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mercoledì 14 settembre 2011

COMMENTO ALL'ARTICOLO SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO DI GIAN LUIGI FERRETTI

Cari amici ed amiche.

Su Facebook mi è stato segnalato questo articolo intitolato "Cari senatori e cari deputati del PdL eletti all'estero". Questo articolo è stato scritto da Gian Luigi Ferretti sul giornale online "L'ITALIANO.it" Io penso che la questione non sia così semplice.
Ci possono essere quei deputati o quei senatori più bravi come quelli meno bravi. Però, il vero problema è strutturale.
Noi ci troviamo di fronte ad una crisi, contro la quale è stata approvata una Manovra finanziaria, e ad un Paese che ha bisogno di riforme.
Questo Paese deve essere riformato seriamente per potere andare avanti.
Noi abbiamo un sistema che perde tanti soldi.
Per riformare questo sistema, servono riforme costituzionali, come l'abolizione delle Province, il federalismo, abolizione del bicameralismo perfetto, maggiori poteri al Presidente del Consiglio ed il dimezzamento dei parlamentari.
Quindi, bisogna agire sulla Costituzione.
E' logico che se non si fanno delle riforme si rischia di mantenere questo sistema che perde tanti soldi.
E' logico che, mancando i soldi, manchino anche i sevizi, sia per noi che stiamo qui in Italia e sia per i nostri connazionali all'estero.
Per questi ultimi, è evidente che ci siano dei problemi.
Un esempio è quello degli italiani di Tacuarembò (Uruguay), di cui scrissi in più occasione. Cito l'articolo intitolato "Cittadinanza? Prima agli italiani all'estero che agli immigrati" e quello intitolato"Tacuarembò (Uruguay) non dimentichiamoci dei nostri connazionali!" . Questi nostri connazionali che risiedono in questa cittadina della campagna uruguaiana hanno problemi di natura burocratica e non hanno strutture di riferimento.
E' evidente che se cambiasse il sistema e diventasse meno sprecone, tutto il resto si farebbe con minore difficoltà.
Riguardo agli italiani all'estero vi è anche la questione del voto.
Chiamare "Porcellum" l'attuale legge elettorale mi sembra ingiusto.
Questa legge è buona, perché favorisce il bipolarismo. Ha solo due problemi, la mancanza del voto di preferenza ed il meccanismo del voto all'estero.
E' logico che il voto attraverso la posta sia rischioso. E' un voto esposto al broglio e ai problemi di logistica. Quindi, si dovranno fare delle nuove strutture e dei nuovi meccanismi per favorire il voto dei nostri connazionali all'estero. Qui vale il discorso di prima.
Io penso che, anziché focalizzare l'attenzione sui deputati e sui senatori, si debba guardare il sistema e capire che esso non va.
Cordiali saluti.

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