Leggete l'articolo scritto su "La Voce" che è intitolato "Scozia, un referendum per dire addio a Londra".
Esso parla di una cosa che potrebbe essere clamorosa.
Nel 2014 si terrà in Scozia un referendum che potrebbe decidere la sua indipendenza dal Regno Unito.
Unita de facto all'Inghilterra e al Galles dal 1603 (sotto il regno di Giacomo I Stuart) e formalmente dal 1707 (con l'"Atto di Unione" sotto la regina Anna Stuart) la Scozia ora può aspirare a diventare uno Stato sovrano.
Se una cosa del genere dovesse verificarsi, si creerebbe un precedente in Europa.
Anzi, in primo luogo, ci sarebbe il fallimento degli "europeisti".
Questi ultimi, per esempio, sono da sempre favorevoli ai grandi agglomerati e sono gli stessi che criticano i vari autonomisti, dicendo che le posizioni di questi ultimi sono "antistoriche".
In secondo luogo, altre regioni di Stati europei potrebbero chiedere l'indipendenza.
Cito, ad esempio, il Galles e l'Irlanda del Nord (nel Regno Unito), la Catalogna (in Spagna), la Bretagna e la Corsica (in Francia), l'Alto Adige, la Sardegna e la Sicilia (qui in Italia) e l'Istria, in Croazia.
Magari, potrebbe separarsi anche la Padania, l'Italia settentrionale.
I confini degli Stati europei potrebbero mutare.
Una vittoria degli indipendentisti scozzesi potrebbe modificare l'assetto dell'Europa che, a questo punto, dovrebbe essere ripensato.
In Scozia, questo indipendentismo è caldeggiato sempre più dai cattolici.
Questa implicazione religiosa è dovuta al fatto che la Corona inglese sia anche capo della Chiesa anglicana.
Quindi, i vessilli di William Wallace e della regina Maria Stuart torneranno di moda?
Sarà il tempo a dirlo.
Se una cosa del genere dovesse accadere, tanti equilibri geopolitici verrebbero stravolti.
Cordiali saluti.
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