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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 30 settembre 2011

UNDERSTANDING THE ANTICHRIST

Cari amici ed amiche.

Vi invito a visionare il video su Youtube che è intitolato "Dr. William Lane Craig humiliates Dr. Peter Atkins".
In questo video si parla del rapporto filosofia e scienza.
Oggi c'è una concezione in cui la scienza viene vista come onnipotente.
L'uomo di scienza diventa un vero e proprio "Demiurgo" che può fare quello che vuole, anche violando le leggi fondamentali della natura ed ogni coscienza.
In questa concezione, tutto ciò che non è scienza viene visto come negativo.
Purtroppo, ci si sta dimenticando che, in realtà, la scienza è un dono di Dio.
Infatti, i sette doni dello Spirito sono la Sapienza, l'Intelletto, il Consiglio, la Fortezza, la Scienza, la Pietà ed il Timore di Dio.
Non vi può essere una Scienza senza gli altri doni dello Spirito.
Chi pensa che la Scienza sia l'unica soluzione a tutti i problemi, in realtà porta ad una catastrofe.
Basti pensare al Positivismo del XIX secolo. La gente vedeva nel progresso scientifico l'unica via mentre riteneva inutile ogni cosa che non fosse scientifica.
Fu da lì che nacquero le ideologie malate come il nazismo ed il comunismo, due ideologie che antepongono l'uomo a Dio.
Infatti, un calo della religiosità non significò (e non significa tuttora) che ci fosse stata (e che ci sia) meno domanda di spiritualità.
Quindi, queste ideologie negavano (e negano tuttora) Dio e quando si nega Dio (nel senso letterale del termine) ci si schiera con chi è contro Dio.
A queste ideologie storiche se ne unisce una terza, il relativismo che nega tutte le verità assolute e ciò che è ad esso correlato. Un esempio è la famiglia.
Queste ideologie parlavano (e parlano) di felicità dell'uomo, un uomo che poteva ( e può fare) ciò che vuole, in nome della scienza e del progresso che viene visto illimitato.
E' da qui che può nascere l'Anticristo.
L'Anticristo è una figura uguale e contraria a Cristo.
Infatti, se il Cristo a volte usa espressioni dure per salvare l'Anticristo usa espressioni accomodanti, per ingannare.
Cristo dice di essere vigilanti. L'Anticristo dice di "godersi la vita".
Cristo dice che la scienza è cosa buona (anzi utile) ma dice anche che essa debba essere usata per il bene e perché ciò avvenga bisogna avere la coscienza dei limiti della natura umana.
Per l'Anticristo, invece, la scienza va praticata anche per fini personale e senza avere coscienza dei propri limiti.
Cristo parla di carità e di dialogo con gli altri ma nel contempo vuole che il dialogo sia alla pari.
Per Cristo, ogni persona è un pezzo del progetto di Dio.
Per l'Anticristo, la carità è pura filantropia.
Per l'Anticristo, siamo tutti uguali e in nome di questo egualitarismo, ogni peculiarità di ogni uomo deve essere mortificata.
Per capire meglio l'Anticristo e non farlo vincere bisogna capire certi messaggi di questa società.
Quando, ad esempio, si parla di "aborto a scopo terapeutico", in realtà si nasconde il fatto che qui ci sia un vero e proprio omicidio.
Quando si parla di eutanasia come "un atto di carità per un malato che soffre", in realtà si tratta di un puro atto di egoismo di chi sopravviverà a quel malato che vede quest'ultimo un peso e non una persona a cui rivolgere la vera carità, quell'amore che bisogna dare al prossimo.
Quando si parla di rimozione dei crocifissi dai muri delle scuole "per rispetto verso chi non è cattolico" e per "filantropia", in realtà, si parla di una vera e propria negazione di sé stessi di fronte agli altri e, soprattutto, di un rinnegamento di quei valori che hanno fondato la società. Se una persona negasse sé stessa di fronte all'altro, non potrebbe mai dialogare. Infatti, l'altro avrebbe sempre ragione, anche nel torto. In pratica è un vero atto di apostasia, di rinnegamento dei propri valori e della propria fede.
Tornando al discorso del video, va detto che la filosofia può battere la scienza ma serve una filosofia vera.
Il filosofo inglese Francesco Bacone (22 gennaio 1561-09 aprile 1626) diceva:
"Un po' di filosofia porta la mente dell'uomo all'ateismo ma molta filosofia riporta la mente dell'uomo alla religione.".
Infatti, porre la filosofia come un contraltare rispetto alla religione significa non capirla del tutto e non avere una piena padronanza di essa.
L'Anticristo ragiona così.
Invece, porre la filosofia come un qualcosa che è parte della religione significa avere la piena visione di essa.
Infatti, la filosofia non è, in realtà, l'Intelletto?
Allora, va detto che la filosofia non è contro la scienza.
Cordiali saluti.

15 commenti:

  1. Sono tanti i problemi sollevati da questo articolo, ma mi limiterò ad alcune considerazioni.
    Prima di tutto, vedo un abuso della parola "Anticristo" che speravo superato dopo la svolta conciliare. Non si può identificare con l'Anticristo ogni cosa che sia difforme o contraria all'etica e alla teologia cattolica. Giordano Bruno è stato bruciato sul rogo proprio perché era considerato una specie di Anticristo. Ma qual'era la sua colpa? Quella di essere "eretico" ossia di "scegliere" e di ragionare con la propria testa (stando all'originario etimo greco della parola). Il relativismo, troppo spesso banalizzato, volgarizzato e frainteso, non è una "dittatura" (come ebbe a dire Ratzinger) perché la dittatura è espressione dell'assolutismo, che è l'esatto opposto del relativismo. Inoltre non va confuso con il nichilismo e l'indifferentismo pratico di coloro che erigono a legge suprema unicamente i loro capricci: infatti il relativismo non è altro che la constatazione della contingenza e quindi della non-definitività di nessuna teoria (scientifica, filosofica o etica). Non sopprime il concetto di verità, semplicemente lo rende minuscolo, contingente e molteplice. Non c'è un'unica Verità Assoluta (concetto, questo, molto pericoloso, con cui si giustificano le guerre sante), ma tante verità minuscole e parziali, ognuna con un proprio ambito di riferimento (la verità matematica è altra cosa da quella storica, tanto per fare un esempio). Anche le teorie scientifiche apparentemente più consolidate (come la relatività einsteniana) sono tutt'altro che assolute e immutabili, in quanto nuove evidenze potrebbero smentirle e portare a formularne di nuove (ad es. la velocità della luce pare che sia superabile, quando fino a ieri la sua insuperabilità era un tabù). Non c'è nulla di definitivo e assoluto. Accettare questo non significa non avere valori, ma essere consapevoli dei propri limiti (e dei limiti dei propri valori).
    Tu dici che la vera filosofia è parte della religione: mi permetto anche qui di dissentire. La vera filosofia è ricerca del sapere (dal greco "filo"-"sophia", "amore per la sapienza"), dunque è possibile solo per chi non ha certezze assolute (che sia ateo scettico, agnostico, credente dubbioso non importa). La molla di ogni filosofare è il dubbio e la curiosità, preludio e premessa di ogni seria ricerca.
    Quindi se per te il filosofo relativista è un Anticristo, temo di esserlo anch'io...

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  2. Tu dici: "Quando, ad esempio, si parla di "aborto a scopo terapeutico", in realtà si nasconde il fatto che qui ci sia un vero e proprio omicidio".
    Ora, a parte il fatto che l'aborto "terapeutico" è detto così proprio perché è teso a salvare la vita della donna (purtroppo ancora oggi si danno casi di gravidanze problematiche che mettono in pericolo la vita della gestante), come fai a dire che l'aborto sia un omicidio? Su sulla base di quali evidenze? Nei primi mesi di gravidanza il sistema nervoso non è ancora del tutto formato e non ci sono tracce di vita psichica nel feto. La stessa chiesa, sulla scorta di Tommaso d'Aquino, ha per secoli sostenuto la tesi dell'animazione ritardata; per questo motivo riteneva l'aborto un peccato, ma NON un omicidio (a differenza di oggi). Il problema dell'aborto è cmq molto complesso, si deve ovviamente fare il possibile per prevenirlo (anche tramite la contraccezione e l'istruzione sessuale), ma trovo farisaico puntare il dito contro le donne senza tenere conto delle motivazioni che le hanno portate a quella scelta traumatica (non credo che la maggioranza delle donne abortisca per divertimento, ma per motivi spesso dolorosissimi).
    Per quanto riguarda la questione dell'eutanasia, non sono d'accordo quando sostieni che è "un puro atto di egoismo di chi sopravviverà a quel malato che vede quest'ultimo un peso e non una persona a cui rivolgere la vera carità". Nonostante il progresso della medicina, non sempre è possibile alleviare le sofferenze di una malattia terminale fino a renderle sopportabili per il malato (che in ogni caso resta l'unico giudice delle sue sofferenze, dato che le vive sulla sua pelle). Un malato credente è liberissimo di accettare e di vivere la propria sofferenza come un "dono divino"....ma che dire se il malato in questione non è credente? Perché i cattolici dovrebbero imporre al suo dolore (per lui INSOPPORTABILE) il LORO senso? Io credo che si debba fare il possibile per stare vicino al malato, ma anche rispettare la sua volontà...

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  3. Mia nonna (la madre di mia madre) morì di cancro.
    Non le fecero l'eutanasia.
    Quindi, so cosa significa avere dei parenti malati terminali.
    Molto spesso, a volere l'eutanasia non sono i malati ma i loro familiari, che vogliono liberarsi di un "impiccio".
    Per quelli che la pensano come te, noi cattolici (e non mi vergogno di essere cattolico) siamo degli zombies, delle persone che non pensano con la propria testa.
    Ciò è sbagliato!
    Infatti, il concetto di libertà fa parte del Cristianesimo.
    La vostra visione di libertà altro non è che la schiavitù di sé stessi.

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  4. Non mi sembra di avere giudicato i cattolici in generale, anzi detesto le generalizzazioni (sia in un senso che nell'altro), quindi non vedo perché tu debba metterti subito sulla difensiva. Io ho esposto le mie ragioni, diverse dalle tue ma comunque legittime, con la massima pacatezza e non ti ho attaccato. Semmai sei tu che mi hai attaccato dicendo che la mia concezione della libertà è schiavitù dell'ego...io difendo la libertà di TUTTI, anche quella dei cattolici, tu invece ritieni che al di fuori dell'etica cattolica (ovviamente legittima), ci sia solo egoismo e schiavitù...non offenderti se ti dico che non mi sembra una posizione molto aperta...
    Anche i valdesi sono cristiani (spero che lo siano anche per te), ma hanno idee in tema di bioetica diverse dalle tue. Su tematiche così complesse e delicate non si può pretendere che vi sia un'etica di Stato, da imporre a tutti.
    Per quanto riguarda l'eutanasia: se fosse come dici tu, se cioè la volessero i familiari del malato per motivi egoistici, sarei il primo a condannarla....però molto spesso è il malato a volerla! se io mi trovassi in condizioni di atroce sofferenza, impossibile da alleviare, la chiederei anch'io! perché non mettersi ogni tanto anche nei panni dei malati? Chiedere di morire quando il proprio corpo è piagato da terribili e ineliminabili torture per te sarebbe un mero capriccio?

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  5. Sull'eutanasia, noi e i valdesi siamo divisi.
    Purtroppo, spesso e volentieri, l'eutanasia è voluta più dai familiari del malato che non dal malato stesso.
    Questo è un dato di fatto.
    A molti non piace vedere la malattia degli altri.

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  6. Eutanasia è un concetto molto più complesso di come viene dipinto in questa discussione: ci sono, infatti diversi tipi di eutanasia che spesso vengono confusi l'uno con l'altro. Si dovrebbe sempre fare distinzione tra eutanasia volontaria e non-volontaria. Nel primo caso la volontà del soggetto è quella di sottoporsi in modo attivo o passivo a tale trattamento, mentre nel secondo caso la volontà deriva da terze persone.
    Personalmente credo che sia assolutamente lecito poter decidere della propria esistenza e della propria condizione senza condizionamenti religiosi o morali: se una persona sta male, può vivere solamente tra sofferenze che lo porteranno inevitabilmente alla morte non vedo come gli si possa negare il diritto di poter velocizzare il processo. L'eutanasia è qualcosa di ben diverso dal suicidio e mi stupisco che ci siano ancora persone che considerino tale pratica "demoniaca" o sbagliata.

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  7. "Purtroppo, spesso e volentieri, l'eutanasia è voluta più dai familiari del malato che non dal malato stesso. Questo è un dato di fatto".
    E' un dato di fatto PER TE. I malati che la chiedono ci sono, e ci sono anche medici che la praticano clandestinamente proprio perché vietata dalla legge. Uno stato laico e democratico deve consentire a tutti di poter decidere autonomamente della propria vita. L'unico giudice delle proprie sofferenze è il malato, a lui spetta di decidere se porre termine o meno alla propria esistenza.

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  8. Nella maggioranza dei casi sono i familiari a decidere.

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  9. Sulla base di quale evidenze lo sostieni? In Italia l'eutanasia è vietata...

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  10. Io ti rispondo con un'altra domanda.
    Perché molti anziani vengono spediti nelle case di riposo?
    Il principio è identico!

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  11. Il fatto che gli anziani vengano spesso lasciati nelle case di riposo non prova nulla...mica vengono affidati a quelle case per essere "eutanasizzati"! In Olanda, il primo paese d'Europa che ha legalizzato l'eutanasia, viene consentita la "dolce morte" in casi ben ristretti, in quanto: 1) deve essere il malato a chiederla 2) la richiesta deve essere stata reiterata tante volte 3) le sofferenze devono essere insopportabili e impossibili da alleviare. Altro che eutanasia libera e indiscriminata!

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  12. Ma tu credi che sia così?
    Ci sono stati tanti casi in cui il malato non ha deciso liberamente.

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  13. L'analisi di mattia è coerente con una visione relativista e atea della storia.
    Io la vedo in modo diverso.
    Io credo in Dio, ma non ritengo il comunismo contrario al volere di Dio.
    Nietzsche da destra diceva che Gesù Cristo era il primo socialista, d'altronde egli diceva che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri in paradiso.
    Per quanto riguarda Giordano Bruno, credeva seriamente in Dio, ma sosteneva un'idea diversa dal cristianesimo, una sorta di "animismo", in cui natura naturans (Dio) e natura naturata (la materia) avevano tra di loro un rapporto di immanenza, non era nè nata prima l'una nè l'altra.
    L'accusa di eresia a Giordano Bruno era dovuto alla metempsicosi, ideale che il buon Bruno non è riuscito a dissimulare (lui sosteneva infatti di non essere ipocrita, ma di omettere alcuni aspetti delle sue idee).


    In quanto al vero problema dell'Anticristo, forse è già passato e non ce ne siamo accorti, forse passerà sottotraccia. In riferimento a Kant dopo la tesi e l'antitesi, bisogna aspettarci la sintesi: la Sintesi di Cristo. Ossia un grande scienzato e uomo di fede in grado di unire questi due campi in modo da far convergere tutto in ciò che ricerchiamo, ossia l'esistenza di Dio.
    A quanto pare siamo più vicini di quanto pensiamo se è vero che si stanno facendo esperimenti in Svizzera sul Bosone di Higgs

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  14. Dire che Gesù fosse stato il primo socialista è azzardato.
    Infatti, su parecchi temi (come la famiglia) Gesù fu conservatore, per non dire ultraconservatore.
    In materia di famiglia, ad esempio, il pensiero socialista è diverso da quello cristiano.
    Giordano Bruno puntava semplicemente ad "archiviare" il Cristianesimo, tornando ad una visione pagana.
    Riguardo la teoria bosone di Higgs, ritengo che essa sia stata usata per negare l'esistenza di Dio.
    Io penso che fede e scienza siano due cose che stanno su due piani diversi ma che non siano tra loro incompatibili.

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