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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 11 maggio 2010

L'ISLAM, LA TOLLERANZA E LA LIBERTA'.


Cari amici ed amiche.

Si parla spesso di "Islam tollerante". Cominciamo a dare una spiegazione di ciò.
La questione, infatti, è molto più complessa.
In buona parte dei Paesi in cui la religione islamica è maggioritaria chi non è musulmano può pregare secondo la sua fede in forma privata.
Quindi, i cristiani ed ebrei possono pregare. Anche la storia dice questo. Nei territori che furono del Califfato arabo e, in seguito dell'Impero ottomano, gli ebrei ed i cristiani potevano pregare, almeno a livello privato.
Questa è la TOLLERANZA. Essa ha una dimensione puramente privata.
Il problema però si pone quando le minoranze ebraiche e cristiane vogliono esprimere il loro pensiero nella vita pubblica di quei Paesi in cui la maggioranza è islamica.
Qui sorgono i problemi e proviamo a spiegare il perché.
A differenza di quanto accade per noi cristiani, per i musulmani non vi è una separazione tra "sfera temporale" e "sfera spirituale".
Quindi, ciò provoca una commistione tra religione e politica.
Inoltre, nell'Islam non vi è una Chiesa stabile (come da noi cattolici) ma il tutto è affidato agli imam che possono interpretare il Corano in modo più o meno rigido e molto spesso in quel contesto si tende a non vedere di buon occhio ciò che va fuori dal dettame religioso .
Quindi, ci si trova di fronte ad una religione che molto spesso detta anche la vita sociale e quella politica e che, nella sua concezione, tende a non vedere di buon occhio tutto ciò che sta al di fuori del Corano.
Come dice Magdi Cristiano Allam, per noi cristiani, Dio si fece uomo in Gesù Cristo. Per i musulmani, Dio si fece carta nel Corano.
Nel Cristianesimo, vi è anche una nozione di laicità. Infatti, Gesù stesso fu un laico, non essendo stato della tribù di Levi ma di quella di Giuda.
Quindi il suo messaggio pose una separazione tra politca e religione, come anche il detto del Vangelo:" Date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio quel che è di Dio".
Nell'Islam, tutto questo non c'è' e tutto quanto accade nel mondo deve essere conforme al dettato religioso.
Da qui sorgono i problemi.
Tutto ciò che, in qualche modo, non è riconosciuto come conforme al Corano, in quel contesto rischia di venire visto come contro Dio stesso.
Di conseguenza, nei Paesi islamici non è facile costruire sinagoghe e chiese così come non è facile che un non musulmano possa entrare nel governo o diventi capo di Stato.
Inoltre, i problemi sono maggiori quando un musulmano decide liberamente di convertirsi al Giudaismo o al Cristianesimo oppure quando giudei e cristiani decidano di manifestare pubblicamente il proprio pensiero in quei Paesi.
Questa concezione danneggia anche quei musulmani più illuminati che vogliono manifestare un pensiero laico che è fondamentale per la LIBERTA' DI CULTO. A differenza della tolleranza, la libertà di culto ha anche una dimensione pubblica e nei Paesi a maggioranza islamica questo è un aspetto spesso problematico.
Quindi, tolleranza e libertà di culto non sono sinonimi.
Chi dice che nei Paesi islamici vi sia tolleranza può anche avere ragione, anche se ciò non sempre accade. In certi casi la religione arriva anche ad intromettersi negli aspetti della vita privata delle persone, anche con metodi poco pacifici.
Non ha certamente ragione quando dice che in essi vi sia libertà di culto.
La storia lo dimostra. Basti pensare ai Califfati arabi in cui i cristiani e gli ebrei potevano avere il loro culto ma dovevano portare segni di inferiorità e non potevano aspirare a cariche alte, senza una conversione all'Islam.
Nell'Impero ottomano, i sultani concedevano la tolleranza ai sudditi cristiani ma dovevano pagare delle tasse in più.
Oltre a ciò, ci furono anche gli episodi di violenza, come quanto accadde nella basilica di Hagia Sophia a Costantinopoli il 29 maggio 1453 o a Famagosta (Cipro, foto) nel 1571.
Da tutto questo, noi dobbiamo trarre una riflesslione.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Per riflettere meglio http://theforceofreason.blogspot.com/search/label/nell'islam

    Un saluto

    RispondiElimina
  2. Ho letto sulla conversione del professor De Martini.
    La mia opinione è che a volte i più fanatici sono proprio i convertiti da un'altra religione.
    Cordiali saluti.

    RispondiElimina

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Ringrazio un caro amico di questa foto.