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mercoledì 21 settembre 2011

VERDI, ROSSI E NERI, COMMENTO ALL'ARTICOLO DI ALEXANDRE DEL VALLE



Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo scritto da Alexandre Del Valle:

"L’Occidente è sotto attacco. Mai nella sua storia è stato così odiato. Mai è stato oggetto di un fuoco concentrico così insistente. I tre totalitarismi più pericolosi – l’islamismo fondamentalista, il comunismo rivoluzionario, il neonazismo razzista – dichiarano di avere lo stesso nemico: le democrazie occidentali (Europa, Stati Uniti, Israele), fondate sull’inviolabilità dei diritti dell’individuo, sulla laicità dello Stato e sulla separazione dei poteri. La pericolosa alleanza tra gli estremismi rosso-nero-verdi ha dunque come unico obiettivo le democrazie liberali, le società aperte. È un conflitto che ha conosciuto la sua prima fase nel corso della seconda guerra mondiale, con l’alleanza antisemita tra il Gran Muftì di Gerusalemme e Hitler, e che periodicamente deflagra in attentati e azioni sensazionali in ogni parte del mondo. L’opinione pubblica internazionale ha preso drammaticamente atto di questa minaccia l’11 settembre 2001 con la caduta delle Torri Gemelle. In realtà, spiega l’Autore, l’alleanza fra l’Islam radicale e gli opposti estremismi sta lentamente e inesorabilmente cambiando la fisionomia stessa dell’Occidente, in particolare dell’Europa. La «conquista» musulmana (innanzitutto demografica, poi culturale, politica, giuridica) in atto da alcuni decenni, il negazionismo, l’anti-imperialismo, il rifiuto del mercato, la sotterranea azione di lobby dell’OCI (la Conferenza islamica) all’interno dell’ONU disegnano nuove alleanze, ribaltano equilibri consolidati, dividono l’Occidente.
Nel presente saggio si sostiene la tesi che l’Occidente giudaico-cristiano, indistintamente associato all’imperialismo americano, al sionismo, all’Europa coloniale o al capitalismo e al mercato economico, non è mai stato così tanto detestato e contestato da una simile pletora di individui che lavorano alla sua catartica distruzione. Tale odio, specchio capovolto dei valori liberali e individuali incarnati dall’Occidente considerato responsabile di tutti i mali della terra, riunisce nella contestazione che lo fomenta le tre famiglie totalitarie dell’«iperantioccidentalismo», i cui colori si sovrappongono come in un cocomero. Il verde della scorza è il colore dell’islamismo radicale, eroe ineguagliato dell’antiegemonismo che grazie alle «rappresaglie» di al-Qa’ida contro gli yankee, o la «resistenza» del jihad iracheno, di Hamas e degli Hezbollah, sfida il Golia israeliano. Il rosso della parte interna è il colore del comunismo rivoluzionario e della nuova sinistra terzomondista: dal crollo dell’Unione Sovietica la rivoluzione rossa non è mai stata così aggressiva. Non ha ancora pronunciato l’ultima parola ma lo farà, se è necessario, usando la lingua dell’Islam, in nome dell’Unione dei Revanscisti pronti a tutto pur di far cadere l’Impero occidentale, anche ad allearsi con quel Diavolo in cui i suoi seguaci non credono. Il colore nero del centro, o piuttosto dei suoi semi, è quello delle camicie nere della barbarie nazifascista – un contributo che gli alleati «progressisti» degli islamico-rivoluzionari non vantano, professionisti quali sono della «reductio ad hitlerum» e della strumentalizzazione del dolore ebraico con cui tentano di opprimere il popolo d’Israele e il sionismo. Il verde della copertura non è solo quello dell’islamismo, ma più in generale della lotta condotta contro i sionisti e gli americani. L’innocenza vittimistica e la condizione dei presunti «oppressi» rappresentano un alibi formidabile per giustificare la barbarie commessa contro i supposti «oppressori» sionisti americani e occidentali.
Per informazioni sulle conferenze: www.unaviaxoriana.it 339 8704071 e-mail unaviaxoriana@unaviaxoriana.it
Per informazioni e interviste all'autore: Silvja Manzi • Ufficio Stampa Edizioni Lindau Corso Re Umberto 37 – I-10128 Torino (TO); tel. +39 011 517 53 24 • fax +39 011 669 39 29".

Questo articolo è stato scritto dal grande geopolitologo italo-francese Alexandre Del Valle sul sito sito http://www.alexandredelvalle.it/. Ringrazio l'amico Angelo Fazio che me l'ha segnalato su Facebook.
Esso riprende il tema da me sollevato nell'articolo intitolato "L'Internazionale dell'odio, commento all'articolo del blog "La croce e la spada".
Possiamo asserire che oggi esista una "bandiera tricolore", i cui colori sono il verde, il rosso ed il nero.
Il verde rappresenta il fondamentalismo islamico, il rosso il comunismo ed il nero il nazismo.
Queste tre idee sono unite dall'odio verso l'Occidente, verso Israele e la Chiesa cattolica per com'è costituita, se non verso la religione cristiana stessa.
Già il fatto che sia i comunisti che i neonazisti siano contro lo Stato di Israele dimostra ciò, così come dimostrano ciò le posizioni negazioniste verso la Shoah che sono state adottate da certi leader del fondamentalismo islamico, come il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad.
Coloro che hanno queste idee odiano il capitalismo, che per i nazisti è frutto di un complotto giudaico-massonico, per i comunisti favorisce lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e per i fondamentalisti islamici rappresenta il colonialismo, e la libertà di pensiero.
Infatti, come ho già detto, sia nel fondamentalismo islamico che nel nazismo e nel comunismo non c'è spazio per il dissenso né per ogni massa critica.
Ideologie come quelle si ergono a "Moloch" e privano l'uomo di ogni libertà.
Queste idee vanno contro Dio. Dio, infatti, ci ha creati liberi.
Quando l'uomo diventa schiavo di qualcuno (o di qualcosa) non si va contro il disegno di Dio?
Chi è che va contro Dio?
Ovviamente, tutto ciò che va contro Dio è diavolo.
L'Occidente deve stare attento a ciò che gli sta accadendo intorno e al suo interno.
Ad esempio, l'Occidente deve dire basta con questa concezione relativista che, ad esempio, fa sì che non siano più cantate le canzoni di Natale dai bambini nelle scuole, che si stacchino i crocifissi dai muri delle scuole e degli edifici pubblici e persino dai cimiteri, come nel caso di Albinea, in provincia di Reggio Emilia. Di quest'ultimo caso, ho scritto nell'articolo intitolato "Cimitero di Albinea? La fiera del relativismo!".
Per "non offendere" chi non è cattolico (o cristiano di altra confessione) si fanno queste cose.
Questo è negare la propria radice culturale cristiana a livello pubblico.
Ciò è un errore.
Infatti, questa non è più democrazia ma è una "dittatura della minoranza".
Inoltre, faccio notare che nei Paesi islamici i muezzin urlano dai minareti delle moschee (per chiamare i fedeli musulmani alla preghiera) mentre le chiese non fanno suonare le campane.
Inoltre, chi non è musulamo ha delle restrizioni. In alcuni casi viene perseguitato e fatto morire.Inoltre, nei Paesi islamici non si fanno costruire le sinagoghe, le chiese e agli altri luoghi di culto diversi dalle moschee
Forse, certi buonisti che parlano di "società multietnica" dovrebbero informarsi meglio e riflettere.
Riguardo alla "Primavera araba", che qualcuno saluta come un fatto positivo, direi di stare molto attenti.
Infatti, proprio nei momenti di crisi possono emergere le peggiori pulsioni, come il nazismo ed il comunismo, in Europa, o il fondamentalismo islamico, nei Paesi arabi.
Le premesse per un risveglio del fondamentalismo islamico nei Paesi arabi ci sono tutte.
Se tutto ciò dovesse accadere, noi Europei, come Israele, saremmo esposti a gravi rischi.
Proprio riguardo ad Israele, vorrei fare una considerazione.
Il nazismo, il comunismo ed il fondamentalismo islamico odiano Israele.
Tutti e tre vogliono che l'ONU riconosca uno Stato Palestinese.
Se ciò dovesse accadere, sarebbe pericoloso.
Potrebbe crearsi, infatti, uno Stato fondamentalista che sarebbe a diretto contatto con Israele.
Sarebbe come se ogni israeliano avesse in casa una bomba ad orologeria.
Ciò potrebbe essere l'inizio della catastrofe.
Cordiali saluti.

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