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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 9 agosto 2010

DAL REGALISMO ALLA STATOLATRIA, STORIA DELLA DEGENERAZIONE DELLA POLITICA

Cari amici ed amiche.

Nel Medioevo vi era una Chiesa forte, che spesso veniva in contrasto con i reggitori secolari ma che riusciva a farsi sentire a livello politico.
Verso la fine di questo periodo, la storia cambiò.
Dal 1309 al 1377 ci fu la "Cattività avignonese" dei Papi, a cui seguì lo Scisma d'Occidente, dal 1378 al 1417. Il Papato perse potere.
Qui maturò una nuova concezione della politica in cui vi furono le forti monarchie (Francia, Spagna ed Inghilterra) ed i vari principati (come quelli tedeschi) che di fatto presero possesso anche della sfera religiosa dei loro Stati.
I reggitori vollero avere il controllo anche delle Chiese dei loro Stati.
Il protestantesimo divenne il pretesto per fare ciò.
La Riforma protestante, infatti, vinse ove si alleò con il monarca e per volere dei reggitori secolari essa attecchì.
Il Papato si mostrò debole di fronte a ciò.
Se avesse avuto il potere che ebbe nel Medioevo, molto probabilmente, ad esempio, il re di Svezia Gustavo Vasa, quello d'Inghilterra Enrico VIII ed il sovrano di Danimarca Cristiano III sarebbero stati deposti.
Oltre al potere monarchico aumentato, ci fu anche la disobbedienza civile.
Dal 1524 al 1526, ci furono le guerre contadine in Germani, nel 1534 nella città Munster (sempre in Germania) ci fu la rivolta degli anabattisti.
Solo il Concilio di Trento (1545-1563) rimise in piedi la Chiesa cattolica ma anche nei Paesi ove il cattolicesimo era forte, i monarchi avevano esteso la loro influenza anche sulla religione e rimase ancora la tendenza alla disobbedienza civile.
Nel 1618 ci fu la "Defenestrazione di Praga", episodio in cui i funzionari del Sacro Romano Impero vennero gettati dalle finestre del castello di Praga, e nel 1649 ci fu il fatto più grave del martirio di re Carlo I Stuart.
In quel periodo nacquero anche i regalismi.
E così, ci furono il frebronianesimo negli Stati cattolici della Germania, il giuseppinismo in Austria, il gallicanesimo nella Francia di re Luigi XIV (nella foto, 1638-1715) ed il giurisdizionalismo in molti Stati italiani, come il Granducato di Toscana che fu retto da Pietro Leopoldo d'Asburgo-Lorena.
A questo si unirono anche il molinismo ed il giansenismo, che fu usato proprio nella politica giurisdizionalista del Granducato di Toscana.
Ciò caratterizzò il Settecento e quando ci fu la Rivoluzione Francese (14 luglio 1789) ci fu una tempesta.
Infatti, se con i regalismi la Chiesa era protetta dal re ma era anche a questi asservita , con la Rivoluzione francese la Chiesa non fu più sotto il giogo del monarca ma non ebbe più nemmeno la sua protezione.
Anzi, lo Stato si mise contro la Chiesa e puntò ad avere controllo diretto sulle coscienze.
Nacquero movimenti e partiti anticlericali e tempo dopo l'anticlericalismo si manifestò in modo drammatico trasformandosi in un sentimento di ostilità non solo verso il clero ma anche verso i dogmi cristiani e Dio stesso.
Basti pensare alla Francia giacobina, all'Italia che con i garibaldini si unì contro la Chiesa o al Messico degli inizi del XX secolo oppure alla Spagna e al Portogallo dello stesso periodo.
In Messico, uno dei dittatori chiamò uno dei suoi figli Satana ed un altro Lenin.
In Russia ci fu il comunismo che, con con coloro che si opponevano al regime, incarcerava i preti e distruggeva le chiese.
Anche il Nazismo fu contro Dio.
Nacque lo "Stato-Moloch" che si sostituì a Dio.
Quando l'uomo si sostituisce a Dio, ci sono solo morte e distruzione.
Quanto successe lo dimostra.
Anche oggi vi sono dei pericoli.
In molti Stati, la Chiesa è perseguitata mentre in Europa, pur non essendoci una vera persecuzione, vi è il relativismo, una posizione filosofica che nega le verità assolute, che spesso, di fronte a situazioni in cui si devono difendere dei valori come la famiglia, la nostra tradizione o la vita, porta l'uomo all'ignavia e che si esprime in certi movimenti politici e culturali.
In nome della "laicità" (concetto che andrebbe analizzato e capito meglio) questi movimenti vogliono zittire la Chiesa e fare in modo che Dio non abbia alcuna cittadinanza nella vita pubblica dei cittadini.
Questa non è laicità ma laicismo.
Nella vera laicità, anche Dio ha il suo diritto.
Questo è causa di decadenza della politica che perde ogni valore nobile.
Per questo, servono politici che, pur rispettando le varie idee, affermino con forza anche i valori che si riconducono alla tradizione cristiana, come la sussidiarietà, la famiglia come cellula fondante della società e la sacralità della vita.
Togliere Dio dalla vita pubblica porta solo rovina e quanto accadde nel XX secolo lo dimostra.
Cordiali saluti.






2 commenti:

  1. Salve,
    bella nota e vicina alla realtà, contrariamente alla maggiorparte della storia di cui si sente di solito parlare.
    Conosce Alleanza Cattolica? E' un'associazione che si occupa di propagandare la verità storica e la dottrina sociale della Chiesa. Può trovare informazioni in rete e su Facebook.
    Le consiglio anche la lettura di ilTimone, mensile cattolico di cultura, informazione e apologetica.

    Saluti.

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  2. So di cosa parla.
    Alleanza cattolica è l'associazione del professor Massimo Introvigne.
    Dice delle cose interessanti e quanto è scritto su questo blog tende a riprendere anche i temi da essa sollevati.
    Ad esempio, Alleanza cattolica parla della questione della tecnocrazia che è collegata al famoso relativismo.
    Conosco anche un po' il Timone e lo leggerò.
    Grazie.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.