Cari amici ed amiche.
Anche per ringraziare Filippo Giorgianni, per la vicinanza dimostratami in queste ore non belle a causa del terremoto, vi voglio parlare di una festa che si tiene ad Augusta (in Provincia di Siracusa), il paese della sua ragazza, l'amica Stefania Ragaglia .
Vi voglio parlare della festa di San Domenico.
Sul blog di Giuseppe Carrabino, ho trovato questo interessante testo del 1602 che è stato tratto dalla "Cronichetta del Convento di San Domenico":
"Venne una volta in Augusta un’armata turchesca di galere, e sbarcati in terra et messi in ordine li squadroni per andare a sacchheggiare la città e bruciarla, comparve S.Domenico col proprio habito a cavallo a un fiero e bravo cavallo, con una lancia alle mani, accompagnato da moltitudine grande di cavalleria e correndo verso l’esercito turchesco con tanto furore, velocità e terribilità, che pareva volesse annichilire e devorare la terra ed anco il mare, onde li turchi furono costretti ad imbarcarsi in fretta, gettandosi molti in mare e lasciando sparse per quelle campagne le armi, come scimitarre, frecce et simili et anco molte giubbe e turbanti, per l ogrande spavento che ebbero.".
Ogni santo è legato ad una tradizione di devozione.
Per esempio, a Galati Mamertino, in Provincia di Messina, c'è la festa di San Giacomo (che si tiene nel mese di agosto) e che è legata alla tradizione che vide la statua del santo fuggire, quando il popolo abbandonò la devozione verso di lui.
Di sicuro, un Santo Patrono è un amico della comunità.
Tenete conto anche del fatto che la Sicilia sia stata in passato una terra di confine tra l'Occidente cristiano, il mondo greco-bizantino e l'Oriente arabo-islamico.
Quest'ultimo, cercò in tutti modi di impadronirsi di nuovo dell'isola, dopo che questa fu tolta dai Normanni nel 1091.
San Domenico, quindi, rappresenta questa volontà della cristianità siciliana di difendersi dall'attacco islamico.
A ciò, va aggiunta anche l'influenza spagnola.
Forse, credo che si debba recuperare il senso della tradizione.
Molto spesso, le processioni di santi ed i festeggiamenti vengono visti come folclore.
In realtà, esse portano con sé un bagaglio storico e culturale molto più sostanzioso.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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