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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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martedì 10 agosto 2010

COME MORI' CAGLIOSTRO?




Cari amici ed amiche.

Inizio questo post con uno spezzone di un documento antico:

"Anno Domini 1795. Dies 8. Mensis Augusti.


Joseph Balsamus, vulgo Conte di Cagliostro, Patria Panormitanus, Baptismo Christianus, Doctrina Incredulus, Hereticus, Mala fama famosus..."

Questa è l'introduzione dell'atto di morte di un noto personaggio, Giuseppe Balsamo, detto "Conte di Cagliostro".
Questo atto di morte fu redatto dall'arciprete di San Leo don Luigi Marini.
Nato a Palermo nel 1743, egli fu un uomo dotato di grande intelligenza e sicuramente anche scaltro.
Fu noto come mago, alchimista, taumaturgo ed anche come fondatore della massoneria di rito egizio, di cui si disse che avesse fatto parte anche un giovane militare corso, Napoleone Bonaparte.
Dopo avere viaggiato per tutta l'Europa, nel 1788, egli e la moglie Lorenza Serafina Feliciani tornarono in Italia.
Il 21 novembre di quell'anno, andarono a Trento, ove trovò ospitalità dal vescovo-principe Pietro Vigilio Thun, a cui Cagliostro chiese un salvacondotto per andare a Roma, ove avrebbe dovuto fare visita ai genitori della moglie.
Egli volle andare a Roma anche per chiedere udienza al Papa Pio VI per fare sì che la massoneria di rito egizio fosse riconosciuta dalla Chiesa
Arrivati a Roma, per Cagliostro ci fu un'amara sorpresa.
La moglie, con cui ebbe dei problemi, lo denunciò al parroco di Santa Caterina in Rota.
Le accuse furono molto gravi, come eresia, blasfemia, magia, prostituzione, truffa, calunnia e pubblicazione di atti sediziosi.
Fu processato ed il suo difensore Carlo Costantini, difese il suo assistito ercando di fare passare i suoi scritti per opere di un ciarlatano.
Inoltre, cercò anche di rendere inattendibili la fonte dell'accusa, la moglie di Cagliostro, in quanto prostituta immorale.
Il 14 dicembre 1790, Cagliostro scrive al Papa mostrandosi pentito.
Non fu messo a morte ma venne condannato al carcere a vita.
Il 13 aprile 1791 fu tradotto al forte di San Leo (nella foto a destra), in una cella piccola ed angusta, la cui unica finestra fu protetta da una triplice inferriata e la cui unica via d'accesso fu un'apertura sul soffitto.
Questa cella detta il "Pozzetto" separò Cagliostro dal mondo esterno.
Nel dicembre 1793, egli scrisse al Papa per convnicerlo del suo pentimento ma scrisse anche di avere avuto visioni in cui lui fu dipinto come un santo scelto da Dio.
Dipinse immagini ora blasfeme ed ora devote.
Fu pazzia?
Nessuno lo sa ma le cronache ci dicono che il 23 agosto 1795, egli morì di un colpo apoplettico.
Qui sta il mistero.
Secondo alcuni pare che le cose non fossero andate così.
Secondo alcuni, Cagliostro volle farsi confessare da un frate. Il frate venne ma egli lo aggredì.
Il frate, però, si defese e, forse, accidentalmente lo uccise.
Qui vi è un altro mistero.
Il corpo di Cagliostro fu portato fuori, per essere seppellito.
Ad un certo punto, i portantini che lo stavano portando su una barella, si fermarono in una taverna.
Lasciarono la barella con il corpo vicino ad un pozzo.
Tornati, non trovarono più la salma di Cagliostro.
Secondo alcuni, pare che le sue ossa si trovino in una cripta sotto il Duomo di San Leo.
Si dice anche che quando la fortezza capitolò di fronte ai Cisalpini legati a Napoleone (1797) le ossa di Cagliostro vennero dissotterrate e che i soldati bevvero dal teschio.
Però, vi è anche un'altra teoria che dice negli anni '60 fu abbattuta una casa fatiscente.
In essa vennero trovate delle ossa che pare fossero state proprio di Cagliostro.
Questa casa apparteneva alla famiglia Santucci, una nota famiglia massonica di San Leo.
Vi è però un'altra teoria che dice che Cagliostro non morì nel 1795.
Secondo questa teoria, egli aggredì il frate che (su sua richiesta) sarebbe andato a confessarlo e lo uccise, e ne prese il saio.
Travestito da frate, egli riuscì a fuggire.
Di lui si disse molto.
Si disse, ad esempio, che avesse predetto alla regina di Francia Maria Antonietta che non vi sarebbe stato sul trono francese un re di nome Luigi XVII.
A prescindere da tutti gli enigmi e da tutte le varie leggende Cagliostro fu un personaggio che rappresentò in pieno le contraddizioni del XVIII secolo e di un mondo che fece dei cambiamenti anche drammatici.
Questa storia potrebbe anche essere un pretesto per visitare San Leo e tutta la Valle del Marecchia.
E' un posto che consiglio a tutti di visitare.
Io ebbi la fortuna di andarci (nel 1996) e posso dire che è stupendo.
A San Leo, vi sono la Rocca, il Duomo di Sal Leone, il Convento di Sant'Igne e la Pieve.
Inoltre, vi sono bei paesaggi caratterizzati dalle verdi colline romagnole.
Una visita simile è un modo per fare turismo intelligente, lontano da quel caos che si può trovare in altri luoghi.
Visitate anche il link http://wwwold.comune.san-leo.ps.it/Citt%C3%A0Fortezza/sanleocitt%C3%A0fortezza.htm.
Questo link andrebbe aggiornato.
Infatti, in seguito al referendum del 2006, che venne attuato il 15 agosto 2009, San Leo è in provincia di Rimini e non più di Pesaro-Urbino.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Molte grazie amico...all of your posts are so interesting and fascinating, I love learning about Italian history! cheers buddy, :)))

    RispondiElimina
  2. Grazie!
    A me piace la storia!
    La storia italiana è ricca di eventi importanti.
    Se vieni in Italia, visita San Leo.
    Cordiali saluti.

    RispondiElimina

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