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mercoledì 23 maggio 2012

Giovanni Falcone, cosa resta di lui?

Cari amici ed amiche.

Il 23 maggio del 1992, il giudice Giovanni Falcone fu ucciso in un attentato voluto dalla mafia.
Fu una vera e propria azione di guerra contro lo Stato ed i cittadini perbene.
Da anni impegnato nella lotta contro la mafia, Falcone fu ucciso perché sapeva troppo e sapeva che la mafia aveva preso molti gangli vitali delle istituzioni.
Ora, cosa resta della memoria di questo eroe?
Per la verità, di questo eroe resta molto ma si rischia di banalizzare quello che fece.
Il problema, infatti, sta nel volere adattare alle proprie convinzioni politiche un simbolo, qual è Falcone, o la stessa lotta alla mafia.
Troppo spesso, infatti, ci sono forze politiche che si attribuiscono virtù di onestà e che strumentalizzano la figura di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per attaccare il proprio avversario.
In pratica, quelle forze politiche che attaccano il proprio avversario, attribuendogli delle connivenze con la mafia, altro non fanno che aiutare la mafia stessa.
La mafia va a nozze di fronte ad una società divisa da quelle forze politiche che, spesso in modo arbitrario, si attribuiscono il merito della lotta contro la stessa.
Se i cittadini dovessero cadere nel gioco di queste forze politiche, la morte di Falcone, Borsellino e tutti coloro che si impegnarono (e si impegnano) contro la mafia sarebbe inutile.
Oltretutto, va detta anche un'altra cosa.
Anche le istituzioni devono fare la loro parte.
Oggi, c'è una crisi economica profonda e le istituzioni tendono a vessare il cittadino, con una pressione fiscale elevata,  creando così del malcontento.
Questo clima di sfiducia verso le istituzioni rischia di favorire la mafia.
Quando ci sono tante tasse, non vengono erogati i servizi e la burocrazia è mastodontica (mentre le aziende chiudono e manca il lavoro) , il cittadino inizia a non fidarsi più delle istituzioni e può ricorrere ad altri mezzi.
Quindi, anche le istituzioni devono stare attente a non  rendere vano il lavoro di Falcone.
Cordiali saluti.

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