Leggete questo testo intitolato "Primavera di Libertà-Rinnoviamo il centrodestra" che mi è stato inoltrato su Facebook:
"Simone Ceramicola, Presidente del Club della Libertà di Bruxelles/Europa e Coordinatore del PdL Bruxelles, Annamaria Bottini e Antonio Mastrogiovanni, membri del Direttivo del Club e vice-coordinatori del PdL Bruxelles, stanno prendendo parte a Berlino alla riunione del PDL Europa convocata oggi e domani dai parlamentari uscenti della circoscrizione elettorale Europa per definire strategie e candidature in vista delle elezioni politiche del 2013.
Simone Ceramicola ha esordito nel suo intervento odierno, molto applaudito, spiegando che la crisi economica attuale che investe l’Europa e l’Italia è essenzialmente dovuta all’inadeguatezza della classe dirigente (politica e burocratica) europea ed italiana.
Per quanto riguarda il Popolo della Libertà il vero problema è che gli eletti hanno dimenticato, se non tradito, il popolo.
“Il PdL è un partito autoreferenziale, chiuso in sé come un fortino – ha dichiarato Ceramicola – altrimenti come si spiegherebbero le dichiarazioni del coordinatore Europa del PdL rese al Secolo d’Italia prima dell’incontro in cui presentava già le conclusioni dell’incontro e assicurava le candidature di alcuni colleghi uscenti? Questi fra qualche giorno gli ricambieranno il favore!”
“Nel 2008 avevamo votato per Berlusconi presidente e ci siamo ritrovati Monti presidente, sostenevamo un partito che aveva promesso “Meno tasse per tutti!” e ci siamo ritrovati tasse e ancora tasse e per di più l’IMU, mini tassa patrimoniale votata dal PdL, che ha colpito tutti i proprietari di case, avevano deciso di fare le primarie e poi se le sono rimangiate” ha sempre dichiarato Ceramicola che ha, poi, concluso: “Con quale credibilità oggi si propone l’abolizione dell’IMU ?”.
L’esponente del Pdl Bruxelles ha ricordato come dalla riunione della base tenuta a Bruxelles qualche giorno fa e dalle consultazioni fatte attraverso questa pagina Facebook che raccoglie ormai quasi 3.000 amici in tutta Europa e in Italia è emersa un’insoddisfazione profonda per le scelte del PdL nazionale e la necessità di un rinnovamento profondo del partito. Molti interventi nel corso de dibattito odierno a Berlino hanno sottolineato la necessità di questo profondo rinnovamento del partito, senza il quale molti militanti ed elettori del centrodestra finiranno per votare Grillo o per annullare il voto. Molti hanno votato in questo senso alle scorse amministrative.
Annamaria Bottini ha auspicato un nuovo modo di far politica, quasi una rivoluzione nel pensiero e nell’azione, e un ritorno della politica ai valori, mentre Antonio Mastrogiovanni ha sottolineato la necessità di una politica fatta di programmi che sappiano attirare voti e non di una politica che cerca solo i voti.
Ceramicola ha poi attirato l’attenzione dei colleghi sulla strana intervista odierna di Alfano a Verderami sul Corriere della Sera in cui il segretario nazionale del Pdl annuncia una “Assemblea straordinaria del PdL, entro settanta giorni per votare programma elettorale, nuovo statuto, nome e simbolo”. Ceramicola ha dichiarato che “è di un congresso vero che abbiamo bisogno, con l’elezione del Segretario nazionale da parte della base come sta avvenendo in questi giorni nell’UMP francese e non di nomine pilotate attraverso cooptati!”.
La riunione prosegue domani.".
Questo testo proviene dal coordinamento del Popolo della Libertà di Bruxelles, una sede estera del partito.
Io penso che il problema del partito sia generale.
Esso riguarda sia il PdL estero e sia quello nazionale.
Nei livelli locali del partito ci sono troppe persone che usano il suo nome per sé stesse.
Da qui nascono le faide interne al partito, simile a quella del caso Fiorito nel Lazio.
Il caso laziale è solo un caso eclatante, perché vi sono scandali finanziari.
Però, di faide interne ce ne sono e in varie zone d'Italia, anche senza lo scandalo finanziario.
Queste faide, per esempio, fanno perdere elezioni amministrative (e non solo) perché una corrente del partito tende a remare contro il suo candidato, che appartiene ad un'altra, o perché ci sono interessi particolari di singoli.
Inoltre, chi coordina il partito nei livelli locali non è sempre all'altezza.
Qui da me, a Roncoferraro (Mantova), c'è un caso simile.
Infatti, c'è stata una rottura tra il partito e la sua base ed il gruppo del Popolo della Libertà in Consiglio comunale.
Quest'ultimo, infatti, non ha fatto opposizione al centrosinistra che amministra.
Vedendosi sfiduciato dal partito, in un'assemblea infuocata che si è tenuta l'11 luglio, il capogruppo in Consiglio comunale ha lasciato il coordinamento locale.
Ora, il Popolo della Libertà roncoferrarese è acefalo.
Io ed altri vorremmo muoverci e fare politica ma non possiamo.
Infatti, se tentassimo di fare qualcosa, noi rischieremmo di restare isolati e di essere attaccati dall'altra parte, senza essere difesi.
Di situazioni simili ce ne sono.
In un altro Comune mantovano, Acquanegra sul Chiese, il Popolo della Libertà aveva fatto la sua sezione ed amministra da solo il Comune. L'amministrazione comunale di Acquanegra sul Chiese gode di ottima salute.
Peccato che il coordinamento provinciale abbia diffidato tale sezione, perché non facente parte della sua corrente politica.
A Mantova, ne sta succedendo un'altra.
Anche a causa dell'immobilismo del Popolo della Libertà locale, la Giunta del sindaco Nicola Sodano sta cadendo.
Di situazioni simili ce sono in ogni parte d'Italia.
Il PdL deve cambiare rotta, cacciando via non solo i corrotti ma anche gli incapaci e coloro che usano il partito per la propria visibilità ed il proprio interesse personale, se non vuole affondare.
I congressi comunali potrebbero essere un buon viatico.
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