Sul sito "Corrispondenza Romana" è comparso un articolo intitolato "I cattolici praticanti spariscono, le chiese diventano moschee".
Di questo articolo riporto la prima parte, che recita:
"di Giulio Meotti su Il Foglio del 18-10-2012) L’ultimo caso nella Loira francese. Da Amsterdam a Londra, centinaia di edifici cristiani trasformati in luoghi di culto islamici.
L’oriente è pieno di chiese trasformate in moschee, come la Omayyade di Damasco, la Ibn Tulun del Cairo e la cattedrale di Santa Sofia a Istanbul. Anni fa una profezia dello scrittore franco-romeno Emil Cioran gettò una luce sinistra anche sull’Europa: “I francesi non si sveglieranno fino a che Notre Dame non sarà diventata una moschea”. Si è tornati a citare Cioran ora che la chiesa di Saint-Eloi a Vierzon, fra la Loira e la Borgogna, diventerà un luogo di culto islamico.
La diocesi di Bourges, in mancanza di fondi e fedeli, l’ha messa in vendita e l’offerta più significativa, oltre a quella di aziende e commercianti, è arrivata dall’Association des Marocains. La “scristianizzazione” della regione ha spinto a dismettere la chiesa. Su 27 mila abitanti soltanto trecento sono praticanti e vanno a messa una volta alla settimana. Il quotidiano Berry Républicain rivela che siano stati i fedeli, in accordo con la diocesi di Bourges, ad appoggiare la scelta di trasformarla in moschea. Recentemente sono usciti i dati sul cosiddetto “sorpasso islamico in Francia”, dove si costruiscono più moschee, e più di frequente, di chiese cattoliche, e ci sono più praticanti musulmani che cattolici.
Il più noto leader islamico, Dalil Boubakeur, rettore della gran moschea di Parigi, ha ipotizzato che il numero delle moschee dovrà raddoppiare, fino a quattromila, per soddisfare la domanda. Al contrario la chiesa cattolica ha chiuso più di sessanta edifici sacri, molti dei quali sono destinati a diventare moschee secondo una ricerca del quotidiano Le Croix. Da anni gruppi musulmani stanno chiedendo ai cattolici il permesso di usare le chiese vuote, anche senza acquisirle, per risolvere i problemi di traffico provocati da migliaia di musulmani che pregano in strada.".
Purtroppo, il rischio di un'islamizzazione dell'Europa è palese.
Le chiese stanno chiudendo ed aumentano le moschee.
Ora, c'è da chiedersi il perché di ciò.
Il perché sta proprio nella scristianizzazione dell'Europa.
La Rivoluzione francese del 1789 fece più danni di quanto si potesse immaginare e ne sta facendo ancora oggi.
Con il pensiero della società laica, una società che statalizzò l'istruzione e che legalizzò il divorzio e l'eutanasia, si tagliarono completamente le radici culturali della gente.
A ciò, si unì anche l'idea coltivata da certi presuli di una Chiesa ridotta al suolo ruolo sociale e che perse completamente quello pastorale e liturgico.
Tutto ciò generò la scristianizzazione.
Di fronte a questa situazione europea, dall'altra parte del Mare Mediterraneo, l'Islam si mantenne forte.
Fu ed è logico che questa Europa scristianizzata sia il terreno ideale per l'Islam.
Questa Europa di oggi (che è figlia della Rivoluzione francese) ha perso le spiritualità ma la gente europea non ha rinunziato alla sua domanda di spiritualità.
L'Islam si è posto, quindi, come risposta.
Noi Europei dobbiamo recuperare le nostre radici, radici che nella cultura cristiana affondano.
Se non facciamo ciò, la nostra morte sarà inevitabile.
Purtroppo, i segnali preoccupanti ci sono.
Basti pensare a chi vorrebbe abolire la "Divina Commedia" di Dante Alighieri nelle scuole (perché secondo i benpensanti offenderebbe l'Islam) o non si fanno più cantare le canzoni di Natale a scuola, per "non offendere chi non è cristiano".
Quando si eliminano le tradizioni di un popolo, quest'ultimo muore.
Allora, stiamo attenti.
Cordiali saluti.
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