Cari amici ed amiche.
Il dilemma è il solito.
Quando vi può essere un sano rapporto tra scienza e fede?
Io provo a dare una risposta.
Il rapporto tra scienza e fede può essere buono quando la prima si muove verso il bene delle persone, concretizzando così la seconda.
Mi spiego meglio.
La fede, oltre a Dio, esprime dei valori, che si richiamano a Dio stesso.
Questi valori sono la giustizia, la carità ed il servizio verso il prossimo.
La scienza può avere un buon rapporto con la fede quando è volta verso questi valori.
Vi faccio un esempio.
Oggi, si sta studiando la possibilità di combattere i tumori con la genetica.
Ricordate? Dei tumori ho parlato nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/i-tumori-sono-ereditari.html.
Il dilemma è il solito.
Quando vi può essere un sano rapporto tra scienza e fede?
Io provo a dare una risposta.
Il rapporto tra scienza e fede può essere buono quando la prima si muove verso il bene delle persone, concretizzando così la seconda.
Mi spiego meglio.
La fede, oltre a Dio, esprime dei valori, che si richiamano a Dio stesso.
Questi valori sono la giustizia, la carità ed il servizio verso il prossimo.
La scienza può avere un buon rapporto con la fede quando è volta verso questi valori.
Vi faccio un esempio.
Oggi, si sta studiando la possibilità di combattere i tumori con la genetica.
Ricordate? Dei tumori ho parlato nel link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/07/i-tumori-sono-ereditari.html.
Si sta studiando la possibilità di modificare le cellule tumorali, bloccandone alcuni geni.
Ad esempio, solitamente, i tumori sono vascolarizzati.
Si possono, quindi, bloccare i geni che codificano per la vascolarizzazione, provocando la morte del tumore stesso, che non avrebbe più i "rifornimenti".
E' un meccanismo simile a quello degli interferoni, che sono proteine che bloccano la replicazione dei virus in cellule infette ed inibiscono anche la crescita di cellule tumorali.
Si può fare la stessa cosa anche con certe malattie degenerative, come il morbo di Alzheimer o quello di Parkinson, oppure contro le malattie virali come l'AIDS.
Si potrebbero impedire anche certe evoluzioni di microrganismi che da innocui diventano patogeni.
Ad esempio, secondo certi studi la scarlattina è frutto di una conversione fagica.
Infatti, l'agente eziologico è uno Streptococco, un batterio sferico, Gram+ ed anaeorobico facoltativo.
Al microscopio (con obiettivo ad immersione per i il microscopio ottico) gli streptococchi sono vsibili con la disposizione a catenelle.
Da qui, deriva il loro nome.
Ora, secondo questi studi, lo streptococco viene a contatto un particolare virus, un virus batteriofago, che lo infetta.
Questa infezione non si conclude con il ciclo litico (ossia con la riproduzione del virus e con la distruzione della cellula) ma con un cambiamento del batterio che diventa capace di sintetizzare l'esotossina che genera la scarlattina.
Sono già stati fatti degli studi, in questo senso, ed oggi l'uomo è riuscito a fare cose molto importanti.
Ad esempio, oggi si può sintetizzare l'insulina.
Come?
Il procedimento consiste nel ricavare il segmento di RNA dalla sequenza di amminoacidi che compongono l'insulina, che è una proteina.
Da lì, tramite una trascriptasi inversa, si ricava il segmento di DNA (gene) che codifica l'insulina.
Questo gene viene messo in un virus batteriofago temperato che infetta un batterio coltivato, generamente l'Escherichia coli, bacillo, Gram-, catalasi positivo, ossidasi negativo, che fermenta il lattosio, che produce indolo, che si trova nel nostro intestino e che è facile da coltivare.
Questo batterio così modificato inizia a produrre insulina a basso costo.
Ne parlai anche nell'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/133/ARTICLE/10114/2008-07-17.html.
Un procedimento simile, se fatto in larga scala, aiuterebbe molti diabetici.
Questo è un uso corretto della scienza.
Infatti, essa è volta al bene dell'umanità e quindi segue quanto dice la fede, pur nella sua autonomia da quest'ultima.
Infatti, la scienza è laica e non anti-religiosa.
Cordiali saluti.
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