Facebook blocca anche i profili di coloro che pubblicano le foto del monumento della seconda battaglia di El-Alamein.
Lo riportano giornali come "Il Giornale".
Ora, la cosa mi tocca da vicino.
L'anno scorso, per avere pubblicato una foto di Benito Mussolini, il mio profilo principale era stato chiuso.
Quest'anno, sto avendo altri problemi e non riesco più a pubblicare su Facebook i link di questo blog.
A questo punto, mi chiedo quale politica stia adottando chi gestisce il noto social-network.
Chi gestisce il social-network non valuta le segnalazioni che riceve, prima di bloccare la persona segnalata?
L'anno scorso, avevo pubblicato una foto di Benito Mussolini ma non avevo fatto apologia di fascismo.
Infatti, l'articolo correlato, che è presente su codesto blog, può confermarlo.
Non sono fascista.
Sono di destra.
In uno Stato realmente liberale, ognuno può dire e fare ciò che vuole, finché non fa del male al prossimo.
Mark Zuckerberg e soci sanno questa cosa?
Coloro che gestiscono Facebook sanno questa cosa?
Censurano chi pubblica una foto del monumento della battaglia di El-Alamein ma lasciano correre quando si pubblica materiale in cui vi sono contenuti veramente offensivi.
Basti pensare all'antisemitismo dei pro-Pal.
Sembra che ci siano due pesi e due misure.
Adesso, Facebook si è detto impegnato nella battaglia contro le fake news.
Vedremo se la sua politica sarà obiettiva o se le bollerà come "fake news" solo il materiale proveniente da una determinata area politica.
La battaglia di El-Alamein fa parte della nostra storia, che piaccia o no.
Certi "soloni" vogliono insegnarci la storia?
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