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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 3 febbraio 2012

DON DOLINDO, LE PROFEZIE SU PAPA GIOVANNI PAOLO II





Cari amici ed amiche.

L'amico Angelo Fazio mi ha inoltrato questo video e mi ha fatto trovare su Facebook questa nota:

"L'anima ascende gioendo, in un anelito di amore a Dio, come chi passa tra archi trionfanti e tra fioriti giardini, tra luci che rifulgono e canti amorosi che estasiano.

Ecco il coro delle Vergini: come sono belle nella fragrante purezza, candide come gigli nel campo di Dio, rubiconde per il sacrificio del loro corpo verginale, o tra le angustie della vita o tra le torture del martirio! Esse sole circondano l'Agnello di Dio dovunque vada, e cantano un cantico che nessuno può cantare, il canto di un amore che le rese spose immacolate di Gesù.

Che incanto è quella luminosa purezza per l'anima che passò sulla terra tra i pantani del mondo!... E con le Vergini, i Vergini..., anime che non si macchiarono mai degli amori dei sensi, e che con le Vergini seguono l'Agnello Divino, e cantano con loro il cantico del trionfante amore per Gesù solo!

I raggi dell'infinita purezza di Dio avvolgono questo coro di Verginelle e di Vergini, che splende tutto di un candore ineffabile, in una gioia che erompe dall'amore, in una melodia di semplicità. Se l'anima, che ascende dal Purgatorio al Paradiso, è anch'essa vergine, si unisce a quel coro, e splende pur essa nella luce della Vergine delle Vergini, Maria, luce tutta immacolata, splendente nei raggi dell'Eterno Amore che l'adombrò, e la rese, meraviglia delle meraviglie, Vergine Madre.

Con lei canta quel coro di purezza illibata: Magnificat anima mea Dominum, e l'anima che ascende risponde con esso: Esulta il mio spirito in Dio che mi ha salvata dalle miserie della carne.

Dio guardò la piccolezza della sua serva, canta Maria nella sua profonda umiltà, che è smagliante purezza dello spirito, ed il Coro l'acclama beata, esultando nella magnificenza della sua gloria.

Mi ha fatta grande Colui che è potente ed il cui nome è santo, canta Maria, perché la Divina potenza operò il miracolo della sua verginità, prima, durante e dopo del parto, e la sua infinita santità la riempì di grazie. Ed il coro verginale risponde magnificando la misericordia di Dio che, per lei, passò di generazione in generazione, facendo spuntare nel pantano del mondo i gigli che profumarono la terra e profumano il Cielo.

Operò nella potenza del suo braccio - canta Maria - perché la verginità è trionfante vittoria di Dio sulla fragile carne. Il coro verginale risponde: Disperse i superbi nei pensieri del loro cuore, perché la verginità e completa vittoria della grazia sull'impurità dello spirito, che è la superbia.

Maria canta ancora: Depose i potenti dalla loro sede, ed esaltò gli umili, perché la verginità è un'elevazione di amore, un trono di gloria di fronte al mondo che la giudicò una mutilazione della vita; è un esaltamento dell'umiltà purissima dello spirito, di fronte al mondo che la giudicò una spregevole rinunzia del piacere.

Qui, proprio qui, nel coro verginale, è il trionfo della vita che tende al piacere ed alla gioia, all'amore ed alla fecondità, perché nessuno più di queste anime vergini può rispondere esultando: Egli riempì di beni gli affamati e rimandò vuoti i ricchi, Maria canta in queste anime la fame di amore che le spinse purissime verso Dio nella vita terrena, che le rese vittoriose dei sensi per amare Lui solo, ed ora le riempie del suo amore, perché spose sue, trionfatrici del misero mondo, che si credeva ricco di piaceri, e che di fronte a tanta gloriosa felicità, apparisce vuoto.

Le anime vergini sono ricevute da Dio con un abbraccio di particolare amore, e partecipano alla incommensurabile gloria di Maria la quale fu adombrata dall'Eterno Amore in un abbraccio di fecondità divina, che la rese partecipe dell'infinita e purissima fecondità del Padre, nell'eterna generazione del Verbo.

La gloria di Maria le illumina tutte di un nuovo splendore, perché per la divina Maternità Essa è anche madre loro, e come figlie di predilezione le dona a Dio. La sua mano dolcissima. per divina misericordia, le colse dal greto del mondo, le arricchì di grazie, le offrì al suo Figliuolo Divino, perché Maria, solo Maria, è il segreto dell'amore delle anime vergini. E’ logico quindi che Maria guidi queste anime verginali, le quali seguono l'Agnello dovunque vada, cioè dovunque il suo sacrificio irradia amore purissimo a Dio. E’ logico che il canto della Vergine delle Vergini e della Martire delle Martiri, che si immolò nel doloroso amore, quando l'Agnello Divino, che era sua carne e suo figlio, s'immolava sul Calvario, sia il canto del coro verginale che nessuno può cantare, all'infuori delle anime vergini, irradiate di gloria dalla Verginità di Maria. E’ un canto nuovo nello splendore della Verginità trionfante, come fu cantico nuovo nella gloria della divina Maternità, in casa di S. Elisabetta; come fu cantico sempre nuovo in ogni atto della vita mirabile di Maria, che fu tutta una glorificazione di Dio, dalla Concezione immacolata all'Assunzione gloriosa dell'anima e del corpo suo in Dio: Magnificat anima mea Dominum!"

(Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, tratto dal libro "Chi morrà vedrà")".

Don Dolindo Ruotolo fu un esempio di servizio a Dio e al prossimo.
Egli fece anche una profezia sull'avvento del Beato Giovanni Paolo II, un Papa che cambiò la storia.
Vari esorcisti raccontano che le persone indemoniate si mettano ad urlare quando vengono nominati la Madonna, San Pio da Pietrelcina e ed il Beato Giovanni Paolo II.
Effettivamente, questi tre personaggi ebbero molto in comune.
Sia il noto frate di Pietrelcina che il grande Papa polacco ebbero una grande devozione per la Madonna.
Inoltre, questi personaggi ebbero un'altra cosa in comune.
Sempre stando a quanto detto dagli esorcisti, il diavolo che possedeva gli indemoniati si metteva ad urlare quando sentiva i loro nomi perché, a suo dire, essi avrebbero tolto ad egli molti fedeli.
Effettivamente, questa è una verità.
Sempre l'amico Angelo Fazio, che ringrazio di cuore per la sua preziosa collaborazione, riporta una frase del poeta francese Charles Baudelaire che recita:

"Il capolavoro di Satana è di aver fatto perdere le sue tracce e di aver convinto gli uomini che egli non esiste.".

Si sa che una certa cultura relativista nega il demonio. Si sa che il comunismo nega il demonio.
Guarda caso, questi due personaggi lottarono contro il relativismo ed il comunismo.
Inoltre, essi consacrarono a Dio la propria vita.
Tolsero a loro stessi qualcosa, come l'aspirazione del tutto legittima di farsi una famiglia, per dare qualcosa al mondo intero.
Quindi, riassumendo le frasi di don Dolindo, chi consacra la propria vita a Dio, toglie qualcosa a sé stesso per dare qualcosa agli altri, senza contare poi che egli avrà una ricompensa.
La Bibbia stessa lo dice.
Vi voglio proporre di leggere una tesi universitaria che ho trovato in rete sulla Chiesa di Svezia.
C'è un punto molto interessante in cui re Gustavo I Vasa rispose al vescovo di Linköping, Hans Brask (uno degli ultimi vescovi cattolici), che nel 1525 protestò per il fatto che Olof Petri (futuro arcivescovo di Uppsala) fosse sposato. Il re svedese rispose che il matrimonio non fu negato da Dio.
Quanto espresso dal re svedese fu tutto meno che cristiano.
Gesù Cristo non si sposò. Anche San Paolo disse delle cose a riguardo.
Certo che Dio non negò il matrimonio ma quanto affermato da re Gustavo fu più frutto della carne che non dello Spirito.
Questo spiega la scelta di alcuni uomini di Chiesa che nel XVI secolo passarono alla Riforma protestante.
In realtà, va detta anche un'altra cosa.
Anche la scelta del matrimonio può essere (a suo modo) una scelta di vita consacrata.
Però, essa non deve essere dettato dalla brama di amore carnale (l'eros) ma dall'amore più completo (la caritas), ossia l'unione tra l'eros (l'amore carnale) e l'agape, l'amore spirituale, quell'amore più profondo che ci deve essere tra i due coniugi (il marito e la moglie) e tra questi ed i figli ed il mondo intero.
Vi consiglio di leggere l'enciclica del Santo Padre Benedetto XVI "Deus Caritas est".
Allora, ogni famiglia può diventare una "piccola Chiesa domestica".
Allora, io credo che si debba stare attenti a ciò che si dice.
Cordiali saluti.

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