusconi) vuole cambiare, questo viene attaccato e lo stesso accade per coloro che lo sostengono.
Io non mi faccio intumidire.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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