Vi voglio parlare di un personaggio che mi affascina, re Baldovino IV (1161-16 marzo 1185), il sovrano del Regno di Gerusalemme.
Figlio di Amalrico I e di Agnese di Courtenay, Baldovino regnò dal 1174 alla morte.
Fin dalla giovinezza, egli soffrì di una grave malattia, la lebbra, una malattia causata dal Mycobacterium leprae che distrugge i tessuti con delle cancrene e provoca la morte per setticemia.
Il Mycobacterium leprae è un bacillo facente parte della famiglia delle Mycobacteriaceae e del Phylum delle Actnobacteria. Esso è simile ad un altro batterio che causa una malattia gravissima, il Mycobacterium tubercolosis.
Si sviluppa in condizioni di mancanza di igiene e si trasmette attraverso il sangue, la saliva e l'aria.
Secondo il cronista Guglielmo di Tiro (1130-1186), la malattia si mostrò fin dalla tenera età del re.
Quando era piccolo, Baldovino giocava con gli altri bambini a pizzicarsi.
Mentre gli altri bambini reagivano al pizzicarsi, egli non reagì.
Fu un sintomo più che evidente.
Successivamente, ci furono altri sintomi, come la "facies leonina" , ossia una deformazione della faccia che assume un'espressione impassibile.
Successivamente, si formano i lepromi, ossia dei noduli che si ulcerano.
Queste ulcere diventarono cancrene che distrussero alcune parti del viso del re, come il naso e le orecchie, dandogli un aspetto ripugnante.
Re Baldovino IV morì (sicuramente di setticemia) il 16 marzo 1185.
Egli aveva solo ventiquattro anni.
Eppure, questo re giovane e malato ebbe qualcosa di grande.
Egli, infatti, fu tollerante verso le religioni minoritarie, come gli ebrei e musulmani.
Anzi, cercò di favorire la convivenza, sia con i cristiani ortodossi e sia con gli ebrei e musulmani.
La prova fu un episodio.
Sibilla, sorella di re Baldovino, sposò Guido di Lusignano (1150-1194).
Questi fu meno tollerante e cadde in disgrazia agli occhi di Baldovino che, scelse come suo erede, suo nipote Baldovino di Monferrato (1177-1185).
Questi era figlio del precedente matrimonio tra Sibilla ed il signore del Monferrato Guglielmo di Lungaspada.
Va detto che in Piemonte c'erano già parecchi ebrei.
Nel Monferrato, la comunità ebraica viene fatta risalire al XV secolo.
Tuttavia, gli ebrei potrebbero essere stati lì anche da prima e di certo il Lungaspada potrebbe avere saputo ciò.
Quindi, Baldovino di Monferrato sarebbe stato l'uomo più adatto a governare Gerusalemme. .
Nel 1185, Baldovino di Monferrato salì al trono con il nome di Baldovino V.
Poiché egli era ancora un bambino, gli fu messo al fianco un reggente, Raimondo III di Tripoli, Boemondo III di Antiochia e Joscelin III di Edessa.
Purtroppo, nel 1186, Baldovino V morì e divenne re Guido di Lusignano.
Questi portò alla rovina il Regno di Gerusalemme.
Nel 1187 Gerusalemme cadde in mano al Saladino che, forse, memore del regno di Baldovino IV, permise l'evacuazione dei cristiani.
Essa fu mediata da Baliano di Ibelin, un nobile (forse di origini italiane) che fu legato al regno di Baldovino IV.
Questo dimostra che le Crociate non furono solo guerre e massacri ma che furono anche momenti conoscenza e di convivenza.
In fondo, Baldovino IV, re cristianissimo e dedito alla Chiesa, aveva in sé quegli ideali del Cristianesimo medioevale, la cui massima espressione fu l'Ordine dei Cavalieri Templari, a cui egli era legato.
Tra l'altro, proprio i Templari avevano tra i loro simboli la menorah.
Da qui si può dedurre che re Baldovino IV sia stato tollerante verso gli ebrei.
Termino, invitandovi la leggere sul sito "Medioevo storico", l'articolo che parla dei Cavalieri Templari.
Leggete e riflettete.
Cordiali saluti.
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