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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 18 aprile 2014

Chi era Giuda Iscariota?

Cari amici ed amiche.

Durante la celebrazione della Passione di Cristo mi è venuto in mente di fare una riflessione su Giuda Iscariota.
Giuda Iscariota (morto circa tra il 26 AD- ed il 36 AD)  fu l'apostolo che tradì Gesù Cristo.
Secondo alcuni testi apocrifi, Giuda fece questo con la complicità dello stesso Gesù Cristo.
Papa Benedetto XVI,  invece, ha preferito attenersi alla tradizione, tradizione che vedeva in Giuda Iscariota il traditore, colui che per trenta denari fece mettere in croce Gesù.
Ora, analizziamo Giuda da un punto di vista storico.
Giuda era figlio di Simone Iscariota e faceva parte di un gruppo di ebrei chiamati zeloti.
Gli zeloti erano coloro che aspettavano un messia politico, un messia che avrebbe cacciato i Romani da Gerusalemme.
Con il suo messaggio dirompente, Gesù fu visto da alcuni come un messia politico.
Anche gli stessi Romani non avevano per lui altra percezione se non quella di un personaggio politico.
Questo fece avvicinare Giuda a Gesù.
Ben presto, però, Giuda iniziò a cambiare opinione verso Gesù.
Gesù non era un messia politico.
La Sua celebre frase: "Ama il prossimo tuo come te stesso" (un messaggio che riprende molto dalla tradizione ebraica) doveva portare ogni uomo a vedere il suo prossimo un proprio fratello.
Di Giuda di si disse anche che fosse stato attaccato ai soldi.
Questo lo indusse a tradire Gesù e per trenta denari lo consegnò al Sinedrio, che vedeva in Gesù Cristo un sobillatore.
In verità, va detto che non tutto il Sinedrio fu contro Cristo.
Gesù fu poi portato da Pilato e messo in croce.
Preso dal rimorso, Giuda gettò i trenta denari in faccia ai membri del Sinedrio e si suicidò.
Ora, faccio una riflessione.
Giuda Iscariota rappresenta l'uomo che si affida solo a ciò che è materiale.
Il fatto che egli veda in Gesù solo un messia politico ed il tradimento ai danni di Cristo per trenta denari dimostra ciò.
Ora, porto questa riflessione ai giorni nostri.
Papa Francesco aveva detto che il denaro era lo sterco del diavolo.
Io penso che il denaro non sia lo sterco del diavolo ma che sia l'uomo a fare del denaro lo sterco del diavolo.
Il denaro in sé non è nulla, se non carta o metallo.
Va detto che il denaro serve per creare lavoro, per comprarsi da mangiare o per fare opere di carità.
E' l'uomo, con la sua avidità, a fare del denaro lo sterco del diavolo.
Un pensiero del mio vecchio parroco don Alberto Ferrari recita: "Se un uomo lo pone come fine, il denaro domina la vita di quest'uomo. Il denaro, infatti,  può essere un ottimo padrone. Se un uomo lo pone come mezzo, il denaro può essere un ottimo servo".
Lo stesso discorso vale anche per il potere.
Il potere in sé non è né buono né cattivo.
E' l'uomo che lo pone a fine ultimo a farlo diventare cattivo.
Giuda Iscariota rappresenta questo.
Termino, dicendo un'altra cosa: nella loro cretineria e nell'ignoranza, per via di queste sue caratteristiche, gli antisemiti usano la figura Giuda Iscariota come "simbolo negativo del popolo ebraico".
A questi signori rispondo dicendo che tanti Giuda Iscariota si trovano anche tra noi cristiani e loro sono contemplati in questo modo.
Loro fanno esattamente quelle che fece Giuda poiché con la loro cieca ignoranza essi stravolgono il messaggio di Cristo,  togliendone ogni giusto significato.
Ieri, durante la preghiera universale, si era pregato anche per gli ebrei.
In particolare, io ho pregato per gli amici della famiglia Sonnino.
Cordiali saluti.







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