Cari amici ed amiche.
L'amico Giovanni Covino (SEFT) mi ha fatto avere questa nota, un brano del "Trattato sullo Spirito Santo" di San Basilio Vescovo:
"Chi è quell'uomo che, udendo gli appellativi dello Spirito Santo, non si solleva con l'animo e non innalza il pensiero alla suprema natura di Dio? Infatti è stato chiamato Spirito di Dio e Spirito di verità, che procede dal Padre: Spirito forte, Spirito retto, Spirito creatore. Spirito Santo è l'appellativo che gli conviene di più e che gli è proprio.
Tutto ciò che ha un carattere sacro è da lui che lo deriva. Di lui hanno bisogno gli esseri che hanno vita e, come irrorati dalla sua rugiada, ricevono vigore e sostegno nel loro esistere ed agire in ordine al fine naturale per il quale sono fatti.
Egli è sorgente di santificazione e luce intelligibile. Offre ad ogni creatura ragionevole se stesso e con se stesso luce e aiuto per la ricerca della verità.
Inaccessibile per natura, può essere percepito per sua bontà. Tutto riempie con la propria forza, ma si rende manifesto solo a quelli che ne sono degni. Ad essi tuttavia egli non si dà in ugual misura, ma si concede in rapporto all'intensità della fede.
Semplice nell'essenza, e molteplice nei poteri, è presente ai singoli nella sua totalità ed è contemporaneamente e tutto dovunque. Egli viene partecipato senza tuttavia subire alcuna alterazione. Di lui tutti sono partecipi, ma egli resta integro, allo stesso modo dei raggi del sole, i cui benefici vengono sentiti da ciascuno come se risplendessero solo per lui e tuttavia illuminano la terra e il mare e si confondono con l'aria. Così anche lo Spirito Santo, pur essendo presente a ciascuno di quanti ne sono capaci come se fosse presente a lui solo, infonde in tutti una grazia sufficiente ed intera. Di lui gode tutto ciò che di lui partecipa, per quanto è permesso alla natura, ma non per quanto egli può.
Per lui i cuori si elevano in alto, i deboli vengono condotti per mano, i forti giungono alla perfezione. Egli risplende su coloro che si sono purificati da ogni bruttura e li rende spirituali per mezzo della comunione che hanno con lui.
E come i corpi molto trasparenti e nitidi al contatto di un raggio diventano anch'essi molto luminosi ed emanano da sé nuovo bagliore, così le anime che hanno in sé lo Spirito e che sono illuminate dallo Spirito diventano anch'esse sante e riflettono la grazia sugli altri.
Dallo Spirito l'anticipata conoscenza delle cose future, l'approfondimento dei misteri, la percezione delle cose occulte, le distribuzioni dei doni, la familiarità delle cose del cielo, il tripudio con gli angeli. Da lui la gioia eterna, da lui l'unione costante e la somiglianza con Dio, e, cosa più sublime d'ogni altra, da lui la possibilità di divenire Dio.".
Ci avviciniamo alla Pentecoste e credo che valga la pena commentare questo testo.
Lo Spirito Santo è l'amore del Padre e del Figlio che anima tutta la Chiesa.
Non è come l'amore umano.
L'amore umano, infatti, si divide tra eros ed agape.
L'eros è l'amore carnale, l'amore non gratuito in cui una persona ama se è amata.
L'agape è l'amore spirituale, l'amore fraterno e disinteressato in cui si trasforma l'eros nella misura in cui due persone si amano realmente.
La caritas riunisce entrambi gli amori umani. E' un amore gratuito in cui si dà ogni cosa per il prossimo.
Lo Spirito Santo è l'amore perfetto di Dio, la perfetta koinonia tra il Padre ed il Figlio.
Lo Spirito Santo fu mandato agli apostoli perché diventassero come Gesù, portatori del messaggio di salvezza.
Grazie allo Spirito Santo, l'uomo può abbandonare il male in tutte le sue forme.
Il brano del Vangelo secondo Marco che recita "[17] E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove..." ha questo significato.
Lo Spirito Santo sarà anche il nostro avvocato, quando saremo giudicati.
Per questo, lo Spirito Santo è importante.
Questo è lo Spirito Santo.
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