La sentenza del processo Mediaset, che nel 2013 costò una condanna a 4 anni di reclusione (dei quali tre condonati dall'indulto) e la decadenza dal Senato del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Inoltre, egli fu interdetto per due anni dai pubblici uffici.
Non andò in carcere perché la pena fu commutata in affidamento ai servizi sociali.
Ora, le rivelazioni del giudice e relatore della Corte di Cassazione Amedeo Franco hanno messo in luce un sistema perverso di interessi politici in comune tra una parte della politica ed una parte della magistratura.
A questo punto, penso che istituire in Parlamento una commissione d'inchiesta che tratti codesta faccenda sia il minimo.
Si deve fare luce sulla vicenda.
Qui c'è in gioco la democrazia del nostro Paese.
Serve una riforma seria della giustizia.
Per esempio, i magistrati dovrebbero rispondere solo alla legge, senza alcuna discrezionalità, e non ad associazioni, come l'Associazione Nazionale Magistrati, o ai partiti politici.
Inoltre, quando ci sono sospetti di non imparzialità dei giudici, si dovrebbe dare la possibilità di ricusarli.
Si dovrebbe anche separare le carriere dei pubblici ministeri da quelle dei giudici, oltre ad imporre ai magistrati che fanno politica di dimettersi dalla magistratura.
Dobbiamo difendere la nostra democrazia, la quale oggi è in pericolo.
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RispondiEliminaMi scuso del ritardo nella risposta.
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Mi scuso anche di questo disguido.