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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 11 ottobre 2012

Scuola di Stato? Va abolita!

Cari amici ed amiche.

La scuola pubblica così com'è ora va abolita!
Intendiamoci, non va abolita la scuola pubblica in quanto tale ma va abolita la centralità della scuola pubblica che viene vista come "Scuola di Stato".

Prima di tutto, infatti, serve una buona scuola.
Molto spesso, la scuola pubblica non è una ragiona come un buona scuola.
Infatti, chi dice che l'idea della centralità della scuola pubblica garantisca il diritto allo studio per tutti, dice una sciocchezza.
Per esempio, cito i ragazzi con problemi di apprendimento, come la disgrafia o la dislessia.
Molti di questi,  nella scuola pubblica, vengono bocciati.
Queste bocciature avvengono non per una cattiva volontà dei giovani in questione ma perché essi per lo Stato sono un costo.
Ora, questi giovani problematici possono essere recuperati.
Nell'Università di Padova c'è un centro che tratta la questione.
Il male della scuola pubblica sta nel fatto che essa sia sempre di più una "Scuola di Stato", una scuola che punta a mortificare la persona (anziché valorizzarla) e che non premia il merito e la buona volontà.
Infatti, la scuola pubblica è paradossale.
Se, da una parte, penalizza chi ha problemi di apprendimento, dall'altra, spesso e volentieri, premia chi non studia, in nome dell'egualitarismo e delle formalità d'ufficio.
Infatti, troppo spesso, la scuola pubblica parte dal principio della massa.
In poche parole, ci deve essere il maggiore numero di diplomati possible.
Quindi, si premia la quantità e non la qualità.
Questo comporta il non tenere conto delle capacità di ogni studente.
Ora, ciò è pericoloso perché nella scuola si forma la classe dirigente di un Paese.
L'insegnante della scuola pubblica agisce più come un funzionario di Stato.
Questo crea un circolo vizioso.
Invece, serve una buona scuola che premi il merito e tenga conto delle capacità di ogni individuo.
Per questo, va abolito il concetto di centralità della scuola pubblica, un concetto figlio dell'illuminismo e dalla concezione dello Stato centralista, un modello di Stato che ha fallito.
Cordiali saluti.


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