Il presidente Berlusconi va in televisione e parla dei giudici e questi ultimi, ora, vogliono mettere in discussione il suo affidamento ai servizi sociali e mandarlo agli arresti domiciliari.
Ora, il presidente Berlusconi è stato condannato in un processo su cui gravano molti dubbi.
Per i giudici, infatti, egli non poteva non sapere della presunta fiscale che fu fatta nell'ambito dell'acquisizione dei diritti TV.
In realtà, quando il presunto fattaccio accadde, il presidente Berlusconi aveva già lasciato le cariche nella sua azienda, Mediaset, ed aveva delegato ogni cosa a Fedele Confalonieri e agli altri.
Dunque, questo dovrebbe porre dei dubbi sul fatto che egli sapesse di quanto stava accadendo, ammesso che ciò fosse accaduto.
E' chiaro l'intento di certi magistrati.
Nella magistratura c'è un organo politico che mina pesantemente la democrazia.
Oltretutto, nel mondo politico questo "partito delle toghe" trova una sponda nel Partito Democratico e nel Movimento 5 Stelle, come spiega correttamente l'articolo de "Il Secolo d'Italia" che è intitolato "Imperversa il partito delle toghe: Pd e M5S affossano la responsabilità civile dei giudici".
Dunque, la democrazia è in pericolo.
Cordiali saluti.
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