Cari amici ed amiche.
Leggete questa storia del Santo che è raffiguato in questa foto:
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10 settembre SANT'AMBROGIO EDOARDO BARLOW Sacerdote benedettino, martire 1585 - Londra, Inghilterra, 10 setembre 1641 Martirologio Romano: A Londra in Inghilterra, sant’Ambrogio Edoardo Barlow, sacerdote dell’Ordine di San Benedetto e martire, che per ventiquattro anni consolidò nella fede e nella pietà i cattolici nella regione di Lancaster e, arrestato mentre predicava nel giorno della Pasqua del Signore, dopo la prigione, fu condannato a morte sotto il re Carlo I perché sacerdote e impiccato a Tyburn. Edoardo Barlow nacque nel 1585, quarto di quattordici figli, da Alessandro Barlow di Barlow (presso Manchester), e compì i suoi studi umanistici a Douai. Nel 1610 si recò a Valladolid per addottorarsi in filosofia e teologia, ma ben presto tornò a Douai e nel monastero di S. Gregorio, di cui era abate il fratello Rudesind, vestì l'abito benedettino prendendo il nome di Ambrogio. Un anno dopo la professione, avvenuta nel 1616 (cf. The Doivntìde Kevìew, XLV (1927J, pp. 199-218; XLVr [1928], pp. 94 sgg.), Barlow fu ordinato sacerdote e inviato subito alla missione inglese. Centro della sua opera fu Morleys Hall, presso Manchester, da cui per quasi ventiquattro anni si irradiò il suo benefico apostolato. Barlow fu modello di povertà e di rinunzia, e la sua pazienza sembrava invincibile. Di salute malferma, consultò una sola volta un medico, che gli prescrisse, come cura, di « bere una tazza di latte fresco la mattina e di mangiare una mela bruciata la sera ». Nel 1628, secondo Challoner, Barlow somministrò gli ultimi sacramenti al b. Edmondo Arrowsuulh incarcerato, che, dopo la sua morte, apparve in sogno a Barlow promettendo anche per lui la palma del martirio. L'opera di Barlow continuò per altri tredici anni in questa prospettiva. Quattro volte il monaco fu imprigionato e altrettante rilasciato, finché nel marzo 1641 il re Carlo I fu costretto a ordinare a tutti i sacerdoti di abbandonare l'isola, se non volevano essere processati come traditori. La Pasqua dello stesso anno, Barlow fu catturato mentre celebrava i sacri misteri e imprigionato nel castello dì Lancaster. Dopo quattro mesi di carcere, condotto dìnnazi a Sir Robert Heath, Barlow fu condannato a morte l'8 sett. 1641, con la formula usuale. Qualche giorno prima un capitolo generale dei Benedettini della Congregazione inglese, aveva designato Balow a succedere al fratello Rudesind, dimissionario dal priorato dì Coventry. Il venerdì 10 sett. 1641, Barlow fu condotto al patibolo e, dopo aver compiuto tre giri intorno al palco recitando il Miserere, fu impiccato. Prima di morire, aveva respinto gli argomenti di coloro che volevano disputare con lui, dicendo: «Ora ho da fare di meglio che ascoltare le vostre buffonate ». Barlow, la cui festa si celebra il 10 sett. nell'Ordine benedettino, fu beatificato da Pio XI il 15 dic. 1929. A Wardley Hall (ora residenza episcopale della diocesi di Salford) si trova una testa che è detta essere quella di Barlow, mentre la mano sinistra è nella abbazia di Stanbrook (Worcestershire). Altre relìquie sono conservate a Downsìde, Stonyhurst e altrove. Esiste dì Barlow un ritratto ad olio e un busto ligneo (cf. The Downside lieview, XI.TV [I926]).".
Questa è la storia di Sant'Ambrogio Edoardo Barlow, uno dei martiri dell'Inghilterra del XVII secolo.
Nel periodo compreso tra il 1625 ed il 1649, regnò re Carlo I Stuart.
Ora, voglio tornare su un punto molto importante.
Quanto scritto qui sopra, dimostra che re Carlo I fu vicino al cattolicesimo e ai suoi esponenti.
Proprio il fatto che avesse consigliato ai cattolici di lasciare l'Inghilterra, dimostra che re Carlo I protesse gli esponenti della Chiesa di Roma.
Del resto, vi sono notizie che dicono che la sua corte stessa fu luogo di protezione per preti e fedeli laici cattolici. La moglie, Enrichetta Maria di Borbone, fu una cattolica devota e fervente, fece un circolo cattolico.
Quindi, la posizione del monarca verso il cattolicesimo fu favorevole e "consigliò" ai cattolici di lasciare il regno solo perché arrivò ad un punto in cui non fu più in grado di proteggerli. Riguardo a re Carlo I, la storia va riscritta. Egli non fu un "traditore del popolo" ma un sovrano che volle la pace al suo interno.
Non volle che gli Inglesi si scannassero nelle divisioni tra anglicani e cattolici.
Pagò con la vita questa sua idea.
Termino, facendo gli auguri a tutte le donne che si chiamano Maria. Infatti, oggi è la festa del Santissimo Nome di Maria.
Ringrazio l'amico Angelo Fazio, che ha messo questo materiale su Facebook. Come Filippo Giorgianni ed altri, è un ragazzo che merita rispetto.
Cordiali saluti.
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