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giovedì 22 aprile 2010

FINI, COSA FA?

Cari amici ed amiche.

Io trovo non condivisibile quanto sta facendo l'onorevole Gianfranco Fini, presidente della Camera dei Deputati e co-fondatore del Popolo della Libertà.
Da qualche tempo a questa parte, Fini afferma cose che sono eterodosse rispetto alla linea di Governo e del centro destra (dal rapporto con Lega Nord, alla questione del voto agli immigrati fino ad arrivare a quella delle coppie di fatto) e dice delle cose, a volte molto discutibili.
Mi riferisco, ad esempio, a quando definì gli immigrati "più italiani dei discendenti degli italiani all'estero".
Lui dice di volere vedere una maggiore democrazia nel PdL.
I risultati delle recenti elezioni dimostrano che la sua linea non fa presa né sul PdL e né sull'elettorato di centro destra.
Qundi la linea di Fini è minoritaria.
In democrazia, a dettare la linea è la maggioranza. La minoranza ha il diritto di esprimersi (e non sembra che ciò a Fini e ai suoi sia stato impedito) ma non può continuare a fare di diktat e a porre dei veti su questioni importanti.
Una situazione del genere non è democrazia ma è una dittatura della minoranza.
Il PdL è nato anche per evitare questi "giochi".
Se dovesse saltare il principio in cui, pur rispettata ed in certi temi ascoltata, una minoranza accetta di essere tale, verrebbe meno uno dei principi fondanti dello stesso PdL.
Inoltre, la linea politica di Fini non è chiara.
Si dice di destra ma poi afferma cose di sinistra ed il fatto che gli unici ad applaudirlo siano gli elettori di centro-sinistra lo dimostra.
E poi, cosa significa "non uscire dal partito ma fare una corrente in esso"?
O si è in un partito e si accetta la linea della sua maggioranza (che è voluta dagli elettori) o si sta fuori di esso. Nemmeno lui sa dove andare. Vuole mettersi con Casini?
In fatto di bioetica, ad esempio, tra Fini e l'Udc corre un abisso.
Vuole restare nel PdL?
Allora perché non ne accetta la linea politica?
Vuole passare al PD?
Cosa diranno, allora, la componente più di sinistra del partito di Bersani e quella cattolica?
Forse, vorrà mettersi con l'Italia dei Valori o con i Radicali, visti alcune sue posizioni verso la Chiesa!
La linea di Fini è minoritaria. Se poi, un giorno, dovesse diventare maggioritaria, si discuterà ma al momento è una minoranza.
Mi auguro che Fini passi a più miti consigli.
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Nel 2005 definì le correnti di partito metastasi e adesso invece ne vuole fare una. Coerente direi!

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