Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

sabato 24 aprile 2010

ANTIFASCISMO, DESTRA E...UNA CRITICA

Cari amici ed ed amiche.

Il 25 aprile è la festa che commemora la liberazione del nostro Paese dalla piaga del Nazi-Fascismo.
Si parla tanto di "antifascismo" .
Per antifascismo si intende quell'insieme di forze politiche e sociali che durante la II Guerra Mondiale combatterono contro il Nazi-Fascismo e che ebbe come suo massimo riferimento la "Resistenza", quel movimento costituito dalle milizie partigiane.
Ora, però, si è instaurata una "cultura" che mitizza la Resistenza in ogni suo aspetto.
La realtà storica è ben diversa.
Infatti, non tutti quelli che fecero parte della Resistenza (e che furono quindi antifascisti) in realtà vollero portare la democrazia.
Pensiamo, ad esempio, a coloro che fecero morire nelle foibe i nostri connazionali istriani e dalmati.
Essi combatterono il Nazi-Fascismo ma in realtà essi non operarono per la democrazia.
Pensiamo anche a quei partigiani comunisti che in Emilia-Romagna uccidevano i partigiani cattolici.
Questi non mirarono a portare la democrazia ma solo la loro ideologia.
E poi, si parla poco di quei numerosi preti, suore e cittadini comuni che (anche a rischio della propria vita) nascondevano nelle loro chiese, nei loro conventi e nelle loro case numerosi ebrei e dissidenti politici.
Con la loro umanità, essi fecero molto di più che non gli uomini d'armi.
Infatti, un vero cristiano mette la propria vita al servizio di Dio e, di conseguenza, del prossimo.
Gesù lo ha insegnato.
E poi, non ci si deve dimenticare dei numerosi soldati anglo-americani che morirono sulla nostro terra per liberare il nostro popolo.
Adesso, mi permetto di fare una critica.
Molto spesso, per avere detto queste cose, io vengo tacciato di "Fascismo".
Io trovo puramente demoagogica questa posizione.
Primo, i miei riferimenti culturali non sono Hitler e soci ma sono altre figure, come San Costantino XI Paleologo, Erasmo da Rotterdam, Reginald Pole, San Carlo I Stuart, i Tories britannici, George Washington, Winston Churchill,Papa Giovanni Paolo II, Benjamin Nethanyau, Ronald Reagan, George Walter Bush e Silvio Berlusconi.
Quindi, personalmente sono ben lungi dall'essere nazi-fascista.
Dire che io sono "fascista" vuole dire esprimere un parere qualunquista e non conoscere la mia storia.
Ora che mi sono tolto questa pietruzza dalla scarpa, esprimo un altro argomento.
Quelli come me, vengono visti così perché è mancata una destra moderata.
Se, dopo la II Guerra Mondiale (dopo il 45) si fosse creata qui in Italia una destra seria, forse certe cose sarebero andate in un altro modo.
Qui in Italia sarebbe servito un partito di destra che si rifacesse ai Tories britannici o al Partito Repubblicano americano.
Sarebbe stato un partito che avrebbe preso un largo consenso, dai fascisti moderati (e dissidenti dalla linea politica presa) all'area cattolica, e magari anche federalista, quindi sensibile al territorio e ben lontano dal centralismo fascista e da quello che attualmente è in vigore e ovviamente filo-americano.
Forse, una forza politica del genere, avrebbe favorito la nascita di un sistema diverso da quello attuale, ossia federale e presidenziale, proprio sul modello americano.
Avrebbe dato all'Italia una maggiore stabilità.
Oggi, un partito simile c'è ed è il Popolo della Libertà.
Questo "ritardo storico" si vede ancora oggi e la bufera che ha investito il PdL lo dimostra.
Noi giovani dobbiamo lavorare per creare una destra (o un centro destra) che si ispiri alla tradizione giudaico-cristiana, a quella della destra sociale e alle grandi culture di grandi partiti conservatori come il Partito Repubblicano americano.
Sarebbe una grande cosa.
Termino dicendo che si può essere antifascisti senza essere comunisti. La Storia (quella con la "S" maiuscola) lo dimostra.
Cordiali saluti.

4 commenti:

  1. leggi la guerra dei vinti(può darsi tu lo abbia già fatto)è una persecuzione essere sempre tacciati per fascisti. E i partigiani che in toscana buttavano in aria i bambini e gli sparavano? Perche non si usa sei un partigiano con il solito disprezzo che si usa nel dire fascista?
    fiore

    RispondiElimina
  2. Mi è piaciuta la tua puntualizzazione sulla Resistenza e sul fascismo (e antifascismo). Purtroppo in Italia c'è ancora troppa gente che ritiene necessariamente la Destra sinonimo di fascismo e la Sinistra sinonimo di comunismo.
    Quanto alla Resistenza va specificato che questa, negli anni '50 è divenuta appannaggio del Partito comunista italiano; e purtoppo l'allora governante Democrazia cristiana ha lasciato fare. Cià ha fatto maturare l'invereconda convinzione che i partigiani fossero tutti, o la stragrande maggioranza, comunisti.
    Nulla di più falso! I comunisti erano ben presenti ma non furono mai la maggioranza. Certamente furono i più determinati nel 'politicizzare' il loro ruolo e con un protagonismo che li ha resi figure di primo piano.
    Se ciò avvenne, fu anche per colpa delle altre formazioni politiche che 'lasciarono fare', forse per quieto vivere.
    Il disastro culturale causato da questa tendenza lo piangiamo ancora adesso.

    RispondiElimina
  3. Io sono mantovano e so cosa vogliono dire certe cose.
    La realtà mantovana è rossa, anche se oggi lo è un po' meno.
    Io vengo spesso bollato come "fascista" per non essermi mai riconosciuto in una certa ideologia dominante. Anzi, in certe situazioni si è creato anche un vero e proprio "ostracismo" verso il sottoscritto e chi la pensa nello stesso modo.
    La realtà dice che si può essere antifascisti senza essere comunisti.
    Cordiali saluti.

    RispondiElimina

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.