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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 10 settembre 2011

IL PERDONO

Cari amici ed amiche.

Nelle Sante Messe di stasera e di domani saranno letti i brani del libro del Siracide (capitolo 27, versetti 33-28), del Salmo 102 (103), della lettera di San Paolo ai Romani (capitolo 14, versetti 7-9) e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 18, versetti 21-35). Il brano del Vangelo è il seguente:

"[21] Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?". [22] E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. [23] A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. [24] Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. [25] Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. [26] Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. [27] Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. [28] Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! [29] Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. [30] Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. [31] Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. [32] Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. [33] Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? ". [34] E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. [35] Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello".

Vista l'importanza di questo brano, metterò anche la sua versione in lingua inglese, che ho preso dal sito della Santa Sede e che recita:

"Then Peter approaching asked him, "Lord, if my brother sins against me, how often must I forgive him? As many as seven times?"

22

19 Jesus answered, "I say to you, not seven times but seventy-seven times.

23

That is why the kingdom of heaven may be likened to a king who decided to settle accounts with his servants.

24

20 When he began the accounting, a debtor was brought before him who owed him a huge amount.

25

Since he had no way of paying it back, his master ordered him to be sold, along with his wife, his children, and all his property, in payment of the debt.

26

21 At that, the servant fell down, did him homage, and said, 'Be patient with me, and I will pay you back in full.'

27

Moved with compassion the master of that servant let him go and forgave him the loan.

28

When that servant had left, he found one of his fellow servants who owed him a much smaller amount. 22 He seized him and started to choke him, demanding, 'Pay back what you owe.'

29

Falling to his knees, his fellow servant begged him, 'Be patient with me, and I will pay you back.'

30

But he refused. Instead, he had him put in prison until he paid back the debt.

31

Now when his fellow servants saw what had happened, they were deeply disturbed, and went to their master and reported the whole affair.

32

His master summoned him and said to him, 'You wicked servant! I forgave you your entire debt because you begged me to.

33

Should you not have had pity on your fellow servant, as I had pity on you?'

34

Then in anger his master handed him over to the torturers until he should pay back the whole debt. 23

35

24 So will my heavenly Father do to you, unless each of you forgives his brother from his heart."".


Ora faccio la mia considerazione. La faccio citando un esempio fatto oggi da don Alberto Bertozzi,, durante l'omelia della Santa Messa a cui ho presenziato oggi, presso la Casa di Riposo "Antonio Nuvolari", di Roncoferraro, in Provincia di Mantova. L'amore di Dio è come un fiume di montagna che porta una quantità illimitata di acqua. Quando questo fiume trova degli ostacoli, come dei massi, esso devia o si riempie fino a fare delle alluvioni. I "massi" in questione non sono solo i peccati ma anche tutte le occasioni in cui non sono stati perdonati i torti subiti dai propri fatelli. Dio, infatti, ha creato l'uomo per il bene e non per il male. La massima espressione di bene è il perdono di un torto fatto dal prossimo. Infatti, i due comandamenti più importanti recitano: "Ama il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la mente e con tutte le tue forze ed ama il prossimo tuo come te stesso". Ora, perdonare i torti fatti dal proprio prossimo è segno di amore verso Dio, perché è rispetto verso il suo Decalogo che è riassunto in quei due grandi comandamenti che ho citato. Dio, infatti, perdona i peccati a tutti. Se lo fa Dio perché non possiamo farlo noi? Gesù stesso è l'esempio di perdono. Quando fece i miracoli fu osannato da tutti ma quando finì sulla croce non maledisse nessuno e perdonò i suoi carnefici e coloro che lo vollero morto. Ora, qualcuno potrebbe dire: "Gesù è Dio e noi non siamo come lui".
Questo concetto è sbagliato. E' vero che Gesù è Dio. Anzi, Gesù è vero Dio. Però, egli è anche vero uomo e, come tale, ha sentimenti umani. Quando il nostro prossimo ci fa un torto, noi abbiamo dei risentimenti verso di lui. La storia, però, dice che chi fa una vendetta ha solo un illusorio sollievo temporaneo ma poi ripiomba nella tristezza e, anzi, si sente peggio di prima.
Il cristiano deve sapere generare il bene anche dal male.
Se dal male genera altro male, il cristiano non è diverso dagli altri e fa del male a sé stesso e agli altri.
E allora, cerchiamo di non dimenticare queste parole del Santo Vangelo. Forse, noi cristiani faremmo bene a ricordarci di ciò anche per noi stessi.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.