Cari amici ed amiche.
Quando io faccio un viaggio e vado da qualche parte, compro sempre dei libri come souvenirs.
Ora, stavo leggendo un libricino che avevo preso a San Leo nel 1996.
Infatti, ero andato i questo villaggio (che allora era in Provincia di Pesaro-Urbino, mentre oggi è in Provincia di Rimini, dopo il referendum del 2006) a visitare la sua celebre rocca che fu voluta dai Montefeltro.
Ora, vi voglio leggere un pezzo di un antico documento che è stato riportato sul libricino.
"Anno domini 1795. Die 28. Mensis Augusti.
Joseph Balsamus, vulgo conte di Cagliostro, Patria Panormitanus, Baptismus Christianus, Doctrina,Incredulus, Hereticus, Mala fama famosus."
Questo è un pezzo di un atto di morte di un personaggio molto famoso, il Conte di Cagliostro.
Nato a Palermo il 02 giugno 1743, egli al secolo si chiamava Giuseppe Balsamo.
Balsamo era figlio di un modesto commerciante di tessuti e di una violinista spiantata, Felicita Antonia Bracconeri.
La morte prematura del padre e l'indigenza economica indussero la madre ad affidarlo all'orfanotrofio-seminario degli Scolopi di Palermo. Terminati gli studi, Giuseppe entrò nel convento dei Fatebenefratelli di Caltagirone.
Qui imparò le nozioni di chimica e di farmacopea dallo speziale frate Calogero.
Non prese i voti monastici ed uscì dalla comunità religiosa per fare lo speziale.
Andò a Roma e conobbe la figlia di un venditore di vino, Lorenza Feliciani, che sposò.
Questa donna fu molto avvenente.
Poi, visse di vagabondaggi e di espedienti girando per tutta Europa.
Andò a Lisbona, a Londra, a Parigi, in Prussia e in Belgio, a Napoli e in Olanda.
Egli divenne noto come mago e taumaturgo ed assunse il nome di Alessandro da Cagliostro.
Si inventò anche dei titoli nobiliari, come per l'appunto quello di Conte di Cagliostro.
Qui ci fu uno dei misteri che lo accompagnò.
Cagliostro fece parte di circoli massonici.
C'è chi dice che egli abbia cominciato a Londra, nel 1771.
Però, egli potrebbe avere iniziato frequentare la massoneria già da prima, quando era nel convento dei Fatebenefratelli di Caltagirone.
Infatti, erano noto che tra i massoni vi fossero anche molti frati e uomini di Chiesa.
Solo i Gesuiti non avevano massoni nel loro ordine.
Al contrario, la massoneria menzionava nelle sue liste parecchi monaci benedettini, oratoriani, francescani e di altri ordini, come menzionava anche vescovi e preti.
Molte logge, addirittura, avevano anche un cappellano.
Nel 1786, Cagliostro era in Francia e, forse dopo un attacco di febbre che lui ritenne un dono di Dio, fondò la Loggia di Rito Egizio ed egli si nominò "Gran Copto".
Fece una loggia che comprendeva personalità note.
Tra queste, vi era anche un generale corso, Napoleone Bonaparte.
A rovinare Cagliostro fu la moglie, che lo lasciò.
Il 14 luglio 1789 scoppiò la Rivoluzione Francese.
Sul finire del 1789, la moglie lo denunciò al Santo Uffizio con l'accusa di essere un agitatore massonico e di avere fondato una religione.
Cagliostro venne portato a Roma, al Castel Sant'Angelo, e poi al forte di San Leo, ove visse in una cella chiamata "Pozzetto" , cella chi si trovava in un torrione.
In quella cella, egli fu isolato dal mondo.
Si poteva entrare in essa solo attraverso una botola sul soffitto l'unica finestra era sbarrata da una triplice inferriata.
Secondo le cronache, egli morì il 26 agosto 1795 a causa di un colpo apoplettico.
Qui vi è un mistero.
Vi sono altre cronache che danno una versione diversa della sua morte.
Secondo alcuni, pare che egli abbia chiamato un frate per confessarlo.
Cagliostro ebbe una collutazione con il frate e lo uccise.
Poi, egli ne prese gli abiti e fuggì, forse a Palermo.
Secondo altri, la collutazione con il frate ci fu ma fu il frate ad uccidere lui.
Secondo altri ancora, Cagliostro fu trovato morto.
Le guardie lo portarono via e, forse per la stanchezza, si fermarono in una locanda per bere, lasciando il corpo di Cagliostro vicino al pozzo di San Leo.
Tornati al pozzo per riprendere il proprio mestiere, i guardiani non trovarono più il corpo.
Anche la sepoltura è avvolta dal mistero.
Secondo alcuni, egli fu sepolto vicino al fortilizio.
Secondo altri, egli fu sepolto nella cripta del duomo di San Leo
Anche intorno alla figura di Cagliostro ci sono molte incognite.
Su di lui, si diceva che fosse stato un guaritore e che avesse guarito molte persone.
Si diceva anche che lui sapesse trasformare il metallo in oro e che fosse a conoscenza della "Pietra Filosofale", come Nicolas Flamel (1330-1418)
Tra l'altro, proprio come Flamel, egli ebbe la fama di filantropo. Sulle loro morti vi sono delle incognite.
La cosa più sorprendente è, però, un'altra.
Secondo alcune fonti, pare che Giuseppe Balsamo ed il Conte di Cagliostro non siano stati la stessa persona.
Questa tesi ispirò il film diretto da Daniele Pettinari che fu fatto nel 1975.
Il video qui sopra è uno spezzone di questo film.
Il protagonista di questo film (Cagliostro) fu impersonato da Bekim Fehmiu.
Secondo certe fonti, pare che sia stato proprio Cagliostro a fondare l'Antico e Primitivo Ordine Egizio di Napoli, le cui notizie risalgono al 1767 e da cui discende l'Antico e Primitivo Rito Orientale di Mizraim e Memphis, da cui discesero l'Ordine dei Filateti (1773), il Rito Orientale di Memphis (1830), la Loggia Egiziana di Zante (Dalmazia 1782), la Scala di Napoli (che fu formata da Cagliostro nel 1775, quando tornò da Malta) e l'Ordine di Mizraim di Palermo (1860), loggia a cui fu iniziato anche Giuseppe Garibaldi.
Quindi, in un certo senso, il controverso processo di unificazione del nostro Paese ebbe a che fare con Cagliostro.
Cagliostro rappresenta a pieno titolo la sua epoca.
Egli visse in un contesto in cui si smise di credere in Dio e si incominciò a credere in tutto.
Cordiali saluti.
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