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domenica 11 settembre 2011

COMMEMORAZIONI DELL' 11 SETTEMBRE, APPLAUSI PER BUSH, FREDDEZZA PER OBAMA

Cari amici ed amiche.

Alle commemorazioni dell' 11 settembre che si sono tenute a New York, l'ex-presidente degli Stati Uniti d'America, George Walter Bush, è stato applaudito.
Quell'uomo fu colui che, nelle vesti di capo di Stato, visse quelle ore drammatiche di quell'11 settembre di dieci anni fa.
Bush ha citato le parole del suo noto predecessore, Abraham Lincoln, che recitano:

"L'America non sara' mai distrutta dall'esterno. Se vacilleremo e perderemo le nostre liberta', sara' perche' noi abbiamo distrutto noi stessi".

Diverso è stato il discorso per il suo successore, l'attuale presidente Barack Hussein Obama che ha letto il Salmo 46 che recita:

"
[1] Al maestro del coro. Dei figli di Core.
Su "Le vergini...". Canto.

[2] Dio è per noi rifugio e forza,
aiuto sempre vicino nelle angosce.

[3] Perciò non temiamo se trema la terra,
se crollano i monti nel fondo del mare.

[4] Fremano, si gonfino le sue acque,
tremino i monti per i suoi flutti.

[5] Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.

[6] Dio sta in essa: non potrà vacillare;
la soccorrerà Dio, prima del mattino.

[7] Fremettero le genti, i regni si scossero;
egli tuonò, si sgretolò la terra.

[8] Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

[9] Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto portenti sulla terra.

[10] Farà cessare le guerre sino ai confini della terra,
romperà gli archi e spezzerà le lance,
brucerà con il fuoco gli scudi.

[11] Fermatevi e sappiate che io sono Dio,
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
[12] Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.".


Quest'ultimo è stato trattato con una certa freddezza.
Il tutto è riportato nell'articolo di "Affaritaliani.it" che è intitolato "11 settembre/ Applausi per Bush e freddezza per Obama".
Io penso che quella citazione fatta da Bush debba valere anche per Obama.
Per essere forte, gli USA non devono distruggere loro stessi ma devono difendere i propri valori. Ora faccio una mia considerazione.
Il fatto che in una cerimonia simile si recitino versetti della Bibbia dimostra che gli USA non vogliono vacillare, negando le proprie radici.
Questo è un punto di forza perché la vera laicità non esclude Dio dalla vita pubblica.
Qualcuno qui in Italia (come nel resto d'Europa) dovrebbe imparare. Rileggete l'articolo intitolato "Cimitero di Albinea? La fiera del relativismo!". Dio è il Dio del popolo, il "laos".
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.