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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 28 settembre 2011

ISLAM, LA PAROLA A WINSTON CHURCHILL

Cari amici ed amiche.

Leggete questa nota scritta dall'amica Francesca Padovese:

"How dreadful are the curses which Mohammedanism lays on its votaries! Besides the fanatical frenzy, which is as dangerous in a man as hydrophobia in a dog, there is this fearful fatalistic apathy.. The effects are apparent in many countries, improvident habits, slovenly systems of agriculture, sluggish methods of commerce, and insecurity of property exist wherever the followers of the Prophet rule or live.

A degraded sensualism deprives this life of its grace and refinement, the next of its dignity and sanctity. The fact that in Mohammedan law every woman must belong to some man as his absolute property, either as a child, a wife, or a concubine, must delay the final extinction of slavery until the faith of Islam has ceased to be a great power among men.

Individual Muslims may show splendid qualities, but the influence of the religion paralyses the social development of those who follow it.

No stronger retrograde force exists in the world. Far from being moribund, Mohammedanism is a militant and proselytizing faith. It has already spread throughout Central Africa, raising fearless warriors at every step; and were it not that Christianity is sheltered in the strong arms of science, the science against which it had vainly struggled, the civilization of modern Europe might fall, as fell the civilization of ancient Rome …”

Sir Winston Churchill; (Source: The River War, first edition, Vol. II, pages 248-250 London).

NO SUCH THING AS PALESTINIANS: March 31, 1977, the Dutch newspaper Trouw published an interview with Palestine Liberation Organization executive committee member Zahir Muhsein.

Here’s what he said:

The Palestinian people does not exist. The creation of a Palestinian state is only a means for continuing our struggle against the state of Israel for our Arab unity. In reality today there is no difference between Jordanians, Palestinians, Syrians and Lebanese. Only for political and tactical reasons do we speak today about the existence of a Palestinian people, since Arab national interests demand that we posit the existence of a distinct “Palestinian people” to oppose Zionism.

For tactical reasons, Jordan, which is a sovereign state with defined borders, cannot raise claims to Haifa and Jaffa, while as a Palestinian, I can undoubtedly demand Haifa, Jaffa,Beer-Sheva and Jerusalem. However, the moment we reclaim our right to all of Palestine, we will not wait even a minute to unite Palestine and Jordan." .


E' chiaro che la questione dell'Islam debba essere affrontata con criterio.
A differenza del Giudaismo e del Cristianesimo (che è la mia religione), l'Islam non ammette una divisione tra la sfera spirituale e quella temporale della società.
Gli stessi musulmani dicono che l'Islam non è una religione ma è un sistema di vita completo.
Ora, qualcuno potrebbe farmi delle obiezioni sul Giudaismo e sul Cristianesimo.
E' vero che, ad esempio, gli ebrei non mangiano determinate cose (per precetto religioso) e che noi cristiani cattolici facciamo digiuni per la Quaresima.
Però, negli Stati in cui vi è una maggioranza ebraica o cristiana vi è piena tolleranza.
In molti Paesi islamici, invece, non c'è tutto ciò.
Anzi, vi sono parecchi limiti a chi non professa religione musulmana.
Ad esempio, le chiese devono essere fatte in un determinato modo, non devono avere le campane o non possono aprirsi sulla pubblica via, come nel caso della Turchia.
E' allora, bisogna riflettere!
Cordiali saluti.



20 commenti:

  1. Se nei paesi occidentali vige la tolleranza religiosa dobbiamo ringraziare l'illuminismo (tanto vituperato dal papa) non la chiesa cattolica, che finché ha avuto potere politico ha perseguitato eretici, appartenenti ad altre religioni e non credenti. Nel Sillabo, tanto per fare un es., Pio IX bollava di anatema tutte le libertà moderne (tra cui quella religiosa) che oggi vengono brutalmente calpestate in molti paesi islamici. E guardacaso, i paesi musulmani NON hanno ancora avuto l'illuminismo....ci sarà un nesso in tutto questo? Curioso cmq che molti cattolici scoprano il valore della laicità solo quando si tratta di criticare (giustamente) l'islam.

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  2. L'Illuminismo? Non fu un esempio di tolleranza. Infatti, attaccò la Chiesa cattolica.
    Fu una "campagna di intolleranza al rovescio".

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  3. Confondi l'illuminismo con il terrore giacobino, che sono due cose completamente diverse. I Philosophes combattevano l'intolleranza religiosa e l'assolutismo politico attraverso l'informazione e la diffusione della cultura, mentre i giacobini (che si richiamavano ad una dea "Ragione" che nulla aveva di illuministico)decapitavano gli oppositori politici. Tanto per darti un'idea della distanza che corre tra gli uni e gli altri (che è poi la stessa che corre tra il cristianesimo delle prime comunità e quello gerarchico post-costantiniano) ti ricordo che un pensatore del calibro di Condorcet (illuminista modello) fu arrestato e imprigionato dai giacobini. Morì in carcere. La sua colpa? Essere un moderato ed essersi opposto al regime del terrore. Lui era un vero illuminista, non i suoi carnefici. Inoltre, i Philosophes (a dispetto di quanto comunemente si ritiene) erano ben consapevoli dei limiti della ragione umana e ben lungi dal divinizzarla. La dea ragione rappresenta una degenerazione dei loro ideali esattamente come l'inquisizione lo fu di quelli evangelici. Infine, ti invito a non confondere le semplici critiche (rivolte alla chiesa o a qualsiasi altra istituzione) con la violenza vera e propria, altrimenti chiunque esprime una critica diventa ipso facto un violento (te compreso, quando critichi ad es. la sinistra). Non dimenticare poi che ai tempi dei lumi la chiesa era molto più potente di oggigiorno, ed era ancora avvezza ad arrostire al rogo gli eretici, tant'è vero che molti pensatori come il barone d'Holbach dovettero ricorrere a pseudonimi per poter pubblicare le loro opere senza avere problemi. Diderot, per farti un altro esempio, finì in galera per aver scritto la "Lettera ai ciechi" ed Helvetius fu processato dall'inquisizione e trattato da empio per avere pubblicato "L'esprit". Da che parte stava l'intolleranza?

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  4. Sai come si faceva chiamare Voltaire?
    Si faceva chiamare "Christomoque", ossia "derisore di Cristo".

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  5. Deridere è un conto (e ognuno è libero in democrazia di deridere chi vuole), bruciare sul rogo è un altro. Voltaire non mi risulta abbia ucciso nessuno, anzi si è battuto affinché fosse fatta giustizia postuma a Jean Calais (artigiano calvinista condannato alla ruota a Tolosa perché accusato ingiustamente della morte del figlio cattolico). Il suo Trattato sulla tolleranza, dove si tratta anche dell'affaire Calais è, purtroppo, ancora oggi attualissimo. Le religioni sono state e continuano ad essere un elemento di divisione dell'umanità, perché ognuna pretende di avere Dio dalla sua parte.
    P.S: Cmq Voltaire ebbe a scrivere anche parole di ammirazione per la figura di Cristo, pur considerandolo un semplice uomo. Il suo bersaglio polemico non era tanto il predicatore galileo, quanto piuttosto il fanatismo e l'oscurantismo clericale.

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  6. Se non fosse stato per l'illuminismo e la rivoluzione francese, oggi avremmo ancora l'inquisizione e i roghi. Come ormai riconoscono anche i teologi più avveduti e antidogmatici, senza le pressioni esterne da parte di una società in mutamento, la chiesa gerarchica non avrebbe avuto nessuna spinta ad abolire la tortura e le pene capitali (tanto per fare un esempio, le opere di Cesare Beccaria e Pietro Verri, rispettivamente contro la pena di morte e la tortura, vennero messe all'indice dalla chiesa cattolica ancora in pieno secolo XVIII). Papa Leone XIII, nel 1888, si oppose alla erezione a Roma, presso il Campo dei Fiori, di una statua in onore di Giordano Bruno, filosofo condannato nel 1600 al peggiore dei supplizi (mordacchia e rogo) per volere di Bellarmino, in quanto "eretico" (termine che viene dall'etimo greco "airesis", che significa "scelta"; in questo caso di pensarla diversamente dalle autorità ecclesiastiche). Anche le parziali aperture del Concilio Vaticano II - purtroppo sempre più invalidate dall'attuale papa - non sarebbero state neppure concepibili senza l'eredità dell'illuminismo. Riconoscerlo non è eresia, ma semplice onestà intellettuale.

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  7. Che diritto ha una persona di deridere la religione altrui?
    Deridere la fede altrui significa offendere una persona nella sua dignità.
    Quindi, Voltaire commise un grosso errore.
    Inoltre, la Rivoluzione francese portò molte cose negative, come la volgarizzazione della politica.
    Del Concilio Vaticano II, preferisco parlare in un articolo a parte.

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  8. Sono di più i passaggi in cui Voltaire parla bene di Gesù che non quelli in cui lo sbeffeggia...te lo posso assicurare perché l'ho letto (ad es. nel Trattato sulla tolleranza, un'opera molto godibile che ti consiglio, Voltaire contrappone la non violenza gesuana alle atrocità dell'inquisizione). Per quanto riguarda la Rivoluzione francese, è vero che ci sn state violenze e orrori nel periodo del Terrore (così come durante la reazione del Termidoro), ma bisogna anche tenere nella dovuta considerazione la terribile miseria e disperazione in cui versava il popolo francese durante l'Ancient Regime. Perché ricordare solo i drammi delle rivoluzioni e sottacere i drammi che le hanno provocate? Le rivoluzioni non nascono mai dal nulla, ma da un profondo malcontento dovuto a gravissime ingiustizie sociali che i governi e le classi dirigenti non hanno saputo (e spesso non voluto) affrontare.

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  9. Spesso, per tolleranza, si intese "tolleranza verso tutti meno che per i cattolici".
    Quando arrivò in Francia, l'idea illuminista assunse una forte connotazione anticattolica.

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  10. La connotazione anticattolica era inevitabile, dato che la chiesa non era disposta ad accettare le idee di libertà religiosa e di anti-assolutismo politico degli illuministi. Per lo stesso motivo per cui tu sei anti-comunista (e cioè a causa dell'intolleranza e dell'anti-democraticità di tale ideologia), gli illuministi erano anti-cattolici: non puoi negare infatti che la chiesa del tempo fosse intollerante (prima ti ho portato diversi esempi di intolleranza nei confronti degli stessi illuministi) e per nulla disposta ad accettare le idee (peraltro anche evangeliche!) di libertà, uguaglianza e fraternità.

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  11. Guarda che l'Illuminismo fu usato anche dai monarchi, per limitare la Chiesa.
    Non ti dice niente l'espressione "dispotismo illuminato"?

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  12. Cosa intendi per "limitare la chiesa"? Toglierle i privilegi economici e il monopolio dell'educazione dei fanciulli? Non vedo cosa ci sia di sbagliato, anche assumendo per un attimo il punto di vista cristiano.
    Vuoi una chiesa ricca, potente, privilegiata e in grado di dettare legge alle scuole, senza che siano ammesse alternative?

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  13. No!
    Per "limitare la Chiesa" intendo ogni intromissione da parte delle Stato nei suoi organismi.

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  14. Bene. Mi risulta che i "despoti illuminati" si siano limitati a togliere alla chiesa i privilegi economici e il monopolio dell'educazione, ma che non abbiano affatto attentato alla libertà di professare il cattolicesimo. E' stata l'ala giacobina più massimalista che, durante il Terrore, ha tentato di scristianizzare la Francia con la violenza, ma come ho detto non va confusa con l'illuminismo, dato che ne è la degenerazione (ti ricordo ancora il caso di Condorcet).

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  15. Non fu così!
    Infatti, i "despoti illuminati" favorirono il giurisdizionalismo, contro la giurisidizione del Papa.

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  16. Si, ma la libertà di professare il cattolicesimo rimase intatta. Un conto è contrastare la giurisdizione del papa (ovvero il potere POLITICO della chiesa, che non ha NULLA di evangelico), un altro è togliere la libertà religiosa ai cattolici. Ad es., dopo la caduta del potere temporale della chiesa nel 1870, non vi furono persecuzioni contro i cattolici, che poterono continuare a professare la loro religione.
    Dirò di più: è nell'interesse degli stessi cattolici e della loro libertà religiosa, che la chiesa (parlo dell'istituzione, non della comunità dei credenti) sia liberata dai privilegi e dal potere mondano.

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  17. Il Papa è il capo visibile della Chiesa, il Vicario di Cristo sulla Terra.

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  18. E quindi? Il suo potere assoluto, i suoi privilegi, le sue immense ricchezze come si conciliano con la povertà raccomandata senza se e senza ma da Cristo?

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  19. La libertà religiosa dei credenti è una questione diversa e ben distinta da quella del potere politico della chiesa gerarchica e istituzionale.

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  20. Se vogliamo parlare delle ricchezze materiali della Chiesa, dovremmo ragionare anche su altre situazioni che non sono meno contraddittorie.
    Il Papa è capo visibile della Chiesa?
    Sì!
    L'assolutismo illuminato andava contro questo principio.

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