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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 19 settembre 2011

BOSSI E LA SECESSIONE, DUE PAROLE





Cari amici ed amiche.

Ieri, a Venezia, il leader della Lega Nord e ministro delle Riforme, onorevole Umberto Bossi, ha parlato nuovamente di secessione. Il video (che ho preso da Youtube) mostra il discorso del leader leghista.
Ora, voglio fare una riflessione e la voglio fare attraverso il pensiero di Riccardo Illy, ex-governatore della Regione Friuli-Venezia Giulia ed esponente del Partito Democratico. Quindi, la persona in questione non può essere tacciata di filo-berlusconismo.
Illy sostiene che, negli anni, la Lega Nord fosse stata una "valvola di sfogo" di tutto il malcontento che nel Nord albergava e tuttora alberga.
Sempre secondo Illy, se non ci fosse stata la Lega Nord, si sarebbero potute formare delle associazioni simili all'ETA in Spagna.
Quindi, la Lega Nord ebbe la funzione di rendere visibile quel malcontento che c'era (e che c'è) tra la gente del Nord.
La Lega Nord nacque, quindi, come movimento di protesta e manifestò ciò anche parlando della separazione del Nord dal resto d'Italia, la secessione.
Dal 1994 in poi, grazie al lavoro del presidente Berlusconi, la Lega assunse la funzione di partito di governo e l'idea del federalismo prese piena cittadinanza nella politica italiana.
Ora, esprimo una mia considerazione.
Il malcontento del Nord c'è ed è giustificato e palese.
Infatti, il Nord produce ricchezza ma è costretto a dare tanta parte di essa al Governo centrale, attraverso le tasse che pesano sui cittadini che risiedono in quella parte del Paese.
Il Sud non produce ricchezza, pur avendo le potenzialità per farlo.
Io sono il primo a dire che il Sud possa dire la sua.
Il problema è figlio di quanto successe nel 1861 e in seguito.
Avevo scritto di ciò nell'articolo intitolato "La Malta di oggi e la storia risorgimentale italiana, commento all'articolo di Ivan Vassallo su "Papalepapale".
Quanto fecero Giuseppe Garibaldi e politiche successive al 1861 distrussero il Sud Italia e lo resero incapace di produrre ricchezza.
Quando Bossi afferma che l'Italia non esiste, dice una cosa in buona parte vera. Il motivo si può trovare nel succitato articolo.
L'Italia di Garibaldi (da cui quella attuale discende) fu il frutto di una serie menzogne.
Garibaldi e che venne dopo di lui distrussero il Sud e favorirono il centralismo romano. Oggi, l'attuale sistema, che discende da quella concezione di unità, sta distruggendo il Nord.
Sembra quasi che chi promosse l'unità d'Italia durante il Risorgimento avesse avuto il progetto di creare un Paese debole e dipendente dagli altri.
Inoltre, nel Regno d'Italia venne creato un ministero occupato dagli ex soldati garibaldini che fu un lupanare.
L'Italia dei Santi, dei poeti e degli uomini di cultura divenne l'Italia dei lupanari e dei pirati.
Quell'Italia divisa (che c'era prima del 1861) non fu poi così "calpesta e derisa" . I suoi uomini di cultura, i suoi santi ed i suoi tesori d'arte erano amati in tutto il mondo e città come Napoli e Palermo erano ammirate e piene di fasto, come lo erano Milano, Mantova o Venezia.
Fu quanto successe dal 1861 in poi a rovinare tutto.
Con questo non voglio dire che l'unità d'Italia in sé fosse una cosa negativa. Negativo fu il progetto di unificazione che fu portato avanti da persone che amavano tutto meno che la propria terra, l'Italia, ed i giusti valori.
Per riparare un simile errore serve una cosa sola, il federalismo.
Forse, solo con il federalismo (che responsabilizzerebbe tutti), l'Italia potrebbe essere realmente unita.
Pur con dei metodi discutibili, la Lega Nord contribuì a portare alla luce un "male oscuro" dell'Italia. Riflettiamo!
Cordiali saluti.

8 commenti:

  1. ma parlan di federalismo e governo ladro e poi bossi è con berlusconi a fare scudi fiscali, leggi ad personam.... parliamo dei tagli che non si fanno quando toccano la famiglia bossi!

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  2. Perché non parliamo delle cooperative e di certi enti locali che sprecano soldi?

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  3. parliamone, ma mi pare che l'argomento fosse la Lega. ma quando uno muove una critica sai solo attaccare? rispondi in merito, no?

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  4. Tu hai attaccato la Lega ed io ho risposto.
    Inoltre, pensa al tuo amico Antonio Di Pietro, che ha candidato il proprio figlio alla Regione Molise.

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  5. non hai risposto, hai attaccato cooperative, enti locali, e ora Di Pietro figlio, non comparabile con il trota... non rispondo all'obiezione che ti ho mosso sul fatto che la lega al nord si basa sul malcontento che si prova verso la gestione che si fa a Roma dei capitali, e che a Roma la Lega fa parte di quella malagestione di capitali.
    Attaccare altre parti non è una risposta a questa obiezione.

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  6. Tu fai la morale a noi del centrodestra!
    Guarda quello che c'è in casa tua!

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  7. sei forte è! allora ti richiedo: prova ogni tanto a rispondere in merito a quello che uno di centrosinistra ti obietta: non credere di essere l'unico al mondo ad avere un cervello.
    Vuoi dimostrarmi di avere ragione: fallo! smonta le mie opinioni!
    Non sto facendo morlai: ti sto chiedendo cosa ne pensi del comportamento della lega a roma, e tu mi dici di farmi i cazzi della sinistra: complimenti!

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  8. Per portare avanti le proprie idee bisogna essere al Governo, tenendo conto della realtà italiana che a livello culturale è influenzata dalla sinistra.
    La Lega Nord sta facendo questo.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.