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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 20 febbraio 2012

L'ARTE ROMANICA EUROPEA E LA GEOPOLITICA





Cari amici ed amiche.


Oggi vi parlo di un concetto che pochi sanno, il legame tra l'arte e la geopolitica. In particolare vi voglio parlare del Medio Evo.

Com'è noto, nel 476 AD, cadde l'Impero Romano d'Occidente.

Le popolazioni di stirpi barbare presero il controllo dell'impero e formarono i regno romano-barbarici, regni in cui il potere era in mano in mano ai barbari mentre i Romani avevano l'amministrazione dei territori. Ora, anche l'arte risentì di ciò.

In particolare, essa risentì della geopolitica.

Ad esempio, nel 493 AD, in Italia arrivarono gli Ostrogoti di Teodorico, che trucidò Odoacre, il capo degli Eruli che depose Romolo Augustolo, l'ultimo imperatore romano.

Con Teodorico (che regnò dal 493 al 526), l'arte ebbe un grande impulso.

Affascinato dalla cultura architettonica romana (essendo stato ostaggio presso la corte di Costantinopoli), Teododrico fece costruire chiese e monumenti di stile romano.

Un esempio ancora intatto è il mausoleo di Teodorico, che si trova a Ravenna.

Nel 535, l'imperatore d'Oriente Giustiniano I mandò in Italia i Bizantini del generale Belisario.

Essi portarono la loro arte, un'arte che, ovviamente, celebrava la grandezza della corte di Costantinopoli.

Nel 568, arrivarono i Longobardi (comandati dal loro capo Alboino) e vi rimasero fino al 774, anno in cui il loro ultimo re desiderio fu sconfitto da Carlo Magno che nella notte di Natale dell'800 fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero da Papa Leone III.

L'arte risentì di questi eventi come risentì della nuova identità dell'Europa che da romana divenne cristiana.

Il Cristianesimo, infatti, permise di ridisegnare l'Europa stessa.

L'arte fu un veicolo per questa nuova visione del mondo.

Infatti, una volta che la loro religione venne liberalizzata (con l'Editto di Milano, voluto dall'imperatore romano Costantino I nel 313), i primi cristiani si posero il problema di costruire i loro templi.

Non vollero prendere come modelli i vecchi templi pagani ma scelsero un edificio laico, la basilica.

Durante il periodo romano, la basilica era un luogo in cui venivano trattate le controversie.

I cristiani scelsero questo edificio come modello per le loro chiese.

Ne modificarono la pianta, aggiungendovi il transetto, così da fare ricordare la croce.

Ora, dopo questa serie di eventi, l'architettura romana si espanse in tutta l'Europa, anche in quelle zone (come la Germania) in cui non si costruivano edifici.

Questa architettura "romana" risentì dei vari influssi delle popolazioni barbare, dei bizantini e della tradizione cristiana.

Nacque così l'arte romanica.

L'arte romanica fu quell'arte che iniziò nel IX secolo, si sviluppò nell'XI e che durò fino al XII.

Essa, tuttavia non fu eguale in tutta Europa ma si divise in tre filoni, quello romano, quello palatino e quello normanno. Il filone romano fu legato a Roma e al Papa. Esso era il discendente diretto dell'arte romana e, per certi versi, anticipò il Rinascimento.

Prendiamo, ad esempio, le chiese di Tuscania o di Sutri, nel Lazio.

Il filone palatino, invece, fu legato all'imperatore del Sacro Romano Impero.

L'esempio più paradigmatico fu la Cappella Palatina di Aquisgrana (nella foto in alto), un'opera che risale al periodo di Carlo Magno e che fu consacrata nell'804.

L'imperatore, infatti, volle eguagliare la corte di Costantinopoli e prese come modello la basilica di San Vitale a Ravenna, come quella di Santa Sofia, nella stessa capitale bizantina.

Addirittura, Carlo Magno fece prendere le colonne e molti marmi proprio da Ravenna.

L'arte palatina di diffuse in Germania e in tutti i possedimenti dei Franchi.

Comparvero vari elementi architettonici come le torri scalari, ossia le torri che servivano ad accedere ai matronei.

Un altro esempio di arte carolingia ben conservata è la basilica di Santa Maria-Laach, che si trova in Germania. In essa vi sono elementi dell'arte romana come gli archi a tutto sesto, che ricordano quelli della Porta Nigra di Treviri.

L'idea di Carlo Magno fu quella di ricostituire un nuovo Impero Romano, un impero che, però, sarebbe stato la casa di tutti i popoli cristiani.

Tuttavia, questo sogno venne meno.

Morto Carlo Magno (814), i suoi discendenti non tennero unito l'impero el 887 si sfasciò completamente, con la deposizione di Carlo il Grosso.

Solo nel 962, sotto l'imperatore Ottone I di Sassonia, il Sacro Romano Impero fu parzialmente ricostituito.

Con la casa di Sassonia, l'arte rinacque e subì nuove trasformazioni.

Le chiese costruite in quegli anni assunsero sempre più un "nesso germanico", poiché il cuore dell'impero fu la Germania, mentre la Francia si era staccata, sotto la dinastia capetingia.

Vennero costruite nuove chiese che ebbero sempre di più il carattere di quell'impero che da "unversale" (secondo la volontà di Carlo Magno) divenne sempre più tedesco.

Certo, questa cultura tedesca volle mantenere una continuità con Roma ma stava assumendo forme e peculiarità sempre più locali.

Anzi, il carattere tedesco si volle fare universale, quasi come se ci fosse stato un presagio dei foschi avvenimenti del secolo scorso.

Basti pensare alla stessa Cappella Palatina da Aquisgrana.

Essa è pianta ottagonale.

Il numero otto, così ridondante, fu scelto per ricalcare la parole del "Padre Nostro" che recitano: "Come in cielo, così in terra".

Questa cosa si ripeté in altri monumenti, come ad esempio, la chiesa di Avolsheim, in Alsazia. Una parte del suo campanile è a base ottagonale.

Un altro esempio, è la chiesa di Ottmarsheim, sempre in Alsazia.

Qui vi è la cupola, il cuore della chiesa, che è base ottagonale, sul modello della Cappella Palatina di Aquisgrana.

Quindi, secondo questa logica, tutte le chiese dell'Europa avrebbero dovuto avere queste caratteristiche.

Inoltre, altri elementi caratteristici furono le quattro torri angolari, quasi a volere rendere visibili gli edifici.

Un esempio è la cattedrale di Worms.

Qui vi fu il famoso Concordato tra Papa Callisto II e l'imperatore Enrico V (1122) e, guarda caso, la cattedrale fu intitolata a San Pietro.

Il potere papale e quello imperiale trovarono un fragile accordo.

Anche qui vi sono la cupola ottagonale e le quattro torri.

Per quanto riguarda il filone normanno, qui vi fu una fusione tra le arti del nord, architettura palatina e romana e quelle del Mediterraneo, come le arti bizantine ed arabe.

I Normanni, infatti, avevano un vasto impero, il primo "Commonwealth", che fu composto dai Paesi scandinavi (le loro terre d'origine), il nord della Francia, l'Inghilterra (che fu conquistata nel 1066), l'Italia meridionale (che si stabilirono lì tra il 1000 ed il 10016) ed il Principato di Kiev, che si stabilirono in Europa dell'Est nel IX secolo.

L'arte risentì dell'influenza di tutte queste terre.

E così, ad esempio, troviamo archi siciliani, simili a quelli di certe chiese bizantine (come quelle dell'Asinou, a Cipro), nella cripta della cattedrale di Canterbury o monumenti con elementi arabeggianti e germanici che coesistono, in Sicilia.

In mezzo a questi tre filoni vi furono tre sottocategorie, quella romanico-lombarda, costituita dal laterizio ed influenzata dalla cultura portata dai monaci irlandesi di San Colombano, quella romanico-pisana, che con le sue pietre bianche risente dell'influenza araba fu l'espressione della Repubblica Marinara di Pisa, e quella romanico-pugliese, che rielaborò elementi lombardi e pisani, usando le pietre locali, e che fece chiese che sembrano quasi delle fortezze e che funsero anche da edifici militari, come la cattedrale di Molfetta, il cui campanile fu una torre di avvistamento.

Esempi di arte romanico-lombarda sono la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, il campanile del Duomo di Mantova, la pieve dei Santi Cosma e Damiano di Barbassolo di Roncoferraro e la chiesa di Casale, altra frazione del Comune di Roncoferraro.

Esempi di arte romanico-pisana sono il Duomo di Pisa o quello di Pistoia.

Esempi di arte romanico-pugliese sono la Basilica di San Nicola a Bari e la Cattedrale di Altamura.

Nel XII secolo ci fu qualcosa che cambiò l'Europa e l'arte.

Tra il 1165 ed il 1223, regnò in Francia re Filippo II detto "l'Augusto".

Questo re fece affermare la Francia come potenza e smarcò per sempre il suo regno dall'influenza della corona imperiale.

Dopo la Battaglia di Bouvines (con cui sconfisse il suo omologo inglese, re Giovanni Senza Terra, nel 1214), il re francese ottenne da Papa Innocenzo III il titolo di "imperatore nel suo regno".

Guarda caso, proprio in questo periodo nacque lo stile gotico.

Quindi, lo stile gotico fu il simbolo dell'inizio dell'ascesa di una nuova nazione, una nazione che in seguito avrebbe detto la sua sull'Europa, la Francia.

Cordiali saluti.















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