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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 10 febbraio 2012

MESSINA, POTREBBE ESSERE UNA PICCOLA PRAGA

Cari amici ed amiche.

Nel mio viaggio in Sicilia dell'anno scorso, avevo visitato la città Messina.
Mi ero fermato in un bar che si trova vicino al duomo, ove ho mangiato un'ottima granita al limone.
Dopo la granita, ero andato proprio sul sagrato del duomo, che era maestoso.
Non avevo potuto visitarlo (perché ero appena arrivato e l'avevo trovato chiuso ciò mi era spiaciuto perché avrei voluto vedere gli interni) ma mi aveva incuriosito il suo campanile.
E così, mai sazio di sapere, avevo iniziato a fare una ricerca.
Il duomo attuale risale all'epoca normanna, anche se, in buona parte, venne rifatto nel secolo scorso, dopo le distruzioni del terribile terremoto del 1908.
Il campanile è davvero curioso.
Come il resto della chiesa, esso è di stile normanno, con influenze arabe e gotiche.
Esempi di tali influenze sono le finestre ad arco a sesto acuto, mentre le gli archi ciechi trilobati sono di stile gotico.
Particolare è il suo orologio che è molto complesso.
Esso fu voluto dall'arcivescovo Angelo Paino nel 1933 e fu fatto dalla ditta Ungerer di Strasburgo.
Questo orologio è caratterizzato da un carrillon che fa muovere delle statue.
Le statue sono:

  1. Il leone. Il leone porta il simbolo della città di Messina. Esso arte a mezzogiorno. Per 13 secondi si muovono il corpo, la coda e, alla fine volta la sua faccia verso la piazza per 3 volte e ruggisce.
  2. Il gallo. Il gallo è il simbolo del risveglio. Esso, come il leone a Mezzogiorno, per 13 secondi fa movimenti vari e fa il suo "chicchirichì" per tre volte.
  3. Dina e Clarenza. Queste due figure sono le dee della protezione che hanno sotto le campane. Suonano le campane ogni quarto d'ora.
  4. La Madonna della Lettera, l'Arcangelo Gabriele e i frati. La Madonna protegge la città. La Madonna sta seduta su un trono quando passa l'Arcangelo Gabriele che fa un giro completo. Al suo rientro nel campanile, dei frati passano intorno alla Madonna e si inchinano alla sua sinistra.
  5. La colomba e il Santuario di Montalto. Il santuario si vede dalla piazza ed impressionò Ungerer, quando mille colombe vennero. Io conosco il luogo in cui il santuario si trova, poiché l'autostrada A20 Messina-Palermo passa di lì. A mezzogiorno la colomba gira intorno al santuario che spunta da sotto l'edicola con un sottofondo musicale strettamente religioso.
  6. La morte e i cittadini. Essa simboleggia la fine della via dei messinesi. A mezzogiorno la morte esce sotto forma di scheletro, fa un giro e torna dentro.
  7. Il cupo mietitore col bambino, il soldato, l'adulto e il vecchio. Queste figure stanno e significare il passaggio della vita. Ogni quarto d'ora. Il primo quarto, la morte agita la falce e il bimbo fa un giro; nel secondo l'adulto, nel terzo il soldato e nell'ultimo il vecchio.
  8. La biga coi cavalli. Essa simboleggia il passaggio dei giorni. Ogni domenica a mezzogiorno la biga corre per ben 4 minuti.
Oltre a queste statue, vi è anche un orologio astronomico.
Anche qui a Mantova ce n'è uno simile (e più antico) ma non si trova in un luogo di culto ma nella torre Palazzo della Ragione, che si trova in Piazza delle Erbe.
Quello di Messina, invece, si trova nel campanile del duomo.
Esso consta di un planetario, che è avvolto nel mistero.
Infatti, non si capisce come possa segnare i pianeti favorevoli e quando i segni sono coperti uno ad uno ogni dodici anni.
Oltre il planetario, vi è anche un calendario perpetuo con sfera lunare. Esso sposta un cartello con il giorno. Stranamente, esso calcola anche l'ora legale.
Questo campanile è particolare sotto vari aspetti.
Certe sue figure ricordano un altro edificio in un'altra città molto nota, la Torre dell'Orologio della città di Praga.
Anche questo monumento ha un orologio particolare, con le figure animate, lo zodiaco e le fasi lunari.
Le figure sono allegoriche ed alcune di esse sono in comune con quelle della città di Messina. Prendiamo, ad esempio, la morte.
Non vi è solo questo, Praga ebbe una grossa comunità ebraica, come anche Messina.
Tra l'altro, sul campanile sono raffigurate delle Stelle di Davide, i simboli della Vecchia Alleanza.
Le figure allegoriche di Praga danno adito a varie interpretazioni, come quelle di Messina.
Prendiamo, ad esempio, l'Angelo con la Spada e lo Scudo di Praga.
Esso rappresenta la teologia ma può rappresentare anche San Michele, la lotta del Bene contro il Male.
Lo stesso si può dire delle figure messinesi.
Prendiamo, ad esempio, il gallo. Esso rappresenta il risveglio ma può rappresentare anche il tradimento di Pietro che rinnegò Gesù per tre volte.
Per non farci mancare nulla, segnalo anche un'altra cosa.
In lingua beomo, il termine orologio si scrive e si pronuncia "orloj".
La stessa parola si pronuncia allo stesso modo in un dialetto italiano.
Provate ad indovinare di quale dialetto sto parlando.
Ma sì...sto parlando del dialetto mantovano.
In mantovano, il termine "orologio" si scrive e si pronuncia come in boemo "orloj".
Sembra quasi un scherzo del destino il fatto che sia nato in una città come Mantova, una città che ebbe una comunità ebraica forte, che ebbe a che fare con le Crociate, che ebbe a che fare con Gesù Cristo e la Madonna e che ha un orologio particolare, proprio come Praga e Messina.
Quest'ultima, tra l'altro, è la città di origine della famiglia di mia madre.
Sembra davvero uno scherzo del destino il fatto che in molte delle mie ricerche, queste città compaiano.
Cordiali saluti.






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