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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 30 maggio 2012

So che il Vostro cuore soffre molto. Dall'Epistolario di S. Pio da Pietrelcina

Cari amici ed amiche.

L'amico Giovanni Covino (SEFT) mi ha fatto avere questo interessante brano dell'epistolario di San Pio di Pietrelcina:



"Il 25 luglio 1968, Paolo VI aveva promulgato la celebre enciclica Humanae vitae, che suscitò tanto scalpore anche negli ambienti cattolici e che venne ad accrescere il dolore del Santo Padre, gia molto provato da tanti altri avvenimenti in quei difficili anni postconciliari. Ebbene, Padre Pio, anche a nome di tutti coloro che in qualche modo gli erano legati: figli spirituali, gruppi di preghiera, benefattori delle opere sociali e caritative, ecc., con questa lettera intende alleviare le sofferenze del Papa promettendogli la sua preghiera ed i sacrifici, affinché il Signore mitighi il suo dolore e faccia trionfare la verità da lui proposta e difesa in quel contrastato documento e in tutti gli altri del supremo magistero apostolico. La lettera di Padre Pio fu pubblicata dall'Osservatore Romano del 29 settembre 1968.


San Giovanni Rotondo, 12 settembre 1968

Santità,


approfitto del Vostro incontro con i padri Capitolari per unirmi spiritualmente ai miei confratelli ed umiliare ai Vostri piedi il mio affettuoso ossequio, tutta la mia devozione verso la Vostra Augusta Persona, nell'atto di fede, amore ed obbedienza alla dignità di colui che rappresentate sulla terra. [...]

So che il Vostro cuore soffre molto in questi giorni per le sorti della Chiesa, per la pace del mondo, per le tante necessità dei popoli, ma soprattutto per la mancanza di obbedienza di alcuni, perfino cattolici, all'alto insegnamento che Voi assistito dallo Spirito Santo e nel nome di Dio ci date.

Vi offro la mia preghiera e sofferenza quotidiana, quale piccolo ma sincero pensiero dell'ultimo dei Vostri figli, affinché il Signore Vi conforti con la sua grazia per continuare il diritto e faticoso cammino, nella difesa dell'eterna verità, che mai si cambia col mutar dei tempi.

Anche a nome dei miei figli spirituali e dei "Gruppi di preghiera" vi ringrazio per la parola chiara e decisa che avete detto, specie nell'ultima Enciclica Humanae vitae, e riaffermo la mia fede, la mia incondizionata obbedienza alle vostre illuminate direttive. [...]

L’Ordine dei cappuccini è stato sempre in prima linea nell’amore, fedeltà, obbedienza e devozione alla sede apostolica; prego il Signore che tale rimanga e continui nella sua tradizione di serietà e austerità religiosa, povertà evangelica, osservanza fedele della regola e delle costituzioni, pur rinnovandosi nella vitalità e nello spirito interiore, secondo le direttive del Concilio Vaticano II.

Voglia il Signore concedere il trionfo alla verità, la pace alla sua Chiesa, la tranquillità ai popoli della terra, salute e prosperità alla Santità Vostra, affinché dissipate queste nubi passeggere, il regno di Dio trionfi in tutti i cuori, mercé la vostra opera apostolica di supremo Pastore di tutta la cristianità.

Prostrato ai vostri piedi vi prego di benedirmi, assieme ai confratelli, ai miei figli spirituali, ai "Gruppi di preghiera", ai miei ammalati, a tutte le iniziative di bene che nel nome di Gesù e con la vostra protezione ci sforziamo di compiere.
Della Santità Vostra umilissimo figlio

p. Pio, cappuccino.
".

Ringrazio Giovanni di questo brano.
Queste parole sono attuali.
Troppo spesso, la figura del Santo Padre viene attaccata.
Contro di lui e contro la Chiesa si dicono cose cattive.
Ad esempio, c'è chi attacca la Chiesa per via dell'Otto per mille che essa riceve, senza tenere conto del fatto che quei soldi vengano usati per opere sociali.
Ora, addirittura, c'è chi strumentalizza i morti a causa del recente terremoto che ha colpito l'Emilia e la Provincia di Mantova per innescare una stupida polemica contro la Chiesa.
Questo è eticamente discutibile, per non dire che sia squallido.
Questo è segno di decadenza della società e noi  cattolici dobbiamo essere uniti.
Purtroppo, anche noi ci dividiamo su questioni che nulla hanno a che fare con la Chiesa.
Anzi, molto spesso, tra noi c'è chi si mette contro il Papa, adducendo al fatto che la Chiesa abbia al suo interno anche situazioni non belle, gettando via, di fatto, il "bambino e l'acqua sporca", ossia attaccando anche ciò che di buono c'è nella Chiesa.
Così non va.
Invece, pur prendendo le distanze dalle situazioni non belle, bisogna difendere la Chiesa e la virtù cristiana.
Noi cattolici abbiamo una grossa responsabilità.
Cordiali saluti. 


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