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giovedì 29 aprile 2010

BATTAGLIA DI LEPANTO, UN PIANO SVENTATO




Cari amici ed amiche.
Prendendo spunto dal blog dell'amico Riccardo Di Giuseppe,(http://riccardodigiuseppe.blogspot.com/2010/04/marco-tangheroni-la-battaglia-di.html), vi parlo della celeberrima Battaglia di Lepanto, una battaglia navale che cambiò radicalmente la storia.


Questa battaglia scoppiò nel 1571 AD, quando i Turchi Ottomani conquistarono Famagosta. L'anno prima, cadde Cipro.


Perché tutto ciò?


Nel 1500, dopo la caduta di Costantinopoli, l'Impero ottomano era all'apogeo.


Durante il regno del sultano Selim II (figlio di Solimano il Magnifico, 28 maggio 1524-12 dicembre 1574), il muftì di Costantinopoli emanò una fatwa, un decreto religioso islamico, ai sensi della sura 112, 1 del Corano.


Questa sura diceva :"O voi che credete, rispettate gli impegni".


La fatwa prevedeva che il sultano conquistasse tutte le terre che un tempo erano sotto i califfati arabi. Con i bottini delle conquiste si sarebbe poi costruita una moschea, come da consuetudine.


Tra queste erano comprese la Sicilia, la Sardegna e la Spagna.


Si cominciò con Cipro, che cadde nel 1570 e l'anno dopo venne conquistata Famagosta.


Allora, le potenze cristiane reagirono e da lì ci fu la "Battaglia di Lepanto", il cui deriva dall'isola greca presso cui si svolse.


In questa battaglia navale si schierarono lo Stato della Chiesa, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Genova, il Granducato di Toscana, il Ducato di Savoia ed i Cavalieri di Malta contro l'Impero ottomano. La flotta ottomana fu diretta da Mehmet Alì Pascià. Quella cristiana fu diretta da Marcantonio Colonna, Andrea Proviana di Leinì, Ettore Spinola, Piero Giustiniani, Gianandrea Doria, Alvaro de Bazàn, Luis de Requensens e Don Giovanni d'Austria. Lo scontro avvenne il 07 ottobre 1571 e fu iniziato da Don Giovanni che lasciò isolate come esca le 6 potentissime galee veneziane.


L'epilogo della battaglia fu deciso da Gianadrea Doria che attaccò le galee turche dirette dal barbaresco Uluc Alì.


Quest'ultimo venne sconfitto e dovette fuggire a Costantinopoli. Alì Pascià, invece, morì per un colpo di archibugio.


Vi è una versione che dice che alla sconfitta turca contribuirono anche i rematori delle galee turche.


Infatti, questi erano in prevalenza cristiani. Si dice che essi si fossero rivoltati e che avessero ucciso proprio il comandante in capo, Alì Pascià.


Si dice anche che ci fu un fatto soprannaturale.


Si racconta, infatti, che mentre i Turchi venivano sconfitti a Roma Papa Pio V ebbe una visione.


Mentre il tesoriere gli elencava in resoconti dello Stato della Chiesa, il Papa aprì una finestra, si affacciò e guardò con attenzione.


Tornato verso i funzionari, disse:"Lasciamo perdere adesso".


Fu un ordine e poi aggiuse: "Dobbiamo andare a ringraziare Dio che ha concesso la vittoria alla flotta cristiana".


Il 21 ottobre 1571, gli fu riferito che la flotta cristiana vinse a Lepanto.


Non fu una vittoria totale. Infatti, Cipro non tornò in mani cristiane ma fu la prima volta che Turchi vennero sconfitti in mare e venne sventato un piano.


Infatti, se Turchi avessero vinto cosa sarebbe successo?


Nessuno lo sa (infatti, la storia non si fa con i se e con i ma) ma provo a dare una possibile versione.


Sicuramente, essi avrebbero puntato a conquistare la Sicilia e le altre terre che furono dei Califfati arabi, come la Spagna.


Quest'ultima, aveva anche un Impero coloniale nelle Americhe e controllava tanta parte dell'Italia.
Aveva il controllo diretto sul Ducato di Milano, sullo Stato dei Presidi (costituito da Talamone, Orbetello e parte dell'Arcipelago Toscano), sul Regno di Napoli, sulla Sardegna e sulla Sicilia. Inoltre aveva un controllo indiretto anche sul Ducato di Parma e Piacenza, sul Ducato di Mantova, sul Ducato di Reggio Emilia e Modena, sul Granducato di Toscana e perfino sullo stato della Chiesa.
Infatti, la cattolica Spagna era il principale appoggio nella lotta contro i protestanti e pesava sull'elezione dei Pontefici.
Quindi, un'eventuale conquista turca della Spagna avrebbe avuto un impatto di dimensioni planetarie.


Una volta fatto ciò, i Turchi avrebbero avuto vita facile a conquistare Roma e a fare quanto ebbe pianificato il sultano Mehmet II Fatih (29 marzo 1432-03 maggio 1481, nell'immagine).


Nel 1453 AD, questi conquistò Costantinopoli, la "Seconda Roma" ( o "Nova Roma"), e puntò a conquistare anche la stessa Roma, proprio grazie all'attacco sferrato ad Otranto nel 1480 AD.


Egli già chiamava Roma "Kizil Elma", ossia "La Mela Rossa", e sognò di trasformare la Basilica vaticana di San Pietro in moschea, come fece già con quella di Hagia Sophia a Costantinopoli.


Nei piani di Selim II e dei suoi vi fu un progetto di conquista molto grande che avrebbe cambiato il corso della storia. Avrebbe avuto vita facile anche a causa delle lotte tra i cristiani che furono portate dalla Riforma protestante.


Come disse Papa Pio VI nella sua visione, quella della "Battaglia di Lepanto" u proprio una vittoria voluta da Dio.
Cordiali saluti.













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