Su "Ticino Live", vi è un articolo scritto da Chantal Fantuzzi, il quale è intitolato "La crisi economica del Libano di cui (quasi) nessuno parla"
Purtroppo, il Libano sta vivendo un periodo di grave crisi economica.
Vi è stato il crollo della Lira libanese e con esso vi è stato anche un aumento del debito pubblico, il quale è arrivato al 150% del PIL.
Nel Paese, regnano incertezza e disoccupazione.
Ora, il Libano è un Paese nel quale vigono equilibri molto precari.
Infatti, vi sono comunità musulmane sunnite, sciite, druse ed alawite, cristiane cattolico-maronite, greco-cattoliche, cattolico-caldee, armeno-cattoliche, siro-cattoliche, cattolico-latine, armeno-apostoliche, greco-ortodosse, siro-ortodosse, assire e protestanti ed ebraiche.
Il presidente della Repubblica libanese è cattolico-maronita, il presidente del Parlamento è musulmano sciita ed il premier è musulmano sunnita.
Nel 1978, il Libano fu teatro di una guerra civile spaventosa.
Il rischio è che l'impoverimento generale possa creare tensioni così forti da portare a situazioni che possono diventare ingestibili.
In un'area che ha già altre situazioni delicate, come quella della Siria e quella della situazione tra Israele e gli arabi della West Bank, la crisi libanese può essere un ulteriore fattore di destabilizzazione.
Insomma, la storia potrebbe ripetersi.
Dunque, è bene che l'attenzione di tutti sia rivolta al Libano.
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