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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 16 settembre 2011

L'AMICIZIA E' MOLTO PIU' DI UNA CHAT-LA MIA LETTERA ALL'"ECO DI SAN GABRIELE"

Cari amici ed amiche.

Leggete la mia lettera che avevo inviato alla rivista dell'Ordine Passionista "L'Eco di San Gabriele" . Il testo della lettera può essere letto, seguendo il link http://www.sangabriele.org/images/schede/845eco.pdf.
In questa mia lettera ho parlato della questione del rapporto tra i giovani ed internet.
Ribadisco quanto detto in altre occasioni.
Io penso che internet sia uno strumento utile per avere informazioni e per comunicare con altre persone in tutto il mondo.
E' logico che, con la comunicazione, possano nascere anche delle amicizie o, addirittura, degli amori.
Però, i rapporti umani vanno vissuti in concreto.
Un rapporto umano vissuto solo a livello virtuale è un rapporto umano "monco".
Anzi, è un rapporto che non esiste.
Queste forme di rapporti puramente virtuali altro non sono che forme di nichilismo, edonismo e relativismo. Questa è una società in cui il relativismo, il nichilismo e l'edonismo hanno il sopravvento. Rispondendo a padre Luciano Temperilli (che aveva risposto alla mia lettera), io penso che internet sia la causa e al tempo stesso l'effetto della solitudine dei giovani.
Infatti, un giovane solo vede nella rete il modo per rompere questa solitudine.
Purtroppo, in queste condizioni, internet diventa come una droga. C'è una sorte di "effetto placebo" ma in realtà la solitudine rimane.
Anzi, se ne crea di nuova.
Il giovane finisce, quindi, in una sorta di "circolo vizioso".
Certo, io non voglio fare il moralista e fare una "crociata" contro internet.
Io stesso ho un profilo su Facebook e lo uso per la mia attività politica sul mio territorio.
Se questa mia attività politica dovesse cessare, chiuderei il profilo su Facebook perché non servirebbe più.
Certo, le persone che ho conosciuto su Facebook sono, in buona parte, degli ottimi interlocutori e qualcuno di loro mi dà spunti per gli articoli che scrivo su questo blog.
Cito, per esempio, Filippo Giorgianni, Stefania Ragaglia, Alessandra Spanò, Vittorio Leo ed Angelo Fazio, che saluto con stima.
Questi saranno sicuramente dei bravi ragazzi ma non posso definirli amici, nel senso letterale del termine. Non ci può essere una vera benevolenza nei confronti di una persona che non si conosce. Magari, la si può stimare per i concetti che espone ma ciò non è amicizia.
Mi sarebbe piaciuto incontrarli personalmente, quando ero andato in Sicilia.
Non ho avuto modo.
Lo stesso discorso vale per Riccardo Di Giuseppe, per Fabrizio Fornaciari e per gli amici del PdL di Roseto degli Abruzzi (che con i miei parenti residenti a Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, saluto), per Morris Sonnino, per Francesca Padovese e per altri.
L'amicizia, infatti, va vissuta.
Termino con le parole scritte da padre Luciano che recitano:

"Cosa fare? Come cristiani abbiamo
una risposta forte come ci ricorda papa
Benedetto: “Senza Dio l’uomo non sa
dove andare e non riesce nemmeno a
comprendere chi egli sia”. Infatti da
quando abbiamo spopolato il cielo
anche la terra è rimasta confusa e quasi
disperata senza meta e senza scopo. Si
adora un “ego” prezioso che però frana
al primo non senso della vita. Ripartire
da qui per un esodo di libertà potrebbe
essere una proposta interessante?".

Noi cristiani dovremo ricordare che Gesù stesso, il Figlio di Dio, visse l'amicizia di persona.
Dovremo ricordare anche che Dio non ci fece per stare soli ma per vivere gli uni in comunione con gli altri.
Di certo, la rete non è una forma di vera comunione.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.