Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 13 maggio 2012

Sodoma e Gomorra, furono distrutte da fulmini globulari?

Cari amici ed amiche.

Premetto, non ho intenzione di mettere in discussione l'esistenza di Dio.
Sono credente (e praticante) e pertanto non voglio fare delle disquisizioni atte a togliere alla Bibbia ogni riferimento divino.
Voglio solo lanciare un'ipotesi sulla fine di due città, Sodoma e Gomorra, le due città che furono punite da Dio per i loro laidi peccati.
Nel libro della Genesi (capitolo 18, versetti 16-33, e nel capitolo 19):

"[16] Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per congedarli.
[17] Il Signore diceva: "Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare,

[18] mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra?

[19] Infatti io l'ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso".

[20] Disse allora il Signore: "Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.

[21] Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!".

[22] Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore.

[23] Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio?

[24] Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?

[25] Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?".

[26] Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città".

[27] Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...

[28] Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque".

[29] Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta".
[30] Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta".

[31] Riprese: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti".

[32] Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei dieci".

[33] Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione. 


[1] I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra.

[2] E disse: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo la notte sulla piazza".

[3] Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono.

[4] Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.

[5] Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!".

[6] Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé,

[7] disse: "No, fratelli miei, non fate del male!

[8] Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto".

[9] Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta.

[10] Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente;

[11] quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.

[12] Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo.

[13] Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli".

[14] Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare le sue figlie, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!". Ma parve ai suoi generi che egli volesse scherzare.

[15] Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città".

[16] Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.

[17] Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: "Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!".

[18] Ma Lot gli disse: "No, mio Signore!

[19] Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia.

[20] Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva".

[21] Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato.

[22] Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non vi sia arrivato". Perciò quella città si chiamò Zoar.

[23] Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar,

[24] quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore.

[25] Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.

[26] Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.

[27] Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore;

[28] contemplò dall'alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.

[29] Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.

[30] Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie.

[31] Ora la maggiore disse alla più piccola: "Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra.

[32] Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".

[33] Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò.

[34] All'indomani la maggiore disse alla più piccola: "Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e và tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre".

[35] Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò.

[36] Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre.

[37] La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi.

[38] Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò "Figlio del mio popolo". Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi.
".

Il testo biblico è stati preso dal sito della Santa Sede
Secondo le Scritture, il Signore fece scendere un fuoco dal cielo.
Questa affermazione potrebbe non essere falsa.
Com'è noto, i fenomeni più caratteristici di un temporale sono i fulmini.
Esistono vari tipi di fulmini.
Vi sono i fulmini ramificati, quelli a nastro, quelli ad arco e quelli globulari.
Il fulmine ramificato è quello classico, come quelle che vediamo nella foto qui sotto:
Almeno una delle sue ramificazioni si scarica sul suolo.
Il fulmine a nastro è più raro ed un esempio è raffigurato nella foto qui sotto:


Il suo punto di impatto dipende dal capriccio del vento.
Un esempio di fulmine ad arco è riportato in questa foto dell'Associazione Ligure di Meteorologia:


Il suo punto di impatto si trova lontano dal temporale in cui si forma.
Poi. ci sono i fulmini globulari.

 Questa è una rara forma di fulmine che si origina da una combustione di gas.
L'immagine qui sopra è stata presa dal sito della "MeteoWeb".
Questa combustione di gas genera delle vere e proprie sfere di fuoco del diametro di circa 20 centimetri.
In lingua inglese, esso viene chiamato "ball lightning" ed è considerato come una delle manifestazioni energetiche più misteriose della troposfera.
Secondo gli studi di Graham Hubler, un ricercatore della "U.S. Naval Research Laboratory", il fulmine globulare si forma quando un normale fulmine (ramificato, a nastro o ad arco) cade.
Il fulmine, che è più caldo del Sole, disintegrerebbe alcuni materiali (come il silicio),  le cui particelle vengono fatte volteggiare in arie, generando nuovo plasma.
Ora, proprio una enorme caduta di fulmini globulari potrebbe avere distrutto Sodoma e Gomorra.
Con questo, ripeto, non metto in discussione l'esistenza di Dio.
Ad avallare quest'ultima tesi potrebbero essere il fatto che siano state colpite due città reputate come peccatrici ed l'eccezionalità dell'evento, proprio su quelle città.
Tra l'altro, io stesso ho visto un fulmine globulare.
Era il giugno del 1992 e c'era un temporale.
Ero in casa ed ero entrato in una camera da letto, per prendere una torcia.
Ad un certo punto i miei ed io vedemmo una palla di fuoco passarmi sul capo e colpire un quadro di peltro raffigurante la Madonna.
Guardate il video qui sotto. 
Cordiali saluti. 





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