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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 13 luglio 2020

Basovizza, una delusione



Non posso non essere concorde con quanto scritto dall'onorevole Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook.
Queste sono le sue parole:

"Colpisce la potenza simbolica dell’immagine del Presidente Mattarella che si tiene per mano con l’omologo sloveno Pahor davanti alla Foiba di Basovizza. Da molto tempo si chiedeva un atto solenne di questo tipo nel complesso cammino di riconciliazione che Italia e Slovenia stanno facendo. Rimane però l’amarezza per la sbagliata equiparazione tra gli infoibati italiani e i quattro terroristi del Tigr con l’omaggio richiesto dal governo sloveno al cippo di Basovizza e la scelta di celebrare questa cerimonia proprio nel centenario dell’incendio del “Narodni dom” di Trieste. Così come non è condivisibile la scelta di trasferire la proprietà dell’edificio alla comunità slovena, visto che l’Italia aveva già ampiamente dato il suo risarcimento con la ricostruzione del Teatro sloveno di via Petronio. Dunque, amarezza e delusione per una giornata che sarebbe potuta essere storica ma che si trasforma in una grande occasione mancata".

Equiparare le vittime italiane di Tito e i quattro terroristi del Tigr mi pare un dettaglio che stona con lo spirito della giornata, una giornata che avrebbe dovuto essere di riconciliazione.
Inoltre, non si può condividere la scelta di celebrare la giornata nel centenario dell'incendio del "Narodni dom" di Trieste e di trasferire la proprietà dell'edificio alla comunità slovena, dato che l'Italia aveva già ampiamente risarcito gli sloveni con la ricostruzione del Teatro sloveno di Via Petronio.
Le due ricorrenze si sarebbero potute celebrare in due giorni distinti.
Gli sloveni avrebbero potuto rendere omaggio con noi alle vittime delle foibe nel giorno dedicato a queste ultime e noi avremmo potuto celebrare con gli sloveni l'incendio del "Narodni dom" oggi.
Invece, si è deciso di mettere insieme le due cose, equiparando di fatto delle vittime a dei terroristi.
Questo non si fa.
La storia deve essere trasmessa ai posteri per quello che è.
Solo così si può evitare il ripetersi degli errori del passato. 
Questa è davvero una grande occasione mancata.


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