L'immagine del migrante nigeriano che ha cucinato il gatto è stata a dir poco sconvolgente.
Il fatto è avvenuto qualche giorno fa a Livorno.
Ora, la scena ha creato grande disgusto ma per queste "anime candide" della sinistra è tutto normale.
Anzi, queste ultime hanno giustificato, affermando che "il poverino aveva fame" , che "il gatto era già morto" (quando in realtà è stato ucciso dal migrante) e che "l'animale non era un gatto".
Questo fa veramente schifo.
Se un italiano avesse fatto una cosa del genere, gli animalisti avrebbero fatto una sollevazione popolare.
Invece, a fare ciò è stato un migrante e "tutto è normale".
Questa è una follia.
Allora, parlare di questo triste episodio è razzismo?
Uccidere un animale come un gatto e cucinarlo di fronte a tutti è deplorevole, a prescindere da chi lo fa.
Invece, per certe persone, un'azione può essere buona o cattiva a seconda di chi lo fa.
Stiamo veramente cadendo in basso.
Noi ci stiamo uccidendo come civiltà.
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