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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 19 ottobre 2012

Le "death list" in Gran Bretagna

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo scritto su "Tempi.it" che è intitolato "Eutanasia. In Gran Bretagna vogliono fare le death list per risparmiare un miliardo di sterline l’anno".

Ai medici della mutua della Gran Bretagna è stato chiesto di selezionare un paziente su cento tra quelli che potenzialmente potrebbero morire entro l'anno, per metterli in lista per l'eutanasia.
Al peggio non c'è mai fine.
In pratica, la persona che viene selezionata non ha nemmeno la facoltà di scegliere.
E' vero che alle persone selezionate venga chiesto del luogo in cui preferissero morire e se volessero fare testamento biologico al quale il medico potrebbe accedere, qualora non si trovassero in ospedale.
Tutto questo avviene perché si vogliono risparmiare ben un miliardo di sterline.
Questa non è civiltà.
Puntare alla morte delle persone non è civiltà.
In pratica, la persona malata viene ridotta alla stregua di pezzo di carne o peggio alla stregua di un peso per la società.
Questo è segno di una perdita di umanità.
Se pur con una maniera diversa, questa pratica è simile a quella che i nazisti usavano contro gli invalidi.
Questo non va bene.
Se oggi si fa così...domani si ricorrerà alle camere a gas?
Ringrazio l'amica Irene Bertoglio, che ha messo il succitato articolo su Facebook.
Cordiali saluti.

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