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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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domenica 28 ottobre 2012

Re Enrico VIII, Plinio Correa de Oliveira ed i giorni nostri

Cari amici ed amiche.

Spesso ho parlato di re Enrico VIII (28 giugno 1491-28 gennaio 1547).
Ora, voglio tornare al discorso che lo vide protagonista, la "Grand Matter" , la questione del divorzio del re da Caterina d'Aragona (16 dicembre 1485-7 gennaio 1536), questione che portò allo Scisma anglicano, con  l'Act of Supremacy, il cui testo in lingua inglese recita:

"Henry VIII 's Act of Supremacy (1534) - original text

Albeit the king's Majesty justly and rightfully is and ought to be the supreme head of the Church of England, and so is recognized by the clergy of this realm in their convocations, yet nevertheless, for corroboration and confirmation thereof, and for increase of virtue in Christ's religion within this realm of England, and to repress and extirpate all errors, heresies, and other enormities and abuses heretofore used in the same, be it enacted, by authority of this present Parliament, that the king, our sovereign lord, his heirs and successors, kings of this realm, shall be taken, accepted, and reputed the only supreme head in earth of the Church of England, called Anglicans Ecclesia; and shall have and enjoy, annexed and united to the imperial crown of this realm, as well the title and style thereof, as all honors, dignities, preeminences, jurisdictions, privileges, authorities, immunities, profits, and commodities to the said dignity of the supreme head of the same Church belonging and appertaining; and that our said sovereign lord, his heirs and successors, kings of this realm, shall have full power and authority from time to time to visit, repress, redress, record, order, correct, restrain, and amend all such errors, heresies, abuses, offenses, contempts and enormities, whatsoever they be, which by any manner of spiritual authority or jurisdiction ought or may lawfully be reformed, repressed, ordered, redressed, corrected, restrained, or amended, most to the pleasure of Almighty God, the increase of virtue in Christ's religion, and for the conservation of the peace, unity, and tranquility of this realm; any usage, foreign land, foreign authority, prescription, or any other thing or things to the contrary hereof notwithstanding.
".


Voglio fare un'analisi politica di quanto accadde, usando il materiale e le riflessioni del professor Plinio Correa de Oliveira.
Lo Scisma anglicano avvenne il 3 novembre del 1534, quando il re fece votare al Parlamento l'Act of Supremacy.
Ora, pongo alcune domande:

  1. perché avvenne lo Scisma anglicano?
  2. chi furono i veri protagonisti del fatto?
Alla prima domanda, la risposta è facile.
Re Enrico VIII Tudor era sposato con Caterina d'Aragona.
Quest'ultima fu moglie di suo fratello, il Principe di Galles Arturo Tudor (20 settembre 1486-2 aprile 1402) che morì prematuramente.
Re Enrico VII Tudor (il padre di re Enrico VIII 28 gennaio 1457-21 aprile 1509) fece sposare Caterina con il cognato, per l'appunto Enrico, che era duca di York.
Per farli sposare fu chiesta a Papa Giulio II (5 dicembre 1443-21 febbraio 1513) una dispensa.
Infatti, il libro del Levitico (capitolo 18, versetto 16) recita:

"[16] Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello. ".

Però, tenendo conto della vedovanza di Caterina e di altri testi biblici (come il Deuteronomio ed il Vangelo) e dell'autorità del Papa (in quanto successore di San Pietro), il matrimonio tra Enrico e Caterina fu regolare.
Tuttavia, da questo matrimonio non nacquero figli maschi.
L'unica figlia fu Maria, che nacque nel 1516.
Questo ossessionò re Enrico VIII che temeva per la successione.
Ricordo che i Tudor salirono al potere nel 1485, con una guerra, e lo fecero anche sovvertendo una legge importante qual era il "Titulus regius" , di cui avevo parlato in qualche articolo precedente, come quello intitolato "L'enigma inglese" e quello intitolato "Dal blog "Linen on the Hedgerow", State funeral for Richard III?......".
Quindi, re Enrico VIII aveva paura di essere rovesciato e ne aveva tutte le motivazioni.
Egli vide nel fatto che la sua discendenza fosse rappresentata da una figlia e che quest'ultima avesse solo undici anni un pericolo.
In realtà, il re ebbe un figlio maschio ma era un bastardo, Henry Fitzroy (15 giugno 1519-18 giugno 1536) che nacque da una sua relazione con l'amante Elizabeth Blount.
Allora, chiese di potere annullare il matrimonio con Caterina d'Aragona.
Dapprima, ci provò attraverso il suo Primo Ministro, il cardinale Thomas Wolsey (marzo 1471-29 novembre 1530) che doveva discutere con gli ecclesiastici e mediare con il Papa.
Wolsey, però, ebbe dei nemici.
Tra questi ci fu una famiglia che emerse, i Boleyn, da noi meglio conosciuti come Bolena.
Questa famiglia ebbe due figlie, Maria ed Anna ed entrambe furono amanti di re Enrico VIII.
Maria ed Anna Bolena furono strumenti della famiglia per avere il potere.
Di Anna (1507-19 maggio 1536) il re si invaghì e volle sposarla.
Dapprima, Anna fu dama di compagnia di Caterina, con la quale il re non ebbe più alcun rapporto.
Poi, ella divenne la sua amante ufficiale.
Intanto, il clero inglese subì una forte pressione e Wolsey fallì.
I suoi nemici videro l'occasione per eliminarlo.
Egli cadde in disgrazia presso re Enrico VIII. Infatti, fu accusato di "praemunire", ossia di lesa maestà e di abuso di potere in nome dell'autorità papale.
In questo contesto emersero delle fazioni.
Da una parte, ci furono gli arrampicatori sociali, come i Bolena e dal duca di Essex Thomas Cromwell (1485-28 luglio 1540).
Questi erano vicini alla Riforma protestante che dal 1517 stava avanzando in Europa.
Dall'altra, ci furono i cattolici di ferro, come Thomas More (San Tommaso Moro,7 febbraio 1478-6 luglio 1535) ed il vescovo di Rochester John Fisher (San Giovanni Fisher, 1469-22 giugno 1535).
Questi furono contrari al divorzio  e ad ogni rottura con Roma.
More prese il posto di Wolsey nel ruolo di Primo Ministro.
Re Enrico VIII fu un cattolico convinto, tanto che nel 1520 egli fu insignito da Papa Leone X del titolo di "Fidei defensor".
Intanto, il re volle processare Wolsey ma questi morì di malattia nel 1530.
Gli andò bene.
Intanto, la questione del divorzio era incombente.
Il re voleva sposare Anna ad ogni costo.
Anna era lo strumento dei Bolena per avere potere.
Il re si affidò alla Curia romana.
La situazione tra le fazioni rimase in perfetto equilibrio fino al 1532.
Il 22 agosto di quell'anno morì l'arcivescovo di Canterbury William Warham.
Questi fu contro il divorzio ed ogni tentativo di scisma.
Nel 1531, re Enrico VIII chiese al clero inglese di riconoscere lui e non il Papa come capo della Chiesa inglese.
Warham propose la formula del "finché la legge di Dio lo concede".
Al suo posto fu messo Thomas Cranmer (2 luglio 1489-21 marzo 1556).
Cranmer era un chierico vicino alle idee protestanti ed era anche sposato segretamente con la nipote del teologo protestante Andreas Osiander.
Questi era vicino ai Bolena e a Cromwell trovò l'escamotage per annullare il matrimonio, rifacendosi a quel brano del libro del Levitico che ho citato.
Dal canto suo, Cromwell nel 1532 divenne Primo Ministro (Cancelliere dello Scacchiere) al posto di More, che si dimise.
L'elite filo-protestante prese di fatto il potere.
Nel 1533, Cranmer rese nullo il matrimonio di re Enrico VIII, che poté sposare Anna Bolena, che era incinta della figlia Elisabetta.
Quindi, sorsero i problemi con la Chiesa cattolica.
La Curia romana cassò la sentenza di Cranmer e dichiarò legittimo il matrimonio di re Enrico VIII con Caterina d'Aragona.
Nel luglio 1533, il re fu scomunicato dal Papa.
Allora, la corona rispose con delle norme antipapali, come l'abolizione dei tributi a Roma.
La situazione precipitò e si arrivò allo Scisma nel 1534.
La Chiesa anglicana (Anglicana Ecclesia, secondo la denominazione che esisteva da prima dello scisma) passò sotto il controllo del re, che iniziò a nominare i vescovi.
Questi ultimi dovevano giurare fedeltà nelle mani del re come capo della Chiesa inglese.
In seguito, il giuramento fu esteso anche agli uomini politici.
Chi non giurò venne accusato di tradimento, spedito nella Torre di Londra e condannato a morte.
Fecero questa fine il vescovo John Fisher e Thomas More.
Il gruppo di potere filo-protestante prese il potere.
Si scusi il bisticcio di parole.
Però,  questo gruppo non esprimeva le sue idee in modo aperto.
Per potere portare avanti la loro opera, i filo-protestanti avrebbero dovuto superare l'ostacolo del re.
Questi era ancora cattolico, almeno nel dogma, e continuò a combattere il protestantesimo.
Dovettero avanzare a piccoli passi.
Dapprima, Cranmer e Cromwell cercarono di modificare il dogma, ad esempio, introducendo una Bibbia scritta in inglese in ogni chiesa e riducendo a tre i Sacramenti.
Lo fecero anche con l'appoggio di Anna Bolena.
Poi, però, nel 1536, Anna fu fatta decapitare da re Enrico VIII, perché accusata di adulterio, incesto e stregoneria.
La realtà fu più prosaica. Infatti, Anna non diede il figlio maschio al re.
Così, re Enrico VIII tornò ai dogmi cattolici, con i "Sei articoli".
Allora, Cromwell ed i suoi passarono alla Dissoluzione dei Monasteri.
Ora, voglio fare un'analisi, usando il testo del professore Plinio Correa de Oliveira "Rivoluzione e Controrivoluzione".
Prendo questo testo, che recita:

"B. Monarchie protestanti. Repubbliche cattoliche
Un'obiezione che si potrebbe fare alle nostre tesi consisterebbe nel dire che, se il movimento 
repubblicano universale è il frutto dello spirito protestante, non si comprende come mai nel mondo 
vi sia attualmente soltanto un re cattolico, e tanti paesi protestanti si mantengano monarchici. 
La spiegazione è semplice. L'Inghilterra, l'Olanda e le nazioni nordiche, per tutta una serie di 
ragioni storiche, psicologiche, ecc., hanno molti motivi di attaccamento alla monarchia. Penetrando 
in esse, la Rivoluzione non ha potuto evitare che il sentimento monarchico "coagulasse". Così, la 
monarchia continua a sopravvivere ostinatamente in questi paesi, nonostante che in essi la 
Rivoluzione stia penetrando sempre più a fondo in altri campi. "Sopravvive"... ma nella misura in 
cui il morire a poco a poco si può chiamare sopravvivere. Infatti la monarchia inglese, ridotta in 
larghissima misura a una parte di rappresentanza, e le altre monarchie protestanti, trasformate a quasi tutti gli effetti in repubbliche nelle quali la carica suprema è vitalizia ed ereditaria, stanno
soavemente agonizzando, e, se le cose continuano così, si estingueranno senza rumore. 
Senza negare l'esistenza di altre cause che contribuiscono a questa sopravvivenza, vogliamo però 
mettere in evidenza il fattore -- per altro molto importante -- che si situa nell'ambito della nostra 
esposizione. 
Al contrario, nelle nazioni latine, l'amore per una disciplina esterna e visibile, per un potere 
pubblico forte e carico di prestigio, è -- per molte ragioni -- assai minore. 
La Rivoluzione non ha trovato in esse, quindi, un sentimento monarchico così radicato. Ha 
abbattuto facilmente i troni. Ma fino a ora non ha avuto la forza sufficiente per spazzare via la religione.".

In un certo senso, si potrebbe dire che re Enrico VIII si fosse fatto "infinocchiare" da certi partiti, il partito della Riforma.
Egli si fece prendere dalle sue passioni e questi gruppi politici le sfruttarono.
Magari, il re potrebbe avere agito in buona fede ma gli altri, come i Bolena e Cromwell, no.
Intendiamoci, questa non è una difesa del re.
Semmai, ciò aggrava la posizione del re,  perché da un politico fine (qual era re Enrico VIII) ci si sarebbe aspettato altro.
Le sue passioni offuscarono il suo talento e costarono all'Inghilterra lotte interne e persino una Guerra Civile, in cui perse la vita il suo grande successore re Carlo I Stuart, il 3 gennaio 1649.
Forse, la posizione di re Enrico VIII non fu così inattaccabile.
Questa vicenda ha un che di attuale e può valere anche per la nostra politica.
Per esempio, qui da noi ci sono partiti che si dicono contro il comunismo ma poi lo ammirano in segreto.
Un esempio è rappresentato da certi socialisti.
Essi si dicono contro il comunismo ma poi lo approvano in segreto, se pur con un linguaggio diverso.
La politica è questione di contenuti e di linguaggi.
Cordiali saluti.













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