Attraverso la newsletter del sito "Forzasilvio.it" mi è arrivato questo messaggio del presidente Berlusconi:
"Caro Antonio Gabriele,
è una condanna politica, incredibile e intollerabile. E' senza dubbio una sentenza politica come sono politici i tanti processi inventati a mio riguardo. Ero certo di essere assolto da una accusa totalmente fuori dalla realtà. La sentenza di oggi è la conferma di un vero e proprio accanimento giudiziario e dell'uso della giustizia a fini di lotta politica.
Ci sono molte prove della mia innocenza, due delle quali assolutamente inoppugnabili:
1) L'accusa mi vorrebbe socio di due imprenditori americani, uno dei quali io non ho mai conosciuto. Se io fossi stato socio di questi imprenditori sarebbe bastata una telefonata all'ufficio acquisti di Mediaset per far acquistare i diritti televisivi che questi due imprenditori volevano vendere, senza pagare tangenti.
2) Se fossi stato socio sarei subito venuto a conoscenza di una tangente così elevata versata ai responsabili del servizio acquisti, e non avrei potuto che provvedere al loro immediato licenziamento, visto che per quell'ufficio passavano 750 milioni di acquisti all'anno. Nessun imprenditore si sarebbe potuto comportare diversamente, permettendo di continuare a rubare ai danni della sua azienda e di se stesso.
Non c'è nessuna connessione assolutamente con la rinuncia alla corsa alla premiership nel 2013. Io e i miei avvocati ritenevamo impossibile una condanna qualsiasi in questo processo e infatti le motivazioni della condanna sono assolutamente fuori dalla realtà. Non si può andare avanti così: dobbiamo fare qualcosa. Quando non si può contare sull'imparzialità dei giudici, questo paese diventa incivile, barbaro, invivibile e cessa anche di essere una democrazia. E' triste, ma la situazione del nostro paese oggi è così.".
Avrei molte cose da dire ma visto che qui si rischia la denuncia (come nel caso di Alessandro Sallusti) preferisco non farmi prendere dalla passione.
Che contro il presidente Berlusconi ci sia un accanimento giudiziario è cosa nota.
Lo capirebbe anche un bambino.
Io non vedo la stessa solerzia da parte di certi magistrati nel trattare questioni come i casi di Filippo Penati, del governatore dell'Emilia Romagna Vasco Errani o di quello della Puglia Nichi Vendola.
Intendiamoci, a scanso di equivoci e rischi di querela, non sto accusando Penati, Errani e Vendola ma su casi come i loro non vedo questo accanimento che c'è contro il presidente Berlusconi ed il centrodestra.
E' evidente che ci sia certa magistratura che punti a modificare la politica.
Questo è un rischio per la democrazia.
Intanto, un'azienda (Mediaset) ha perso molti soldi.
Io trovo che l'atteggiamento di questi magistrati sia irresponsabile.
Vi rendete conto?
Basti pensare a 540.000.000 di Euro che Mediaset dovrà versare a Carlo De Benedetti, per il "Lodo Mondadori".
Ora, dovrà spendere altri 10.000.000 di Euro, qualora la condanna venisse confermata.
Si vuole distruggere un uomo, un politico ed un'azienda, con i suoi posti di lavoro.
Che vergogna!
Cordiali saluti.
Si vuole distruggere un uomo, un politico ed un'azienda, con i suoi posti di lavoro.
Che vergogna!
Cordiali saluti.
ieri le sue "assoluzioni" erano la prova della persecuzione politica. Oggi è la sua condanna ad esserne la prova. L'italia è il paese dell'assurdo ma per fortuna almeno a lui nessuno italiano (tranne i militanti come te)crede più. Politicamente è morto, è finito, appartiene ad un triste passato.
RispondiEliminaLa storia mi ha insegnato a non dare nulla per scontato.
RispondiEliminaTu dici che il presidente Berlusconi sia morto.
Ne sei sicuro?
Se fossi in te, starei attento.