Cari amici ed amiche.
Molte persone che mi conoscono mi chiedono come faccia a conoscere tante cose e come faccia a ricordarle.
Io rispondo dicendo che non ho particolari doti ma che tengo la mente in allenamento.
Infatti, il cervello è come un muscolo.
Se tenuto sempre al lavoro, resta efficiente e migliora.
Secondo certi studi, un cervello allenato è meno esposto al rischio di ammalarsi di malattie degnerative, come il Morbo di Alzheimer.
Nella foto (a sinistra) vi è raffigurato un cervello colpito da questo morbo.
Se qualcuno conosce delle persone ammalate di questa malattia faccia sì che esse abbiano la mente sempre in allenamento.
Può fare ciò, parlando con loro, facendo ricordare loro varie cose e rendendole partecipi in varie attività della vita sociale.
Questo contribuisce a rallentare il progresso della malattia.
A questo punto, c'è da chiedersi come si possa tenere la mente in allenamento.
Io sono una persona che tiene sempre la mente attiva studiando su libri e facendo ricerche varie.
Avevo iniziato a fare ciò dai tempi delle Scuole Superiori.
Visto che, nella situazione attuale, sono in cerca di lavoro, di tempo ne ho, purtroppo.
Ad esempio, leggo e cerco sempre di memorizzare il più possibile quanto letto e magari faccio anche delle ricerche, che in qualche caso pubblico su questo blog.
Sono appassionato di genetica, oncologia, arte medioevale, meteorologia storia inglese bizantina, storia inglese dei secoli XVI e XVII, storia ecclesiastica ed altro.
Inoltre, faccio altre attività, come la composizione di poesie, spesso su temi complessi e con un linguaggio complesso.
Tutto questo contribuisce a tenere la mente in allenamento.
A questo si unisce l'attività "sociale", o meglio politica.
La lettura e lo studio contano molto ma da soli non bastano.
Io ho una passione per la politica e spesso cerco di convertirla in attività sul territorio e non solo.
Quindi, faccio molto brainstorming, per cercare la soluzione ad un determinato problema o portare un'idea nuova.
Anche l'uso di internet può contribuire a ciò.
Certo, non bisogna abusare di tale strumento.
Internet è un "oceano" di informazioni e di contatti ma va usato con criterio.
Ad esempio, io ritengo che vada bene l'uso dei social-network ( Twitter, Facebook, Libero Community ed altri) ma ritengo anche che una socializzazione vera e solidi legami di amicizia e di aggregazione si possano fare solo con i rapporti diretti, faccia a faccia.
Infatti, il social-network non offre il "linguaggio non verbale" delle persone con cui si interagisce.
Il "linguaggio non verbale" è quell'insieme di gesti, di posture e di caratteristiche che il corpo assume nella comunicazione ed è importante.
Anzi, nella comunicazione, il "linguaggio non verbale" pesa tredici volte più di quello verbale, ossia della parola.
Infatti, esso è spesso più veritiero della parola stessa.
I social-network non offrono tutto ciò.
Io, ad esempio, mi ero iscritto a Facebook principalmente per fare networking politico e non tanto per fare amicizia.
Tra l'altro, c'erano anche le elezioni comunali, qui nel mio paese.
In questo senso Facebook è molto utile, per fare circolare le idee.
Però, bisogna stare attenti e quanto illustrato nella puntata della trasmissione di Piero Angela "Super Quark" che è andata in onda il 19 agosto lo dimostra.
I social-network possono creare dipendenza perché offrono "una via facile" per socializzare.
Io, per socializzare veramente, preferisco la via più difficile.
Forse, sarò un po' antiquato (poiché nel mondo di oggi molti cercano di faticare meno) però ritengo che ciò, alla lunga, paghi.
Però, internet ha anche tante cose buone, anche perché la quantità di informazioni e tanta ed il cervello è quandi tenuto in movimento.
Anche qui, si può fare brainstorming, ad esempio, scegliendo le informazioni valide e scartando quelle false o errate.
Anzi, secondo certi studi, internet aumenta la l'attività neuronale.
Concludo, dicendo che tenere il cervello in movimento fa bene.
In un certo senso, la "pigrizia mentale" è pericolosa quanto quella fisica.
Cordiali saluti.
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