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martedì 9 ottobre 2012

Il culto delle immagini sacre

Cari amici ed amiche.


Vi invito a leggere l'articolo scritto da monsignor Guido Marini e riportato da Andrea Casiere sul blog "Monarchia tradizionale"  ed intitolato" L'orientamento della preghiera liturgica". Questo articolo mi ha dato uno spunto.

I non cattolici (come i musulmani e certi protestanti) accusano noi cattolici di prestare culto alle immagini sacre e alle reliquie quasi come se fossero divinità o idoli.
Anzi, veniamo accusati di essere idolatri.
Ora, ciò non è vero.
Noi non prestiamo culto alla statua, all'icona o a qualsiasi altro simulacro.
La statua del Sacro Cuore piuttosto che quella della Madonna o di un santo è solo pietra, metallo, gesso o legno.
In realtà, noi prestiamo culto a chi è da quel simulacro raffigurato.
Non è idolatria pregare davanti ad un Crocifisso o chiedere un'intercessione alla Vergine Maria o ad un santo, pregando di fronte ad una sua statua.
Certo, distruggere la statua di un Crocifisso o quella della Madonna è sacrilegio perché si manca di rispetto a chi è da esso raffigurato.
Sarebbe  come se qualcuno distruggesse una foto che vi raffigura.
Chi distrugge una vostra foto non vi ama.
Però, bisogna distinguere tra l'immagine sacra e chi è da essa raffigurato.
Ergo, noi non prestiamo culto all'immagine in sé ma a chi è da esso raffigurata.
Ci furono tentativi di abolire questo culto.
Basti pensare al decreto emesso dall'imperatore bizantino Leone III Isaurico nell'VIII secolo AD.
Questa fu la cronaca dello storico bizantino dell'epoca Teofane il Confessore:

" Gli [si riferisce al califfo arabo Yazid II, che cercò di emanare un editto iconoclasta] subentrò tuttavia in questa ripugnante, scellerata eresia, l'Imperatore Leone, la causa di molti nostri mali. E in questa ottusa ignoranza Leone ebbe al fianco un tale di nome Bezer. Si trattava di un cristiano, che fatto prigioniero dagli Arabi in Siria, aveva abiurato alla propria fede per aderire alle credenze dei suoi nuovi padroni: poi liberato dalla schiavitù poco tempo addietro, aveva assunto la cittadinanza bizantina, si era guadagnato la stima di Leone per la sua forza fisica e la sua convinta adesione all'eresia, tanto da divenire il braccio destro dell'Imperatore in questa così vasta e malvagia impresa..."

Pare che egli sia stato indotto a fare questo decreto da un tale Bezèr, un cristiano che fu catturato dai musulmani e che abbracciò la fede islamica.
Secondo questo decreto, i culti alle immagini sacre dovevano essere vietati.
Fu l'iconoclastia.
La cosa non riuscì però creò molti problemi.
L'uomo ha bisogno di simboli e le immagini sacre sono simboli, a patto che il culto ad esse non travalichi quello che si deve dare a Dio. Altrimenti, è superstizione.
Cordiali saluti.



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