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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 14 ottobre 2012

Epidemie, non sono frutto di complotti ma...

Cari amici ed amiche.

E' tempo d'influenza ed anch'io l'ho presa.

Ho un gran mal di gola e devo andare alla premiazione del concorso letterario qui a Roncoferraro.
Ora, c'è chi dice che le epidemie siano il frutto di guerre batteriologiche nascoste e di complotti, orditi da case farmaceutiche, lobby ebraica, massoneria e vari enti occulti, veri o presunti.
Io trovo che ciò sia assurdo.
Da che mondo e mondo, le epidemie ci sono sempre state.
Esse si manifestano ciclicamente.
prendiamo, ad esempio, la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 AD.
Sicuramente, il declino e la caduta dell'impero furono favoriti da delle epidemie di vaiolo e di altre malattie.
Con l'espansione dell'impero, i Romani entrarono in contatto con altre popolazioni ed altre malattie.
Un altro caso fu quello della peste di Giustiniano, nel 541 AD.
Questa peste colpì Costantinopoli e, stando alle cronache, fece così tante vittime che il puzzo dei cadaveri in putrefazione infestò l'aria per mesi.
Questa epidemia si portò anche qui in Italia, attraverso la guerra gotico-bizantina
Un altro caso fu quello dei soldati di Carlo Magno che furono uccisi dalla malaria, nella Pianura Padana, tra il 770 ed il 773 AD.
Com'è noto, Carlo Magno intraprese una guerra con i Longobardi.
Caduto l'Impero Romano d'Occidente, le bonifiche in Pianura Padana vennero abbandonate e si riformarono le paludi, il luogo ideale per la proliferazione delle zanzare Anopheles, i vettori del Plasmodio della malaria.
Un altro caso fu quello del 1348.
Qui ci fu il caso di una guerra batteriologica.
A Caffa, in Crimea, la comunità genovese fu attaccata dai Tartari.
Questi presero i corpi di morti di peste, peste che proveniva dalla Cina, e li catapultarono dentro le mura Caffa.
I genovesi scapparono e andarono verso Costantinopoli con le loro navi.
Qui portarono la peste e successivamente andarono in Europa, ove la pestilenza uccise circa 30.000.000 di persone.
Come ho già detto, qui ci fu la guerra batteriologica dei Tartari ma la peste era già presente.
Essa sarebbe potuta arrivare in Europa in altri modi.
Per esempio, attraverso le navi che portavano merci dall'Oriente e che imbarcavano anche i ratti, i vettori della Yersinia pestis.
Quindi, le epidemie sono fatti naturali.
Esse possono essere favoriti anche da particolari situazioni climatiche, come il clima più freddo.
Certo, a vantaggio di chi parla di "epidemie causate deliberatamente dall'uomo" vi può essere il fatto che oggi si conoscano le biotecnologie ma io penso che anche il più folle degli scienziati sia conscio del fatto che non si possa giocare a fare Dio.
Chi ha provato a fare ciò non è finito bene.
Inoltre, è sbagliato cercare i "colpevoli" delle epidemie.
Nel 1348 ci provarono i flagellanti, dei predicatori itineranti che si fustigavano pubblicamente, e parecchi ebrei morirono perché ingiustamente accusati di avere portato la peste.
Cercare i "colpevoli" è sbagliato ed è anche pericoloso.
Cordiali saluti.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.