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domenica 4 settembre 2011

LUTERO ED IL NAZISMO, COMMENTO ALL'ARTICOLO DI "PAPALEPAPALE.COM"


Cari amici ed amiche.

Su "Papalepapale.com", ho trovato un articolo molto interessante. Esso è intitolato "Lutero sconosciuto (nascosto): l'anticipatore della "Soluzione finale"". In questo articolo si parla di un Martin Lutero (1483-1546) che già faceva discorsi fortemente antisemiti e che parlava di roghi di ebrei e quant'altro. Quasi quattrocento anni dopo, purtroppo, questa cosa fu attuata da quell'assatanato di Adolf Hitler. Ora, faccio una mia considerazione.
Quello che fece Martin Luther (italianizzato, Martin Lutero) fece veramente parte di quel percorso che portò a quel triste periodo in cui Hitler salì al potere e fece morire più di 6.000.000 di persone. Questo percorso incominciò con la "Bolla d'Oro" , di cui parlai nell'articolo intitolato "Bolla d'Oro, l'inizio del cammino verso il baratro!" e passò attraverso figure, come per l'appunto Martin Lutero, Gottlieb Fichte, Friedrich Nietzsche, Anton Drexler, Karl Haushofer ed Houston Chamberlain, fino ad arrivare ad Adolf Hitler. Com'è noto, Lutero fu colui che tradusse la Bibbia dal latino al tedesco e la dottrina a cui egli diede inizio (il protestantesimo) adottò la celebrazione della Messa in lingua volgare. L'uso della Messa in lingua e non più in latino potrebbe essere letto come un'arma a doppio taglio. Se, da una parte, avvicina il popolo a Dio, dall'altra, esso può essere inteso come il rifiuto dell'universalità della Chiesa cattolica, in nome del nazionalismo, uno dei fondamenti dell'ideologia nazista.
Quindi, Lutero contribuì all'edificazione dell'ideologia nazionalista, che fu uno dei fondamenti del nazismo.
Certo, il nazismo ebbe un'altra radice, quella socialista. Qui dobbiamo "scomodare" Karl Marx (1818-1883), che di certo contribuì all'ideologia tedesca di quegli anni.
Se guardate la bandiera del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (così si chiamava il Partito nazista), noterete dei particolari che lo riallacciano al socialismo.
Uno di questi è il colore rosso. Queste sono le parole dello stesso Mein Kampf di Adolf Hitler:
"Il rosso è linea sociale del movimento, il bianco, la linea nazionalista, e la svastica nera, il richiamo a lottare per la vittoria dell'ariano.".
Ho trovato il brano in questione nel libro della Selezione dalla Reader's Digest "Europa Misteriosa", che è in mio possesso.
Quindi, tre erano i fondamenti del nazismo, il socialismo, il nazionalismo e l'esoterismo.
Questo dimostra due cose.
La prima, come il fascismo (che, se pur con qualche differenza, ha delle analogie), il nazismo non fu di destra.
La seconda, il nazismo non ebbe nulla di cristiano e fu il frutto di quel processo di cui prima parlai. Dalla "Bolla d'Oro" fino al nazismo, il popolo cristiano tedesco divenne sempre più tedesco e sempre meno cristiano. L'avvento del socialismo di Karl Marx (che si affermò tra gli operai) peggiorò di molto la situazione. Quindi, per certi versi, il nazismo fu il "fratello" del comunismo. Lutero contribuì a ciò perché spezzò il legame che c'era tra tanta parte dei tedeschi e Roma, il centro della cristianità. Vi invito a rileggere un mio articolo che parlava di Lutero e che è stato ripreso dal blog di Riccardo Di Giuseppe. L'articolo è intitolato "Lutero, chi era e che che cosa ci ha lasciato? di Antonio Gabriele Fucilone". Leggendo l'articolo, troverete scritto che egli incitò la nobiltà tedesca contro la Chiesa. Quindi, Lutero ebbe una parte fondamentale nella costituzione dell'ideologia nazionalista, che unita a quella esoterica e a quella socialista fondò il nazismo. Uno degli errori di Lutero fu proprio il ricorso al nazionalismo. Se non avesse commesso questo errore e se avesse tenuto conto della Tradizione della Chiesa cattolica, avrebbe avuto più seguito. Che nella Chiesa di allora ci fossero stati grossi problemi fu vero ma quanto propose Lutero non solo non risolse tali problemi ma ne creò altri poiché frantumò la cristianità e contribuì a fare crescere nel popolo tedesco la "pianta" del nazionalismo.
Riguardo agli ebrei, va detto che Lutero ragionava come un uomo del suo tempo. Inoltre, egli non visse nella Parigi, nella Firenze o nella Roma rinascimentale ma in un remoto borgo della Sassonia, ove vi era una mentalità chiusa ed incline alla superstizione ed anche all'ignoranza. Questo già dice tutto. Il nazismo si fondò anche all'ingnoranza. Noi cristiani abbiamo il dovere di riparare gli errori passati. Se non lo facessimo, che cristiani saremmo?
Cordiali saluti.





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