Attraverso una newsletter del sito "Forzasilvio.it", mi è arrivato questo testo:
"Caro Antonio gabriele,
con il suo intervento oggi Berlusconi ha ribadito che pur di non lasciare l’Italia in mano a Vendola, Di Pietro e Bersani, sarebbe disponibile a non essere il candidato della coalizione di centro destra.
Questo però non significa abdicare dal suo ruolo di leader della nostra forza politica. Questa posizione non è una novità. Ora tocca agli altri esponenti del mondo moderato dare la loro risposta.
Per noi Berlusconi è e rimane il leader.
Grazie per l'attenzione,
on. Antonio Palmieri
responsabile Internet PdL.".
Chi dice che il presidente Berlusconi abbia deciso di entrare in politica per il suo interesse è smentito dai fatti.
Da quando è entrato in politica, ha subito più di venti processi, due aggressioni ed una campagna di delegittimazione e di odio senza precedenti.
Inoltre, egli ha anche perso parecchi soldi tra spese legali in processi che si sono conclusi senza la sua condanna.
Quindi, il presidente Berlusconi non ha guadagnato nulla dall'entrata di in politica, a differenza di altri che, per esempio, nonostante i lauti emolumenti da parlamentare, vivevano in case popolari e pagavano un affitto irrisorio e che altro non hanno fatto nella loro vita, se non la politica.
Cordiali saluti.
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